Le azioni dei mercati emergenti hanno esibito una robusta ripresa quest’anno, con i relativi paesi che svolgono un ruolo chiave nella crescita economica globale. A livello regionale, i mercati emergenti (esclusa la Cina) hanno evidenziato una notevole capacità di resistenza.
Mercati emergenti, azioni in ripresa
L’India continua a puntare con decisione sulla spinta degli investimenti infrastrutturali, sulla diversificazione della supply chain globale, sull’aumento della spesa per i consumi, sull’espansione dei servizi finanziari e sulla crescita del settore residenziale. La Banca mondiale prevede una crescita del PIL indiano del 6,7% per il 2024-26. Taiwan e la Corea del Sud stanno collaborando strettamente con società USA leader nel comparto dei chip in vista di una nuova “era della robotica” secondo Jensen Huang, CEO di Nvidia. Anche i paesi dell’Asia meridionale si stanno posizionando attivamente come nuovi hub per il settore dei chip. È quanto rileva nella sua analisi Paulo Salazar, head of Emerging Markets Equities di Candriam.
L’incognita della Cina
Il FMI ha leggermente rivisto al rialzo le prospettive del PIL cinese per il 2024. La crisi dell’immobiliare che ha colpito il Paese si sta attenuando grazie all’approccio maggiormente proattivo del governo. Pechino sta elaborando politiche volte ad aiutare le amministrazioni locali a smaltire l’eccessivo stock di alloggi. Tuttavia, i recenti PMI – si legge nell’analisi – hanno messo in risalto un percorso non uniforme della ripresa in Cina e l’esigenza di selettività riguardo agli investimenti nel paese. “Calibriamo con attenzione – spiega Salazar – la propensione al rischio del portafoglio in risposta alle mutevoli dinamiche di mercato, mantenendo al tempo stesso una posizione equilibrata. Attendiamo ulteriori conferme in merito al posizionamento accomodante della politica monetaria negli USA e alla ripresa in Cina, due fattori che contribuiscono alla crescita differenziale dei mercati emergenti”.
Ottimismo su ripresa azioni emergenti nel 2024
“La Cina ha messo a segno un ulteriore rimbalzo, ma i problemi legati alla deflazione e al settore immobiliare rimangono. Conserviamo un giudizio positivo sull’India dopo le elezioni, mentre restiamo neutrali sul Messico dopo la tornata elettorale.In particolare, abbiamo una posizione sovrappeso sull’India. Il potenziale di crescita del paese resta incoraggiante. Il mercato in rapida evoluzione fa emergere molte nuove opportunità. guardiamo con interesse temi come lo sviluppo delle aree rurali e l’inclusione finanziaria – evidenzia Salazar -. Siamo neutrali sulla Cina, il mercato è risalito sulla scia di nuovi stimoli. I problemi economici nel Paese persistono. Per quanto riguarda il Messico, si sono osservate correzioni di mercato dopo le urne. Nel paese preferiamo le società orientate alle esportazioni. Siamo costruttivi sul settore tecnologico, ulteriormente favorito dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Siamo cauti sulle valutazioni e monitoriamo possibili rotazioni. Ci aspettiamo maggiori indicazioni dalla stagione degli utili e valutiamo possibili lievi rotazioni verso titoli rimasti indietro nel ciclo nei mercati taiwanese e coreano”.