Split è un termine utilizzato nell’ambito dell’economia e della finanza per indicare l’operazione mediante la quale una società quotata in borsa decide di aumentare il numero di azioni in circolazione, suddividendo quelle già esistenti in un rapporto predeterminato e senza alterare il capitale sociale.
L’obiettivo ricercato con questa operazione è garantire una maggiore liquidità al titolo andando a ridurre il prezzo di mercato di ciascuna azione.
Le operazioni di split
La suddivisione delle azioni può avvenire in proporzione fissa, ad esempio 2:1, 3:1 o 10:1, o variabile, a discrezione della società interessata alla pratica.
Il processo di split comporta, come detto, la modifica del numero di azioni in circolazione, senza però andare ad alterare il valore complessivo del capitale sociale della società e, dunque, il valore nominale di ciascuna azione diminuisce proporzionalmente al rapporto di suddivisione. A non variare, invece, è, il valore di mercato dell’intera partecipazione dell’investitore.
Split, quando si fa
Un split può essere motivato da diverse ragioni, tra cui:
- la volontà di aumentare la visibilità del titolo sul mercato;
- favorire la negoziazione delle azioni;
- attrarre nuovi investitori;
- adeguare il prezzo delle azioni a livelli più convenienti per gli investitori.
Tuttavia, è importante sottolineare che un split non ha quasi mai un grande impatto sul valore fondamentale della società o sulle sue prospettive di crescita.