Criptovalute, slittano di un anno le nuove regole per le banche

La decisione del gruppo formato dai governatori delle banche centrali e capo delle vigilanze (GHOS) che fa capo al Comitato di Basilea

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Le regole internazionali sulla gestione da parte delle banche dello loro esposizioni verso gli attivi crypto entreranno in vigore a gennaio 2026, un anno dopo quanto previsto in passato. A deciderlo è stato gruppo formato dai governatori delle banche centrali e capo delle vigilanze (GHOS) che fa capo al Comitato di Basilea. A motivare la decisione la necessità di assicurare che tutti i componenti attuino le nuove norme fino in fondo. La consultazione avviata dallo stesso Ghos proseguirà fino alla fine di quest’anno al termine del quale è prevista una ulteriore revisione.

Cosa è il Comitato di Basilea

Il Comitato di Basilea è il principale ente di riferimento a livello mondiale per la regolamentazione prudenziale delle banche e costituisce un forum per la cooperazione in materia di vigilanza bancaria. Il suo mandato è quello di rafforzare la regolamentazione, la supervisione e le pratiche delle banche in tutto il mondo con lo scopo di migliorare la stabilità finanziaria. Il Comitato riferisce al Gruppo dei Governatori delle Banche Centrali e dei Capi della Vigilanza e chiede il suo appoggio per le decisioni più importanti. Il Comitato non ha alcuna autorità sovranazionale formale e le sue decisioni non hanno valore legale. Piuttosto, il Comitato fa affidamento sull’impegno dei suoi membri per portare a termine il proprio mandato. Il Gruppo dei governatori delle banche centrali e dei capi della vigilanza è presieduto da Tiff Macklem, governatore della Banca del Canada. Il Comitato di Basilea è presieduto da Pablo Hernández de Cos, governatore della Banca di Spagna.

L’obiettivo del nuovo regolamento

Il quadro di regole mira a preservare la stabilità finanziaria e promuovere un’innovazione responsabile. “Lo standard, approvato dal GHOS nel dicembre 2022, fornisce un quadro normativo globale solido e prudente per le esposizioni delle banche attive a livello internazionale ai cryptoasset che preserva la stabilità finanziaria promuovendo al tempo stesso l’innovazione responsabile, si legge in una nota della Banca dei Regolamenti Internazionali.

Il contesto del GHOS

Durante la riunione il GHOS ha fatto il punto sullo stato di attuazione delle riforme di Basilea III in sospeso, che sono state finalizzate nel 2017. Durante l’incontro è emerso che sono stati fatti “buoni progressi nell’attuazione”: circa due terzi delle giurisdizioni membri avranno infatti implementato tutti, o la maggior parte, degli standard entro quest’anno, mentre le restanti giurisdizioni prevedono di farlo entro il prossimo anno. I membri del GHOS hanno poi riaffermato all’unanimità la loro aspettativa di attuare tutti gli aspetti del quadro di Basilea III in modo completo, coerente e quanto prima possibile ma la serie di shock che hanno colpito i mercati finanziari negli ultimi anni hanno convinto il gruppo di nuovo dell’importanza di disporre di un quadro normativo globale prudente.