La Cina avvia l’anno all’insegna della forza, confermando una pronta ripresa della maggiore economia asiatica, che si è prefissata obiettivi ambiziosi per l’anno in corso a dispetto della frenata causata dalla crisi del settore immobiliare. Un pool di dati superiore alle attese pubblicati oggi conferma che la People Bank of China (PBOC) resterà prudente nel definire la politica monetaria.
Dati ben oltre le attese
La produzione industriale cinese, secondo il Bureau of Statistics, è cresciuta del 7% su base annua a febbraio 2024, più del mese precedente (+6,8%) e ben oltre il consensus (+5,3%). La crescita da inizio anno si assesta così al 7%, sopra il 4,6% precedente. Crescono più delle attese anche gli investimenti delle imprese, che segnano un +4,2%, contro il +3,2% atteso e rispetto al +3% del mese precedente.
Poco sotto le aspettative risultano invece le vendite al dettaglio, che registrano a febbraio un incremento del 5,5% su base annua dopo il +7,4% rilevato a gennaio, mentre le stime del mercato erano per una crescita del 5,6%. Dall’inizio dell’anno, le vendite sono salite del 5,5%, in decelerazione rispetto al +7,2% del periodo precedente. Il tasso di disoccupazione è salito al 5,3% dal 5,1% precedente, contro attese per un 5,1%.
Obiettivo crescita del 5%
Il governo cinese, a dispetto della crisi del settore immobiliare, si è posto obiettivi assai ambiziosi per il 2024, indicano una crescita di almeno il 5% dopo il +5,2% registrato lo scorso anno.
La più grande economia asiatica prevede inoltre di creare oltre 12 milioni di posti di lavoro nelle aree urbane e di mantenere il tasso di disoccupazione urbana rilevato intorno al 5,5%.
Politica monetaria “prudente”
Per mantenere una crescita robusta, Pechino ha deciso di mantenere una politica fiscale “proattiva” ed una politica monetaria “prudente. Secondo il governatore della Banca popolare cinese (PBOC), Pan Gongsheng, la banca centrale “dispone di una ricca dotazione di strumenti di politica monetaria e ha ancora un ampio margine di manovra”
“Presteremo maggiore attenzione a trovare un equilibrio tra il breve e il lungo termine – ha spiegato – tra la ricerca di una crescita costante e la prevenzione dei rischi, e tra l’equilibrio interno e l’equilibrio esterno nella nostra regolamentazione della politica monetaria”, ha assicurato Pan.
Frattanto, la People Bank of China si prepara a confermare il tasso di riferimento sui prestiti (reference landing rate) al 3,45% come atteso dagli analisti, dopo che venerdì scorso la banca centrale aveva lasciato il tasso di riferimento ad un anno al 2,5% all’asta di medio termine con cui ha iniettato 387 miliardi di yuan nel sistema.