Il termine disavanzo, nell’ambito della finanza pubblica e aziendale, si riferisce a una situazione in cui le uscite superano le entrate in un determinato periodo di tempo. Questo squilibrio può manifestarsi a livello di bilancio statale, aziendale o personale e rappresenta un indicatore chiave della salute finanziaria di un’entità.
Tipologie di disavanzo
Il disavanzo può essere di diversi tipologie, quali:
- il disavanzo pubblico, che si verifica quando le spese di un governo superano le entrate fiscali e non fiscali. È spesso finanziato attraverso l’emissione di titoli di debito pubblico;
- il disavanzo aziendale, che si ha quando le spese operative di un’azienda eccedono i ricavi generati dalle sue attività. Può indicare inefficienze operative o investimenti non redditizi;
- il disavanzo commerciale, che riguarda la differenza negativa tra il valore delle importazioni e quello delle esportazioni di un paese.
Cause del disavanzo
A innescare una condizione di disavanzo posso essere una serie di cause, come:
- spese eccessive, senza un corrispondente aumento delle entrate;
- riduzione delle entrate a causa di politiche fiscali espansive o calo dell’attività economica;
- investimenti a lungo termine che non generano immediatamente entrate.
Conseguenze del disavanzo
La condizione di disavanzo genera delle conseguenze significative per le entità economiche, quali:
- l’aumento del debito e la necessità di ricorrere al finanziamento esterno per coprire il deficit, incrementando ulteriormente il debito complessivo;
- l’inflazione, se il disavanzo è finanziato attraverso la stampa di moneta;
- il rischio di insolvenza nel ripagare i debiti.
Gestione del disavanzo
Il disavanzo è dunque un indicatore critico che richiede un’attenta gestione per evitare conseguenze economiche negative a lungo termine. La sua analisi è essenziale per la pianificazione finanziaria e la formulazione di politiche economiche efficaci. In questo contesto occorre quindi:
- ridurre le spese, implementando le misure di austerità;
- aumentare le entrate, ad esempio attraverso l’aumento delle tasse;
- ristrutturare il debito esistente con la rinegoziazione con i creditori.