Le temperature globali in continuo aumento stanno portando ad una diminuzione dell’intensità della corrente del Golfo, la cui totale interruzione avrebbe conseguenze catastrofiche sul clima del nostro pianeta. Gli ultimi risultati di una ricerca pubblicata su Nature Communications indicano che questa situazione potrebbe verificarsi addirittura entro questo secolo, sebbene non vi sia pieno consenso all’interno della comunità scientifica riguardo a questa previsione. Una cosa è certa: è indispensabile ed urgente ridurre le emissioni di CO2 al fine di cercare di invertire questa tendenza di aumento delle temperature globali.
Indice
Correnti oceaniche: definizione e caratteristiche
Le correnti oceaniche sono masse d’acqua in movimento che scorrono attraverso gli oceani. Possono coprire distanze immense e viaggiare a velocità variabili. La loro formazione è influenzata da diversi fattori, come i venti, la temperatura, la salinità e la forma dei fondali marini. Le correnti possono essere superficiali o profonde, e la loro direzione e intensità possono cambiare stagionalmente.
Formazione delle correnti oceaniche
Le correnti oceaniche si formano principalmente a causa dei venti dominanti e delle differenze di temperatura e salinità delle acque marine. I venti soffiano sulla superficie dell’oceano, spingendo l’acqua e generando flussi che possono coprire lunghe distanze. Inoltre, l’acqua calda tende a essere meno densa dell’acqua fredda e quella salina meno densa di quella dolce. Queste differenze di densità causano movimenti verticali e orizzontali che contribuiscono alla formazione delle correnti.
La corrente del Golfo: un’importante autostrada oceanica
La Corrente del Golfo è una corrente oceanica molto conosciuta che scorre nell’Oceano Atlantico. Si origina nei Caraibi, dove l’acqua calda viene spinta verso nord dal vento e dalle differenze di temperatura. Questa corrente si muove lungo la costa orientale degli Stati Uniti e si dirige verso nord-est, attraversando l’Atlantico settentrionale fino alle coste dell’Europa.
L’influenza della corrente del Golfo sul clima
La Corrente del Golfo svolge un ruolo cruciale nella regolazione del clima sia per l’America del Nord che per l’Europa. Poiché trasporta acqua calda dalle regioni tropicali verso le zone più settentrionali, ha un effetto di riscaldamento sulle coste atlantiche degli Stati Uniti e dell’Europa occidentale. Questo mite “effetto termoregolatore” contribuisce a mantenere temperature più miti lungo le coste, specialmente durante l’inverno.
L’effetto sulla precipitazione
La Corrente del Golfo influisce anche sulla quantità di precipitazioni che ricevono le aree costiere. Poiché l’acqua calda evapora più velocemente dell’acqua fredda, la corrente aumenta l’umidità dell’aria sopra di essa. Questo può portare a un maggiore rilascio di piogge sulle terre costiere, influenzando il clima locale e sostenendo la biodiversità.
Il cambiamento climatico e il destino della corrente del Golfo
Il cambiamento climatico influisce sul fenomeno della corrente del Golfo attraverso due modi strettamente correlati. Innanzitutto, le emissioni di CO2 provocano un aumento della temperatura sia dell’aria che dell’oceano, diminuendo la capacità delle correnti di affondare in profondità a causa della diminuita densità delle acque calde. Inoltre, le crescenti temperature globali causano lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia, il che comporta un notevole afflusso di acqua dolce nell’oceano, riducendo ulteriormente la concentrazione salina e quindi la densità dell’acqua.
In sostanza, l’acqua disponibile per l’affondamento si sta gradualmente riducendo, un fenomeno che influisce direttamente sulla corrente del Golfo. Le prove dell’indebolimento della sua intensità nel corso degli anni sono ormai molteplici. La domanda cruciale è quanto tempo rimanga prima che la corrente si arresti completamente.
Il destino della corrente del Golfo
L’ultimo rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) ha concluso che è relativamente improbabile che la Corrente del Golfo collassi completamente entro la fine di questo secolo, nonostante gli evidenti segnali di rallentamento. Tuttavia, due ricercatori hanno pubblicato un nuovo articolo in cui sostengono che la corrente potrebbe arrestarsi completamente tra il 2025 e il 2095, con una probabilità massima attorno al 2057.
I ricercatori hanno utilizzato calcoli statistici e dati relativi alle temperature dell’oceano registrati negli ultimi 150 anni per giungere a questa conclusione. Hanno scoperto che la corrente sta già rallentando e che questo rallentamento è dovuto al riscaldamento globale. Se il riscaldamento globale continuerà al ritmo attuale, la corrente potrebbe arrestarsi completamente.
Altri esperti sostengono che alcune delle assunzioni incluse nei modelli utilizzati dai ricercatori sono troppo semplicistiche e che ulteriori verifiche sono necessarie per confermare le loro conclusioni. Tuttavia, Peter Ditlevsen, il primo autore dello studio, ha affermato che i loro risultati sottolineano l’importanza di ridurre le emissioni globali di gas serra il prima possibile.
Le conclusioni dello studio sono preoccupanti, ma è importante ricordare che si tratta di una previsione e che non è ancora certo quando o se la Corrente del Golfo si fermerà completamente. Tuttavia, è chiaro che il riscaldamento globale sta già avendo un impatto negativo sulla corrente e che è necessario prendere provvedimenti per ridurre le emissioni di gas serra.