Il patrimonio di Umberto Bossi tra pensione, case e vicende giudiziarie

In mattinata per qualche minuto si era diffusa la voce della morte del fondatore della Lega Nord, poi rivelata falsa. Ecco il patrimonio del Senatur

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 30 Agosto 2024 13:01Aggiornato: 2 Settembre 2024 09:39

Era circolata nelle ultime ore, ma la notizia della morte di Umberto Bossi, storico leader e fondatore della Lega Nord, è stata presto smentita. “Mio padre sta bene, smentisco quanto sta circolando sulla sua scomparsa”, afferma Renzo Bossi, figlio di Umberto, che alcuni rumors davano per scomparso. Il figlio del Senatur aggiunge: “E’ già successo altre volte, in questo modo gli allungano la vita…”. Anzi, sempre stando al figlio in questi giorni Umberto Bossi sta facendo “incontri a più livelli, anche con il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, per discutere ad esempio il tema caldo dell’autonomia”, al centro dell’attenzione del vecchio capo leghista.

Per quasi 40 anni al centro della politica italiana, le vicende giudiziarie e i problemi di salute hanno ridotto il ruolo di Umberto Bossi nella vita politica italiana negli ultimi anni, relegandolo a una posizione marginale. Ma quanto guadagna Umberto Bossi? Scopriamo il suo patrimonio accumulato in questi anni.

Lo stipendio di Umberto Bossi da deputato e senatore

In qualità di senatore (non lo è più dal 2022), Umberto Bossi ha percepito un’indennità mensile lorda di 11.555 euro, che al netto era pari a 5.304,89 euro. A questa somma si aggiungeva, sempre fino a quando è stato senatore, una diaria di 3.500 euro, un rimborso per le spese di mandato di 4.180 euro e 1.650 euro al mese per rimborsi forfettari relativi a telefonia e trasporti.

Sommando tutto, e senza considerare eventuali indennità di funzione, i senatori ricevono infatti ogni mese uno stipendio totale di 14.634,89 euro, mentre i deputati incassano mediamente 13.971,35 euro.

Umberto Bossi ha servito per sei legislature alla Camera e per tre al Senato. Secondo l’ultima dichiarazione dei redditi disponibile, quella per l’anno 2021 che riguarda il periodo d’imposta 2020, il reddito complessivo del senatore ammonta a 99.702 euro.

Il patrimonio immobiliare di Umberto Bossi

Consistente è anche il suo impero immobiliare: sarebbero diciotto le proprietà immobiliari accumulate da Umberto Bossi in circa diciotto anni; per la precisione: 2 case, 2 fabbricati e 14 terreni. Ci sono però due aspetti da sottolineare: la prima, che le case sarebbero tutte intestate alla moglie storica di Bossi, Manuela Marrone, e inoltre che le ultime informazioni a riguardo sono del 2012; può essere quindi che alcune proprietà siano state vendute o che ne siano state acquistate di nuove negli anni.

Si era parlato nel 2019 della vendita della villa di Gemonio, luogo indissolubilmente legato alla storia della nascita e dell’ascesa della Lega Lombarda, poi diventa Lega, e che è stata al centro dell’inchiesta sui fondi del partito per la ristrutturazione della villa con fondi pubblici. Il prezzo era stato fissato a 430mila euro, ma non c’è traccia della vendita della casa.

Altro episodio particolarmente controverso riguarda un appartamento di 250 mq di Milano, lasciato in eredità a Umberto Bossi da un’anziana simpatizzante tramite testamento. Deceduta nel maggio 2010, a febbraio 2012 Bossi vende l’appartamento per 480mila euro, senza però denunciare il ricavato alla Camera dei Deputati.

Le vicende giudiziarie e le accuse di truffa

Bossi è stato spesso al centro di vicende giudiziarie e controverse. Ma la più importante è stato lo scandalo dei rimborsi elettorali, scoppiato nel 2012 e che vide Bossi e i suoi figli iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Milano con l’accusa di truffa ai danni dello Stato, ossia di aver usato denaro pubblico per esigenze personali, e appropriazione indebita.

Dal processo per truffa, nel 2018 è stato condannato a 1 anno e 10 mesi per aver sottratto indebitamente allo stato circa 49 milioni di euro. Nell’agosto del 2019 è stato prescritto il reato di truffa per Bossi e Belsito, la Cassazione ha confermato la confisca dei 49 milioni di euro alla Lega, mentre sono cadute le confische personali.

Da quello di appropriazione indebita, nel 2017 l’ex leader del Carroccio è stato condannato a 2 anni e 3 mesi, ma la Corte d’appello di Milano ha poi disposto il non luogo a procedere. Secondo l’accusa, Bossi avrebbe speso 208mila euro di fondi del partito per sue esigenze personali.