Export extra Ue in ripresa con +0,8% ad agosto ma su base annua segna -7,4%

Alla base dell'aumento delle esportazioni ci sono le maggiori richieste di beni di consumo, in caduta libera l'energia (-9,0%)

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 30 Settembre 2024 15:21

Ad agosto 2024 l’Istat stima un aumento del +0,8% delle esportazioni verso i Paesi extra europei. Nello stesso periodo aumentano anche le importazioni (+0,3%). Il dato va tuttavia inserito in un quadro più ampio: su base annua l’export segna il -7,4%, mentre a luglio 2024 era stato del +7,6%.

Lo stato dell’export extra Ue27

Ad agosto l’export verso i Paesi extra Ue27 registra un lieve incremento dovuto dalle maggiori vendite di beni di consumo, mentre la contenuta crescita congiunturale dell’import è dovuta soprattutto ai maggiori acquisti di beni intermedi. L’incremento è dovuto alle maggiori vendite di beni di consumo durevoli (+12,7%) e non durevoli (+5,8%); in picchiata, invece, le esportazioni di energia (-9,0%), i beni strumentali (-2,8%) e i beni intermedi (-2,5%).

Nel trimestre giugno-agosto 2024, rispetto al periodo precedente, l’export segna il -2,5%. Calano le esportazioni di energia (-17,8%), i beni di consumo durevoli (-15,8%) e i beni strumentali (-2,2%); in timido aumento le vendite di beni di consumo non durevoli (+0,3%) e di beni intermedi (+0,1%).

Il calo dell’export su base annua si deve a dinamiche influenzate da movimentazioni di elevato impatto verso gli Stati Uniti, come la cantieristica navale, registrate ad agosto 2023; escluse tali movimentazioni, il calo osservato risulta molto più contenuto andando ad assestarsi a quota -1,8%.

Raggruppamenti principali Dati destagionalizzati Dati grezzi
ago 24 / lug 24 giu-ago 24 / mar-mag 24 ago24 / ago23 gen-ago24 / gen-ago23
Beni di consumo +7,1% -3,1% +6,6% +5,2%
durevoli +12,7% -15,8% +24,9% +18,4%
non durevoli +5,8% +0,3% +3,5% +2,3%
Beni strumentali -2,8% -2,2% -21,8% -2,4%
Beni intermedi -2,5% +0,1% +1,1% 0,0%
Energia -9,0% -17,4% -38,0% -8,2%
Totale +0,8% -2,5% -7,4% +0,8%

Ad agosto 2024 l’export verso gli Stati Uniti (-23,1%) segna una marcata flessione tendenziale; in diminuzione anche le vendite verso Cina (-7,6%), Giappone (-7,0%) e Regno Unito (-5,6%). Crescono su base annua le esportazioni verso Turchia (+17,2%), Paesi Asean (+10,2%) e Paesi Opec (+9,4%).

Di seguito i principali partner commerciali extra Ue27 con le variazioni percentuali nelle esportazioni:

Paese Variazione
Turchia +17,2%
Opec +9,4%
Asean +10,2%
Svizzera +0,4%
Mercosur -0,2%
Giappone -7,0%
Cina -7,6%
Regno Unito -5,6%
Stati Uniti -23,1%

Il saldo commerciale

Ad agosto 2024 il saldo commerciale con i Paesi extra Ue27 è positivo e pari a +2.687 milioni; nello stesso mese del 2023 si parlava di +3.081 milioni di euro. Il deficit energetico è di -4.244 milioni di euro ed è inferiore rispetto a un anno prima (-5.095 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si riduce da 8.176 milioni di agosto 2023 a 6.930 milioni di agosto 2024.

Le importazioni

Su base annua, anche l’import torna a scemare, con un calo che riguarda tutti i settori ad esclusione dei beni intermedi. Da gennaio ad agosto 2024 il saldo commerciale con i Paesi extra Ue è positivo per +41,5 miliardi; nello stesso periodo del 2023 il valore si fermava a+25,8 miliardi. Sempre sul fronte dell’import, a esclusione del settore energetico (-5,3%), si assiste ad aumenti di diversa intensità, il più ampio dei quali per i beni intermedi (+4,7%).

Nel trimestre giugno-agosto 2024, rispetto al trimestre precedente, l’import registra una riduzione del -1,3%. A contribuire, in particolare, i minori acquisti di beni di consumo non durevoli (-4,9%).

Di seguito i principali partner commerciali extra Ue27 con le variazioni percentuali nelle importazioni:

Paese Variazione
Cina +26,3%
Mercosur +27,6%
Asean +7,0%
Regno Unito +8,1%
Turchia -10,7%
India -33,3%
Svizzera -44,7%
Opec -24,5%
Stati Uniti -37,8%