Tim, via libera Ue all’acquisizione da parte del fondo KKR della rete NetCo: soddisfatto Giorgetti

La Commissione Ue ha dato l'ok alla cessione della rete fissa di Tim, NetCo, al fondo statunitense Kkr: decisione accolta con favore dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Nullaosta della Commissione europea sull’acquisizione da circa 22 miliardi di euro della rete fissa di Tim da parte di Kkr. Secondo Bruxelles “l’operazione non solleva preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza” e ha autorizzato senza condizioni la vendita al fondo statunitense Kohlberg Kravis Roberts di Netco: il ramo d’azienda di Telecom Italia che include le attività della rete di telefonia fissa primaria e dorsale di Tim e di FiberCop, la joint venture realizzata con Kkr, responsabile della rete di telefonia fissa secondaria dell’operatore italiano. Si tratta della prima cessione della propria rete fissa da parte di un ex monopolio telefonico in un grande Paese europeo, per la soddisfazione del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Il via libera Ue

La Commissione Ue ha comunicato la decisione al termine di un’analisi dell’impatto dell’acquisizione sul mercato all’ingrosso dei servizi di accesso alla banda larga in Italia. La conclusione dell’esecutivo europeo è che “l’operazione non ridurrebbe in modo significativo il livello di concorrenza“, perché, hanno precisato da Bruxelles “Kkr non avrà la capacità di limitare l’accesso ai servizi passivi, vale a dire le infrastrutture”.

Come spiegato dalla Commissione in una nota, per ciascun prodotto all’ingrosso, il numero di reti disponibili e di fornitori all’ingrosso rimarrà invariato e il potere di mercato di NetCo non aumenterà rispetto a quello che detengono attualmente Tim o FiberCop.

Bruxelles ha sottolineato ancora che gli accordi a lungo termine esistenti con diversi richiedenti l’accesso, tra cui Fastweb e Iliad, conclusi dopo la creazione di FiberCop nel 2021, “garantiscono inoltre che Kkr non potrà rendere meno favorevoli le condizioni di accesso” né chiuderli.

L’operazione, viene evidenziato, “non aumenterà la probabilità di un coordinamento tra NetCo e OpenFiber, dal momento che Fastweb continuerà a esercitare una pressione concorrenziale su NetCo e sulla sua concorrente di lunga data, Open Fiber”. Inoltre, viene visto come “probabile” che NetCo e Open Fiber continuino a competere, sia per attrarre nuovi clienti sia per installare reti in fibra ottica.

In seguito al via libera, il titolo di Tim ha recuperato dal -10% fino all’1,55% di fine seduta a Piazza Affari. In serata, la Tim ha comunicato in una nota di aver preso atto “con favore” dell’autorizzazione al “perfezionamento dell’operazione di cessione di NetCo a Optics Bidco, società controllata da Kkr, notificata dall’acquirente lo scorso 19 aprile” e che “la decisione assunta dalla Commissione Europea in fase 1 consente di confermare che l’operazione verrà perfezionata nelle tempistiche previste”.

Il commento di Giancarlo Giorgetti

L’operazione della cessione della rete a Kkr era stata approvata dal Cda di Tim a novembre 2023 e aveva provocato l’ira di Vivendi, primo azionista di Tim con il 23,7%. Il caso aveva già prospettato una battaglia legale all’orizzonte anche con il Governo italiano, che con il Mef controlla attraverso Cassa depositi e prestiti la compagnia telefonica, con una quota del 9,8%, inferiore soltanto al colosso francese delle telecomunicazioni.

Il titolare del ministero dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha comunque esultato al via libera dell’Ue sull’operazione: “Accogliamo con grande soddisfazione il via libera senza condizioni della Commissione europea sull’acquisizione di Netco da parte di Kkr: sbrogliata la storica matassa” ha commentato il ministro.

“È un successo della strategia italiana e ora andiamo verso un closing a breve. È stata premiata la decisione del governo di partecipare all’operazione” ha dichiarato Giorgetti.