I lavoratori dipendenti potranno detrarre le stesse spese da lavoro degli autonomi. È una delle novità previste dalla Legge delega approvata in via definitiva alla Camera con la quale il Governo è incaricato di raggiungere il traguardo della riforma del sistema fiscale italiano entro due anni. Tra i vari decreti legislativi che seguiranno, andando a modificare le norme sulle aliquote Irpef o riducendo le tasse sulla tredicesima, sui premi produttività e sugli straordinari, uno dei provvedimenti sarà dedicato alla revisione del sistema delle detrazioni e delle deduzioni.
La legge delega
L’obiettivo di equiparare dal punto di vista fiscale il lavoro dipendente a quello autonomo passa dall’aliquota unica, la flat tax, e uno dei primi passi in questa direzione è rappresentato dalla riformulazione delle deduzioni e delle detrazioni sulle spese, ad esempio, per la salute, l’istruzione, la previdenza complementare e l’efficienza energetica (qui abbiamo spiegato la differenza tra deduzioni e detrazioni nella dichiarazione dei redditi).
L’intenzione del Governo sarebbe quella di mettere in primo piano le detrazioni familiari, favorendo soprattutto quei nuclei dove sono presenti persone con disabilità, e quelle a sostegno dell’occupazione giovanile.
Nella revisione del sistema d’imposizione sui redditi delle persone fisiche prevista dalla Legge delega si stabilisce anche “la deduzione dal reddito di lavoro dipendente e assimilato delle spese sostenute per la produzione dello stesso”, tramite la quale saranno introdotte specifiche deduzioni applicate al reddito complessivo riducendo la base imponibile, da cui partire per il calcolo dell’imposta sul reddito.
Le deduzioni
Al pari di imprese e liberi professionisti, anche i dipendenti potranno ridurre le tasse su strumenti di lavoro, materiali, trasporti pubblici o con mezzi propri, necessari per produrre reddito da lavoro.
Il lavoratore pendolare costretto a spostarsi potrà detrarre le spese di viaggio o quelle di affitto di una sistemazione se l’occupazione rendesse necessario un trasferimento non temporaneo o, ad esempio, l’insegnante potrà dedurre il costo dei libri per l’aggiornamento o il collegamento a internet per compilare il registro elettronico.
Tra le spese deducibili dovrebbero rientrare anche quelle effettuate in regime di smart working. Secondo quanto previsto dalla Legge delega, la modalità di lavoro agile deciderà la residenza fiscale e dunque quante tasse si dovranno pagare e a chi. La nuova disciplina dovrà risultare coerente con quella della stabile organizzazione e dei regimi speciali vigenti per i soggetti che trasferiscono la residenza in Italia, tenendo in considerazione anche la possibilità di adeguarla all’esecuzione della prestazione lavorativa in modalità agile.
Saranno i decreti attuativi a specificare i criteri e le modalità delle deduzioni, dato che nel testo della legge delega si fa soltanto cenno a “spese di produzione del reddito”.
Altra misura dedicata ai dipendenti nella Delega fiscale è l’introduzione di un regime di tassazione agevolata con rifermento a straordinari, tredicesima e premi di produttività: su questi redditi potrebbe essere applicata un’imposta sostitutiva, sia dell’Irpef principale sia delle relative addizionali, minore rispetto alle aliquote ordinarie Irpef a scaglioni di reddito (qui tutti i provvedimenti previsti dalla Delega Fiscale).