Chi ha l’aspirazione di acquistare una casa in Italia deve fare i conti non solo con i tassi dei mutui giunti a livelli spropositati (come abbiamo spiegato qui), ma anche con i prezzi sempre più alti degli immobili. La conseguenza è inevitabile: nel nostro Paese si comprano meno case. E per giunta i costi non accennano a diminuire.
Come avevamo già segnalato qui, citando i dati dell’Ufficio Studi di Idealista, nel primo trimestre di quest’anno l’indice dei prezzi delle abitazioni in vendita è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il costo medio nazionale è da brividi: 1.847 euro al metro quadro. In alcune città, più che in altre, l’esborso è però ancora più monstre. Ecco dove.
Case sempre più care: ecco dove
Secondo l’Ufficio Studi di Tecnocasa, le famiglie dello Stivale ci pensano non due, ma anche tre o quattro volte prima di impegnarsi nell’acquisto di un immobile, sia per le insostenibili rate del mutuo sia per i morsi dell’inflazione sul potere d’acquisto. Il calo delle compravendite registrato nelle ultime settimane risulta “più sensibile proprio dove è maggiore il ricorso al finanziamento: nel Sud del Paese e nelle zone più popolari delle grandi aree urbane“, ha sottolineato Fabiana Megliola, di Tecnocasa.
A livelli di capoluoghi di provincia, 62 Comuni su 105 presi in esame segnano una netta crescita in materia di prezzi immobiliari. I calcoli di Idealista sono stati realizzati su base trimestrale. Sul podio si trovano tre città abbastanza “insospettabili”: Oristano (+7%), Gorizia (+6,3%), Nuoro (+5,3%). Al quarto posto c’è invece Monza (+4,9%). A seguire Napoli (+3,6%), Bologna (+2,2%), Torino (+1,5%) Venezia (+1,4%), Catania (+1,1%), Milano (+0,5%) e Palermo (+0,3%).
C’è anche però chi segna sorprendentemente percentuali in controtendenza, seppur lieve: Roma (-0,1%) e Firenze (-1,2%). Le città dove i prezzi sono scesi di più nel primo trimestre 2023 sono però Cuneo ed Enna (-3,9 %), oltre a Pavia (-3,5%), Foggia (-3,4%), Ragusa (-3,1%) e L’Aquila (-3%).
La classifica dei prezzi degli immobili
Se però si considerano i valori dei prezzi, in testa a tutti c’è la carissima Milano, con la somma pazzesca di 4.989 euro al metro quadro. Al secondo posto c’è Bolzano (4.518 euro al metro quadro), al terzo Venezia (4.438 euro al metro quadro) e al quarto Firenze (3.923 euro al metro quadro). I costi restano ben al di sopra dei 3mila euro al metro quadro anche a Bologna (3.398 euro), Roma (3.009 euro) e Trento (3.001 euro).
In tutto sono 33 i capoluoghi che segnano prezzi superiori alla media nazionale, in una forchetta che va dai 2.940 euro di Siena ai 1.859 di Torino. Le città più economiche dove acquistare casa sono Biella (707 euro al metro quadro), Caltanissetta (733 euro) e Ragusa (771 euro). Qui trovate invece le province in cui le case costano meno di 20mila euro totali.
Cosa succederà
Secondo Vincenzo De Tommaso, Responsabile Ufficio Studi di Idealista, i prezzi delle case “hanno evidenziato un rallentamento negli ultimi mesi, poiché l’aumento dei tassi d’interesse ha reso i mutui più costosi e l’elevata inflazione ha ridotto il potere d’acquisto delle persone”.
Tuttavia, “un crollo come quello osservato durante la crisi finanziaria sembra improbabile e si stimano prezzi stagnanti o in leggera crescita per tutto il 2023. Eventuali cali del prezzo nominale delle abitazioni si estenderanno invece a un numero maggiore di capoluoghi, specialmente nel Mezzogiorno e in diverse aree provinciali della Penisola”.