Per chi è attento alla natura, trovare soluzioni più rispettose dell’ambiente ed innovative è importante, in ogni aspetto della propria quotidianità.
Proprio per chi cerca un’alternativa ecologica e biodegradabile anche in un piccolo gesto quotidiano, come quello di consumare un chewing-gum, arriva dal Messico una novità. Si chiama Chicza ed è il chewing-gum biodegradabile, in grado di rispettare ambiente e città. È realizzato con ingredienti naturali ed apre la strada ad un nuovo mercato, dai molteplici vantaggi, per l’ambiente e per il business. I chewing-gum infatti si sono evoluti dal punto di vista commerciale, inseguendo i gusti e le abitudini dei consumatori, ma la sostanza di cui sono composti è rimasta inquinante. Le cosiddette gomme da masticare in commercio sono realizzate infatti con gomme sintetiche che impiegano quasi 5 anni per decomporsi e i risultati sono ben visibili sui marciapiedi delle città. Il principale componente delle chewing-gum commerciali infatti è il poliisobutilene, un polimero del petrolio, utilizzato come gomma base: a questo sono aggiunti i biossidi come coloranti e gli edulcoranti chimici per dolcificare.
Secondo alcuni dati, nel mondo si gettano ogni anno più di 550 mila tonnellate di gomme da masticare e di queste 23 mila sono in Italia. Rimuoverle non è semplice, né conveniente: il costo infatti varia dai 20 centesimi ai 2 euro. L’unica alternativa rimane quella di utilizzare un chewing-gum biodegradabile e naturale: è quello che si ripropone di offrire il brand Chicza, che recupera dalla tradizione maya il chicle, composto da gomma naturale. I Chicleros, ovvero i raccoglitori di chicle e considerati i reali discendenti dei Maya, sono 2.136 e si sono riuniti in 56 cooperative: possiedono 1.350.000 ettari di Chicozapote, alberi che crescono nella penisola dello Yucatan e dai quali si ricava il chicle. È proprio nella foresta del Gran Peten che inizia il processo di produzione: qui infatti si estrae il chicle attraverso delle incisioni a Z fatte sulla corteccia, prestando attenzione a non danneggiare la pianta, che viene poi lasciata riposare per 5 anni. Da ogni albero è possibile ottenere dai 3 ai 5 kg di lattice prima del raccolto successivo.
Dopo aver effettuato l’incisione, la linfa riempie le borse poste alla base dell’albero per l’intera notte. Il mattino seguente, le borse piene di chicle vengono prelevate e portate in un Campo Chiclero: qui 2 Chicleros iniziano a cuocerlo lentamente, in modo da addensarlo. L’impasto viene quindi mescolato con edulcoranti organici e dolcificato con sciroppo d’Agave. Il chicle viene quindi modellato in delle marquetas rettangolari e lasciato riposare.
I Chicleros portarono la loro intuizione nel 2009 ad una fiera del biologico a Londra e ottennero il primo premio, grazie alla loro idea innovativa “dalle radici antiche”. Negli anni successivi, Chicza ha ricevuto oltre 20 riconoscimenti, in Italia e all’estero ed è attualmente in commercio in Italia distribuita da Ecolbio s.r.l., che cura anche il mercato a Malta, in Svizzera italiana, in Portogallo e in Albania. Chicza non è soltanto il chewing-gum biodegradabile al 100%, ma è privo di glutine e lattosio, caratteristiche che lo rendono adatto ad un vasto settore di mercato.