Piano incentivi auto, bonus e aiuti in arrivo: cosa prevede

Il ministro Urso ha spiegato quello che è il piano del governo per il rilancio dell'automotive

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il ministro per le Imprese e il Made in Italy ha presentato nel dettaglio il fondo automotive. Ha presieduto un tavolo al Mimit, al fine di illustrare tutti i dettagli a sindacati e Stellantis. Attenzione rivolta alle svariate linee guida delineate dal Governo. Di seguito tutti i dettagli sugli aiuti previsti per chi produce e chi acquista.

Auto, bonus produzione

Ciò che il ministro Adolfo Urso ha presentato è di fatto un nuovo sistema di sussidi, che il governo di Giorgia Meloni spera possa favorire uno stimolo nella produzione europea. Conti alla mano, sono previsti 750 milioni di euro per il 2025, per poi salire a quota un miliardo annuo, dal 2026 al 2030.

Nel corso dei prossimi tre anni sarà incentivata l’immatricolazione di automobili che vantano al loro interno componentistica europea. Nell’ambito della preferenza Ue, è comprensibile come il sostegno risulterà maggiore in caso di componentistica totalmente italiana.

Si mira dunque a limitare in maniera netta la circolazione di veicoli assemblati con materiali e componenti prodotti al di fuori dell’Unione europea. Lo sguardo in questo caso è rivolto soprattutto al mercato cinese.

Proprio sotto questo aspetto è importante sottolineare la provenienza dei componenti e dove vengono prodotti, dal momento che in molti casi si procede a mascherare il processo con una fase ultima all’interno di stabilimenti siti entro i confini Ue.

Le case automobilistiche che vorranno godere dei vantaggi previsti dall’Esecutivo dovranno fornire prove che almeno il 40% dei pezzi di un modello sia stato prodotto in Europa. Ecco cosa serve per garantirsi dei sussidi statali in questa tornata di sovvenzioni.

Il ministro Alberto Urso ha dettagliatamente spiegato il proprio cambio di strategia per riuscire ad aumentare la produzione di veicoli in Italia. Ecco il suo pensiero in merito: “Il mercato ha avuto un impulso positivo grazie all’introduzione dell’ecobonus ma non si è verificato quell’incremento atteso di produzione in Italia”.

“Al contrario, purtroppo, Stellantis ha annunciato lo stop delle carrozzerie a Mirafiori, circa un mese fa, dal 15 luglio al 25 agosto, con ricorso alla cassa integrazione fino al 4 agosto. Allo stesso modo 5 giornate di Cassa tra agosto e settembre sono state annunciate anche a Pomigliano, per carenza di ordinativi”, ha sottolineato.

A fronte di una produzione che non aumenta, dunque, l’attenzione del piano incentivi passa sul fronte dell’offerta: “Si deve evidentemente agire più su questo aspetto che su quello della domanda, per quanto riguarda i livelli produttivi nel nostro Paese”.

Bonus acquisto auto

Il Governo intende garantire differenti tipologie di bonus per il settore automotive. Il maggiore riguarda i veicoli a basse emissioni. Al tempo stesso sarà previsto un bonus per chi rottama vecchie auto inquinanti e, ancora, un aiuto orientato a sostegno delle classi meno abbienti.

Ci si attende la presentazione del testo entro settembre. Ci sarà ovviamente un decreto ad hoc, sul quale stanno lavorando attualmente i tecnici del ministero dei Trasporti. Non sono dunque disponibili dettagli economici precisi, ma dopo la sosta estiva questo sarà di certo uno dei primi argomenti trattati. Basti considerare, infatti, quanta rilevanza abbia nel quadro generale di sostegno alla ripartenza di uno dei settori più importanti del nostro Paese.