Il mercato delle auto elettriche usate in italia: tendenze, sfide e preferenze

Secondo i dati forniti da Carfax, le auto disponibili sono seminuove, hanno subito pochi incidenti e con un chilometraggio limitato, ma le vendite sono basse

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

L’acquisto di un’auto elettrica beneficia di numerosi bonus e incentivi, rendendo l’operazione relativamente semplice per i nuovi veicoli. Tuttavia, la situazione cambia quando ci si confronta con il mercato delle auto elettriche usate. La domanda che sorge spontanea è: c’è un mercato per queste vetture in Italia? E quali sono le sfide e le considerazioni principali per chi desidera acquistare un’auto elettrica di seconda mano?

L’aumento delle aree a traffico limitato nelle città italiane, insieme a un crescente interesse per la sostenibilità ambientale, ha indotto molti automobilisti a considerare l’acquisto di un’auto elettrica usata. Tuttavia, non mancano le incertezze e le preoccupazioni, specialmente riguardo alle condizioni della batteria e dello stato generale del veicolo.

Per fare chiarezza su queste questioni, abbiamo esaminato i dati forniti da Carfax, una delle principali piattaforme di verifica della storia dei veicoli. Carfax è rinomata per offrire un’ampia gamma di informazioni cruciali per gli acquirenti di auto usate, tra cui l’età media del veicolo, il chilometraggio, eventuali manomissioni del contachilometri, la provenienza estera, e la percentuale di veicoli con incidenti passati. Questi dettagli sono fondamentali per prendere una decisione informata e consapevole.

Sebbene l’acquisto di un’auto elettrica usata in Italia possa sembrare allettante, è essenziale affrontare la questione con attenzione, utilizzando strumenti adeguati per garantire un acquisto sicuro e vantaggioso.

Il mercato delle auto usate in Italia: benzina e diesel dominano, ma le elettriche e ibride avanzano

Secondo i dati forniti da Carfax, il panorama del mercato delle auto usate in Italia è attualmente dominato da veicoli alimentati a benzina e diesel. Questi tipi di auto rappresentano una quota significativa delle vendite: il 34% delle auto usate vendute sono a benzina, mentre una percentuale ancora maggiore, pari al 52%, riguarda i veicoli diesel. Questa predominanza riflette una lunga tradizione e una consolidata preferenza per i motori a combustione interna, che continuano a essere i protagonisti principali del mercato dell’usato.

Tuttavia, è importante notare che le auto elettriche (Ev) e ibride stanno lentamente ma costantemente guadagnando terreno. Attualmente, le auto elettriche rappresentano solo l’1% del totale delle vendite di auto usate, mentre le auto ibride detengono una quota leggermente più alta, pari al 5%. Sebbene queste percentuali possano sembrare marginali rispetto alla predominanza dei veicoli a benzina e diesel, indicano una tendenza in crescita e un interesse crescente da parte dei consumatori verso soluzioni più sostenibili.

Questo incremento, sebbene modesto, suggerisce un cambiamento graduale nelle preferenze dei consumatori e una crescente accettazione delle tecnologie più recenti e rispettose dell’ambiente. La transizione verso auto elettriche e ibride è ancora in fase iniziale, ma le statistiche dimostrano chiaramente che la domanda è in aumento, sebbene queste categorie rappresentino al momento una minoranza nel mercato delle auto usate. Questo scenario potrebbe evolvere ulteriormente con il progredire della tecnologia e l’introduzione di nuove politiche di incentivazione, che potrebbero spingere le percentuali di vendita verso valori più significativi in futuro.

L’età media delle auto usate in Italia: differenze tra benzina, diesel, elettriche e ibride

L’età media delle auto usate più cercate in Italia varia significativamente a seconda del tipo di alimentazione. Questo fenomeno riflette non solo le preferenze dei consumatori, ma anche l’evoluzione tecnologica e le dinamiche del mercato automobilistico.

Le auto a benzina, che rappresentano una parte sostanziale del mercato delle auto usate, hanno un’età media di 11 anni. Questo dato è indicativo della longevità e della durabilità dei veicoli a benzina, che continuano a essere una scelta popolare per molti automobilisti grazie alla loro familiarità e alla disponibilità di infrastrutture di rifornimento. Le auto a benzina sono spesso apprezzate per la loro affidabilità e per il fatto che molti modelli hanno una lunga storia di utilizzo, il che le rende una scelta sicura per chi cerca un veicolo usato.

Le auto diesel, d’altra parte, sono leggermente più nuove, con un’età media di 9 anni. Questo potrebbe essere dovuto a una serie di fattori, tra cui le normative ambientali più stringenti che hanno influenzato la produzione e la vendita di veicoli diesel negli ultimi anni. Nonostante ciò, le auto diesel continuano a essere una scelta popolare per chi cerca un veicolo usato, grazie alla loro efficienza nei consumi e alla loro robustezza, specialmente per chi percorre lunghe distanze o ha esigenze di trasporto pesante.

Le auto elettriche e ibride, invece, sono molto più recenti, con un’età media di soli 3 anni per entrambe le categorie. Questo riflette la loro più recente introduzione sul mercato e la rapida evoluzione della tecnologia. Le auto elettriche e ibride sono diventate sempre più popolari grazie ai loro vantaggi ambientali, ai costi di gestione ridotti e agli incentivi governativi che promuovono l’adozione di veicoli a basse emissioni. La loro età media più giovane è anche un indicatore della crescente domanda di veicoli sostenibili e tecnologicamente avanzati.

Incidenti e danni nelle auto usate: un’analisi delle percentuali

L’età di un’auto non è l’unico fattore da considerare quando si acquista un veicolo usato. Un altro elemento cruciale è la sua storia incidentale. Secondo i dati di Carfax, la percentuale di auto che hanno subito almeno un incidente varia significativamente a seconda del tipo di alimentazione, offrendo interessanti spunti di riflessione sullo stile di guida e sulla cura dei diversi tipi di veicoli.

Le auto a benzina e diesel, storicamente le più diffuse, presentano una percentuale di incidenti del 15%. Questo dato potrebbe essere influenzato da diversi fattori, tra cui:

  • Maggiore diffusione: essendo state le protagoniste indiscusse del mercato per decenni, le auto a benzina e diesel hanno naturalmente accumulato un maggior numero di incidenti in termini assoluti;
  • Stile di guida: è possibile che gli automobilisti che scelgono questi tipi di veicoli abbiano uno stile di guida più sportivo o meno prudente rispetto a quelli che optano per le elettriche o ibride;
  • Uso intensivo: le auto a benzina e diesel sono spesso utilizzate per percorrere lunghe distanze o per usi professionali, esponendole a un maggior rischio di incidenti.

Le auto elettriche e ibride, al contrario, presentano una percentuale di incidenti nettamente inferiore. Il 7% per le elettriche e il 5% per le ibride suggeriscono una maggiore attenzione alla guida e una minore propensione al rischio da parte dei loro proprietari. Diverse motivazioni potrebbero spiegare questo dato:

  • Costo del veicolo: le auto elettriche e ibride hanno generalmente un costo iniziale più elevato, spingendo i proprietari a preservarne il valore nel tempo;
  • Tecnologia a bordo: molte auto elettriche e ibride sono dotate di sistemi di assistenza alla guida avanzati, che possono contribuire a ridurre il rischio di incidenti;
  • Consapevolezza ambientale: chi sceglie un’auto elettrica o ibrida è spesso sensibile alle tematiche ambientali e potrebbe adottare uno stile di guida più prudente e attento;
  • Paura dei costi di riparazione: la sostituzione di componenti elettrici danneggiati, come la batteria, può essere molto costosa. Questo potrebbe indurre i proprietari a guidare con maggiore cautela.

Chilometraggio e affidabilità delle auto usate: un’analisi delle differenze tra tipologie di veicoli

Il chilometraggio di un’auto usata è un indicatore fondamentale del suo stato di usura e del potenziale di vita residua. Ma quali sono le differenze tra i vari tipi di alimentazione? E quanto sono diffuse le frodi sul chilometraggio? I dati di Carfax offrono un quadro dettagliato e sorprendente.

Le auto diesel, storicamente preferite per i lunghi tragitti e gli utilizzi professionali, presentano un chilometraggio medio di ben 130.000 chilometri. Questa cifra è comprensibile considerando il loro impiego frequente e la maggiore resistenza dei motori diesel. Le auto a benzina, più orientate a un utilizzo urbano e a un pubblico che privilegia il piacere di guida, mostrano un chilometraggio medio inferiore, pari a 97.000 chilometri.

Le auto elettriche e ibride, essendo relativamente nuove sul mercato, presentano un chilometraggio medio decisamente più contenuto, rispettivamente di 72.000 e 71.000 chilometri. Questo dato è rassicurante per i potenziali acquirenti, in quanto indica un minore usura e un potenziale di vita residua maggiore rispetto alle auto a benzina e diesel. Inoltre, la recente introduzione sul mercato di modelli sempre più performanti e con autonomie in costante aumento fa sì che anche le auto elettriche e ibride usate siano dotate di tecnologie all’avanguardia.

Un altro aspetto interessante emerso dall’analisi dei dati Carfax riguarda la pratica della schilometratura, ovvero la manipolazione del contachilometri per far apparire l’auto meno usata. Mentre per le auto a benzina e diesel questa pratica è ancora relativamente diffusa (rispettivamente il 5% e il 4% dei casi), per le elettriche e ibride la percentuale si riduce drasticamente, attestandosi al 2% e al 3%.

Diverse ragioni potrebbero spiegare questo dato:

  • Maggiore tracciabilità: le auto elettriche e ibride sono spesso dotate di sistemi telematici che registrano i dati di utilizzo, rendendo più difficile manipolare il contachilometri senza lasciare tracce;
  • Minor incentivo: il valore di un’auto elettrica o ibrida usata dipende meno dal chilometraggio rispetto a quello di un’auto a benzina o diesel, riducendo l’incentivo a ricorrere a pratiche fraudolente;
  • Profilo dell’acquirente: chi acquista un’auto elettrica o ibrida è spesso più attento ai dettagli e meno propenso a fidarsi di annunci troppo allettanti.

Un’altra caratteristica che distingue le auto elettriche e ibride usate è la loro provenienza. Una quota significativa di queste auto proviene da flotte di noleggio. Questo è un dato positivo, poiché significa che queste vetture sono state sottoposte a una manutenzione regolare e hanno un chilometraggio certificato.

Auto usate con storia internazionale: analisi della percentuale di veicoli con esperienze all’estero

Un aspetto rilevante nella valutazione di un’auto usata è la sua storia di utilizzo, in particolare se ha trascorso un periodo all’estero. Questo può fornire indizi preziosi sul suo stato e sulla sua manutenzione. I dati disponibili offrono una panoramica interessante sulle percentuali di veicoli che hanno avuto esperienze internazionali con l’attuale proprietario.

Per quanto riguarda le auto a benzina e diesel, entrambe mostrano percentuali abbastanza simili di veicoli che hanno trascorso del tempo all’estero. Le auto a benzina hanno una percentuale del 11%, mentre le auto diesel seguono con l’8%. Questi dati possono riflettere l’uso più intenso e la maggiore autonomia di questi veicoli, che li rendono più adatti per viaggi prolungati, anche al di fuori dei confini nazionali.

Le auto elettriche e ibride, al contrario, mostrano una percentuale leggermente inferiore di veicoli con esperienze internazionali, con entrambe le categorie fermandosi al 5%. Questo può essere attribuito alla minore autonomia tipica delle auto elettriche, che può limitare la loro capacità di percorrere lunghe distanze senza frequenti ricariche. Inoltre, le auto ibride, pur avendo una maggiore autonomia rispetto alle sole elettriche, potrebbero essere utilizzate principalmente in ambito urbano o per brevi tragitti, riducendo così la probabilità di viaggi all’estero.

Il dato che emerge suggerisce che le auto a benzina e diesel, con la loro maggiore autonomia e versatilità, sono più propense a essere utilizzate per viaggi internazionali rispetto alle auto elettriche e ibride. Questa differenza può influenzare non solo l’usura e lo stato generale del veicolo, ma anche la sua storia di manutenzione e l’esposizione a condizioni di guida diverse.

I marchi automobilistici più cercati in Italia: una panoramica per tipo di alimentazione

In Italia, l’interesse degli utenti per i diversi marchi automobilistici varia considerevolmente in base al tipo di alimentazione del veicolo. Analizzando i dati disponibili, è possibile delineare una chiara preferenza per alcuni marchi nelle diverse categorie di auto usate.

Per quanto riguarda le auto a benzina, i primi cinque marchi più ricercati sono dominati da Fiat, che si posiziona al primo posto con una quota del 15%. Seguono Volkswagen con il 7%, Mercedes e Porsche con il 6% ciascuna, e infine BMW con il 5%. Questo elenco riflette una preferenza significativa per i marchi italiani e tedeschi, con Fiat e Volkswagen che emergono come scelte popolari tra gli utenti alla ricerca di veicoli a benzina.

La situazione cambia notevolmente per le auto diesel, dove BMW assume una posizione di leadership con una quota del 12%, seguita da Mercedes con l’11%. Fiat occupa il terzo posto con il 9%, mentre Audi e Volkswagen si collocano rispettivamente all’8% e al 7%. Questa variazione suggerisce una predilezione per i marchi tedeschi nel segmento diesel, con BMW e Mercedes che si affermano come le preferenze principali tra gli acquirenti di auto diesel.

Nel segmento delle auto elettriche, la classifica vede Tesla al primo posto con una quota dominante del 20%. Segue Smart e Fiat, entrambe con l’8%, e infine Audi e Renault, che condividono il quarto posto con il 7%. La predominanza di Tesla tra le auto elettriche è indicativa del forte interesse per i veicoli elettrici ad alte prestazioni e innovativi, mentre Smart e Fiat offrono opzioni più accessibili.

Per le auto ibride, Toyota si conferma al vertice con una quota del 18%, seguita da Fiat con l’11%. Ford si posiziona al terzo posto con l’8%, mentre Audi e BMW si collocano rispettivamente al 7% e al 6%. Questa classifica rivela una preferenza per marche che offrono un buon rapporto qualità-prezzo, con Toyota e Fiat che emergono come scelte principali tra gli acquirenti di auto ibride. Le marche premium come Audi e BMW, pur essendo presenti, sono meno dominanti in questo segmento rispetto alle opzioni più economiche.

Evoluzione del mercato delle auto usate in Italia: il ruolo crescente delle elettriche e ibride

Il mercato delle auto usate in Italia sta attraversando una fase di rapida trasformazione, con un crescente interesse verso le auto elettriche e ibride. I dati forniti da Carfax rivelano che le auto elettriche e ibride usate si presentano generalmente come veicoli più recenti, con minori chilometri percorsi e una minore frequenza di incidenti rispetto ai modelli a benzina e diesel.

Per chi è in fase di decisione sull’acquisto di un’auto usata, Carfax si conferma come uno strumento indispensabile, fornendo informazioni dettagliate sulla storia e sulle condizioni tecniche dei veicoli. Questo aiuta gli acquirenti a fare scelte più informate, riducendo i rischi associati all’acquisto di auto usate.

Con l’incremento degli incentivi governativi, una crescente consapevolezza ambientale e i continui sviluppi tecnologici, è previsto un ulteriore aumento nell’adozione di veicoli elettrici e ibridi usati. Questo cambiamento non solo contribuirà alla riduzione delle emissioni di CO2, ma offrirà anche nuove opportunità di risparmio e sostenibilità per i consumatori italiani.