Il termine Bretton Woods si riferisce a un insieme di accordi economici e finanziari internazionali stabiliti durante la Conferenza di Bretton Woods, tenutasi nel luglio 1944 nella località omonima nel New Hampshire, Stati Uniti. Questi accordi hanno gettato le basi per il Sistema monetario internazionale del dopoguerra e hanno avuto un impatto significativo sull’economia globale fino al 1971.
La conferenza di Bretton Woods
La conferenza di Bretton Woods si è svolta dal 1° al 22 luglio 1944, con la partecipazione di 44 Nazioni alleate. I suoi obiettivi principali erano stabilire un nuovo ordine economico mondiale che promuovesse la cooperazione economica internazionale e prevenisse le crisi economiche come la Grande Depressione degli anni ’30.
Grazie agli accordi raggiunti, vennero creati il Fondo monetario internazionale (FMI), la Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BIRS) e un sistema di cambi fisso. Quest’ultimo, nello specifico, prevedeva che le valute dei Paesi membri fossero ancorate al dollaro statunitense che, a sua volta, era convertibile in oro a un tasso fisso di 35 dollari per oncia.
Il Fondo monetario internazionale, invece, è stato creato per monitorare i tassi di cambio e fornire assistenza finanziaria temporanea ai Paesi con difficoltà nella bilancia dei pagamenti, mentre la BIRS – oggi parte della Banca Mondiale – era stata istituita per finanziare la ricostruzione post-bellica e promuovere lo sviluppo economico.
Funzionamento e meccanismi
Quanto deciso a Bretton Woods si muoveva nel raggiungimento di tre obiettivi principali, ovvero:
- la stabilità monetaria, i Paesi dovevano mantenere il valore delle loro valute entro una stretta banda rispetto al dollaro, intervenendo sul mercato dei cambi se necessario;
- la regolazione dei tassi di cambio, possibile solo in caso di “squilibrio fondamentale”, previa approvazione del FMI;
- il controllo sui movimenti di capitale. I Paesi potevano imporre controlli sui capitali per gestire flussi finanziari destabilizzanti.
Il declino e la fine del sistema
Gli accordi di Bretton Woods rappresentano un capitolo cruciale nella storia economica mondiale, avendo stabilito un quadro che ha facilitato la cooperazione internazionale e il commercio globale nel secondo dopoguerra. Non sono mancate, tuttavia, le complicazioni quali soprattutto il crescente squilibrio tra l’offerta globale di dollari e le riserve auree statunitensi.
Si arriva così al 1971, quando il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon sospese la convertibilità del dollaro in oro (Nixon Shock), segnando l’inizio della fine dell’intero sistema. E ancora, nel 1973 venne formalizzata la transizione ai tassi di cambio fluttuanti (flessibili) da parte dei principali Paesi industrializzati.