Borse, Piazza Affari apre settembre in negativo: crolla nel pomeriggio Leonardo a -7,2%, tonfo Juventus a -15%

Le Borse europee si muovono con cautela, influenzate dalla chiusura di Wall Street e dall'attesa per le prossime decisioni della Fed

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Milano chiude la seduta a 34.320,6 punti, registrando un calo dello 0,15%, con una giornata caratterizzata dalla mancanza di slancio. A registrare il maggiore ribasso è stato Leonardo, che termina le contrattazioni con una perdita del 7,2%, influenzata dalle prospettive di allentamento delle tensioni in Medio Oriente. Un calo sorpresa ma non troppo; già dalla mattina il titolo era in negativo, ma lo sciopero in Israele ha portato l’azienda molti altri titoli europei del settore difesa in calo.

Sciopero in Israele, Leonardo crolla a -7,2%

Le proteste in Israele contro il premier Benjamin Netanyahu, con migliaia di manifestanti che hanno bloccato le strade di Tel Aviv chiedendo una tregua con Hamas per il rilascio degli ostaggi rapiti lo scorso 7 ottobre, hanno avuto un impatto negativo sui titoli del settore della difesa. Leonardo, dopo una sospensione per eccessiva volatilità, ha visto una continua discesa, con una perdita del 7% e un volume di scambi triplicato rispetto alla media mensile (2,75 milioni di azioni). L’intero settore della difesa in Europa è stato colpito: Rheinmetall cede il 3,5%, Saab il 5,4% e Hensoldt il 5,49%.

In Israele, Histadrut, il principale sindacato, aveva indetto uno sciopero generale per esercitare pressioni sul governo del primo ministro Benjamin Netanyahu affinché raggiungesse un accordo per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza. Tuttavia, lo sciopero è stato interrotto tre ore e mezza prima dalla decisione del presidente del tribunale del lavoro di Israele. La popolazione ha manifestato nelle strade di Tel Aviv e di altre città, criticando il governo e accusando il premier di non aver fatto abbastanza per garantire la liberazione degli ostaggi.

Bene le banche a Piazza Affari, male Juventus

A Piazza Affari chiudono sotto la parità anche Diasorin (-2,9%), Tim (-1,7%) ed Erg (-1,5%). In lieve calo Ferrari (-0,27%). Nella giornata di ieri il Cavallino ha vinto il Gran Premio di Formula Uno di Monza, con Charles Leclerc. Tra i bancari in calo Monte dei Paschi di Siena (-1,33%). Secondo indiscrezioni il Tesoro starebbe preparando la cessione di circa il 7% del capitale. In tal modo la sua quota calerebbe sotto il 20%.

In rialzo, invece, si segnalano Tenaris (+1,4%), la migliore del listino, Hera (+1,15%), Pirelli (+0,6%) e Banca Mediolanum (+0,5%). Lo spread BTP/Bund scende a 137 punti. A parte per Mps, la giornata si è rivelata positiva per il comparto bancario, sebbene verso la chiusura i guadagni siano diminuiti; Unicredit ha chiuso con un incremento dello 0,36%, seguita da Intesa Sanpaolo (+0,22%) e Banco BPM (+0,2%).

Fuori dal paniere principale, la Juventus ha subito una forte flessione, chiudendo con un calo del 14,78% dopo il primo stop in campionato.

La chiusura delle borse europee e cosa aspettarsi

Tra i listini europei, Francoforte registra un andamento cauto con una performance di +0,13%. Londra è rimasta poco mossa, segnando un leggero ribasso dello 0,15%, mentre Parigi ha fatto un piccolo progresso, con un incremento dello 0,20%. chiusa Wall Street per il Labor Day.

Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1067 (1,1060 venerdi’ in chiusura). La moneta unica si rafforza contro lo yen a 162,68 (da 161,29) mentre il dollaro/yen si attesta a 146,97 (da 145,77). Sul fronte dell’energia, prezzi del petrolio sono contrastati con il future ottobre sul Wti guadagna lo 0,23% a 73,75 dollari al barile, mentre il contratto novembre sul Brent sale dello 0,08% a 77 dollari.

Nel frattempo, cresce l’attesa per i dati macroeconomici in programma questa settimana. L’appuntamento più atteso è quello di venerdì 6 settembre, quando saranno pubblicati i dati sul mercato del lavoro americano, dai quali gli investitori sperano di ottenere indicazioni sulle prossime mosse della Fed. Prima di questo, l’attenzione sarà rivolta agli indici PMI: domani saranno annunciati i dati statunitensi, mentre il PMI manifatturiero dell’Eurozona ha già confermato segnali recessivi. Deludente anche il PMI cinese, che ha avuto un impatto negativo sulle borse asiatiche.

Borse alle 12: Milano resta negativa, peggiora Diasorin e migliora Amplifon

Alle ore 12, Piazza Affari risulta ancora in negativo, seppur con un miglioramento rispetto alla mattina: -0,14% con 34.321,09 punti al momento.

Tutti i titoli industriali in difficoltà questa mattina restano sotto pressione: peggiora Diasorin che segna una perdita del 3,03%, scendendo a 100,85 euro, come continuano a calare Brunello Cucinelli, che scende del 2,14% con un valore di 86,85 euro, e Moncler con un calo del 2,09%, portando il suo valore a 54,26 euro. Migliora leggermente Amplifon rispetto a stamattina; ora è in ribasso del 1,99%, con un valore di 28,55 euro. Interpump Group registra una flessione dell’1,51%, arrivando a 39,14 euro, e Erg perde l’1,47%, con un valore di 24,12 euro. Migliora anche Iveco Group dopo il crollo di stamattina; il titolo è sempre con il segno meno, ma adesso è dell’1,47%, portando il suo valore a 9,384 euro. Telecom Italia segna un calo dell’1,42%, scendendo a 0,2358 euro, e Azimut perde l’1,40%, con un valore di 22,48 euro.

Tra i principali rialzi  la maggior parte delle banche. Resta in alto Unipol, che guadagna lo 0,99% portando il suo valore a 9,675 euro. Seguono Unicredit, con un incremento dello 0,87% a 37,705 euro, e Tenaris, che sale dello 0,84% a 13,285 euro. Bper Banca registra un aumento dello 0,79%, raggiungendo i 5,10 euro, mentre Banco BPM guadagna lo 0,72% a 6,188 euro. Banca Mediolanum sale dello 0,63% a 11,12 euro, e Intesa Sanpaolo cresce dello 0,58%, con un valore di 3,7865 euro. Anche Banca Popolare di Sondrio è in rialzo, con un guadagno dello 0,57% a 7,025 euro.

Borse alle 9: Piazza Affari apre settembre in negativo, frenata da Amplifon e Mps: giù anche Stellantis

Le Borse europee aprono la prima seduta di settembre nel segno dell’incertezza; alle ore 9 Milano apre in negativo a -0,36% a 34.248,50 punti, come anche Parigi che perde il -0,03% e Londra a -0,05%. Positiva invece Francoforte a +0,03. Wall Street chiusa per festività. Un’incertezza causata dalle recenti notizie negative sul settore immobiliare cinese, nonostante i tentativi del governo di Pechino di stabilizzare la situazione, e per l’attesa della pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro statunitense, dai quali gli investitori sperano di ottenere un segnale definitivo per un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.

Amplifon e Iveco affossano Piazza Affari, male anche Mps

La Borsa di Milano apre in negativo: -0,42%% a quota 34.228,78 punti.

A pesare sul listino milanese sono principalmente Iveco Group a -3,40% a 9,20 euro, Amplifon, in calo dell’2,44% a 28,42 euro, Stm, che scende dello 1,53% a 28,32 euro, e Stellantis, in flessione del 2,58 % a 14,748 euro.

Nel frattempo, Ferrari rimane stabile a 446,9 euro, dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico la scorsa settimana e vinto il Gran Premio di Formula Uno di Monza, con Charles Leclerc che ha superato i favoriti Oscar Piastri e Lando Norris su McLaren. Ferrari ha inoltre annunciato la conclusione della partnership con Santander, prevista per il 31 dicembre 2024 alla scadenza del contratto triennale. Santander è stato premium partner della Scuderia Ferrari in Formula 1 e partner nel programma Le Mans Hypercar.

Tra le banche, Mps registra una perdita dell’1,07% a 5,198 euro, influenzata da indiscrezioni secondo cui il Mef starebbe pianificando la cessione di circa il 7% del capitale della banca senese, con l’obiettivo di ridurre la propria partecipazione al di sotto del 20%.

Nome Valore Var %
Iveco Group 9,20 -3,40%
Stellantis 14,748 -2,58%
Amplifon 28,42 -2,44%
Azimut 22,34 -2,02%
Brunello Cucinelli 87,00 -1,97%
Diasorin 102,25 -1,68%
Stmicroelectronics 28,32 -1,53%
Interpump Group 39,18 -1,41%
Moncler 54,70 -1,30%

I maggiori rialzi della giornata vedono Unipol in testa con un aumento dello 0,37%, portando il valore a 9,615 euro. Segue Enel, che sale dello 0,26% a 6,882 euro, ed Eni con un guadagno dello 0,16% a 14,698 euro. Intesa Sanpaolo registra un incremento dello 0,11%, raggiungendo i 3,7685 euro. Generali segna un lieve aumento dello 0,04% a 24,89 euro, mentre Banco BPM e Terna chiudono la lista con rialzi rispettivamente dello 0,03%, portando i valori a 6,146 euro e 7,864 euro.

FTSE MIB: I Maggiori Rialzi del Giorno Valore Var %
Unipol 9,615 +0,37%
Enel 6,882 +0,26%
Eni 14,698 +0,16%
Intesa Sanpaolo 3,7685 +0,11%
Generali 24,89 +0,04%
Banco BPM 6,146 +0,03%
Terna 7,864 +0,03%

Cosa aspettarsi da questa prima settimana di settembre

Oltre a Piazza Affari, nel resto d’Europa Francoforte perde lo 0,40%, Parigi scende dello 0,55% e Amsterdam è in leggero ribasso dello 0,05%.

Le Borse europee iniziano quindi settembre con cautela, dopo quattro mesi consecutivi di rialzi sui mercati azionari globali. Le nuove notizie negative provenienti dal settore immobiliare cinese, la mancanza di segnali da Wall Street, chiusa per festività, e l’attesa per una serie di dati macroeconomici, spingono gli investitori alla prudenza. Sul fronte macroeconomico, sono attesi i dati Pmi sul settore manifatturiero e le immatricolazioni auto in Italia, mentre l’evento principale della settimana sarà venerdì, con i dati sul mercato del lavoro statunitense, da cui gli investitori si aspettano un segnale definitivo per un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.

Spread a 148 punti

I rendimenti dei titoli di Stato dell’Eurozona sono in netto rialzo all’inizio della settimana. Il Btp italiano di riferimento a 10 anni mostra un rendimento del 3,81%, in aumento rispetto al 3,69% della chiusura di venerdì. Anche i titoli dei Paesi core dell’Eurozona sono oggetto di vendite, con il rendimento del Bund tedesco che supera il 2,30% e quello degli OAT francesi che supera il 3%. Di conseguenza, lo spread tra Btp e Bund si amplia a 148 punti base, rispetto ai 143 punti di venerdì.