Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.
La Borsa del 9 dicembre, Piazza Affari chiude in rosso a -0,5% ma regge il comparto del lusso
Si apre la settimana dell’ultimo meeting della Bce con i mercati si aspettano un altro taglio dei tassi
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Europa ondivaga, alla fine Milano chiude in ribasso
L'ottimismo iniziale per il cambio di rotta della politica monetaria cinese, alimentato dalla promessa di Pechino di adottare una strategia "moderatamente espansiva" nel 2024 e di implementare misure per stabilizzare i mercati immobiliari e azionari, non è stato sufficiente a sostenere l'Europa, che ha chiuso in ribasso la prima seduta della settimana. Il Ftse Mib di Milano ha perso lo 0,55%, con segni negativi anche per Madrid (-0,5%) e Francoforte (-0,15%). Parigi, al contrario, ha guadagnato lo 0,72%, beneficiando sia dell'attesa per la formazione del nuovo governo dopo la sfiducia al premier Barnier, sia dei solidi risultati dei titoli del lusso.
A Piazza Affari, il sistema bancario resta al centro dell'attenzione, con Banco BPM che segna un +2,24%, dopo la notizia che Crédit Agricole ha aumentato la propria partecipazione nel capitale dal 9% al 15,1% e ha chiesto l'autorizzazione alle autorità per arrivare al 19,99%. Bene anche il settore del lusso, con Moncler (+3,15%) e Brunello Cucinelli (+2%) in cima al listino. Tra i petroliferi, Tenaris (+2,24%) e Saipem (+0,5%) beneficiano del rialzo del greggio, in parte dovuto all'instabilità in Medio Oriente.
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Europa viaggia contrastata
Le Borse europee si muovono in ordine sparso, influenzate dalle rinnovate tensioni geopolitiche, con la Siria in particolare al centro dell'attenzione. Gli investitori continuano a monitorare l'evolversi della situazione, mentre lo sguardo è puntato sulla riunione della Bce di giovedì, preceduta dai dati sull'inflazione in Germania e negli Stati Uniti. Sul fronte europeo, Francoforte scivola dello 0,24%, mentre Parigi guadagna lo 0,3%, sostenuta dai colloqui tra Emmanuel Macron e i leader dei partiti per la formazione del nuovo governo. Madrid cede lo 0,2%, mentre Londra sale dello 0,2%.
A Milano restano in evidenza i titoli del lusso: Moncler guadagna il 2,9%, Brunello Cucinelli sale del 2,3% e Tenaris registra un rialzo del 2,13%. Banco BPM continua a beneficiare della mossa di Crédit Agricole, che potrebbe ostacolare l'Ops di UniCredit, avanzando dell'1,8%. UniCredit, invece, segna un ribasso dello 0,9%.
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Europa in cauto rialzo nella settimana della Bce
Le Borse europee iniziano la settimana con un cauto rialzo, in un clima caratterizzato da incertezza geopolitica, dopo la caduta del regime di Assad in Siria, che potrebbe aggravare la già complessa situazione in Medio Oriente. A Milano, il Ftse Mib apre a +0,5% per poi stabilizzarsi a +0,2%, in linea con l’andamento del Dax di Francoforte (+0,1%), dell’Ibex di Madrid (+0,1%) e dell’Aex di Amsterdam (+0,3%). Più brillante il Cac 40 di Parigi, che guadagna lo 0,7%.
Gli operatori, in una giornata priva di dati macro rilevanti, concentrano l’attenzione sulla riunione della Bce prevista per giovedì, dove ci si attende un probabile taglio dei tassi di 25 punti base, l’ultimo dell’anno. Oltreoceano, invece, la Federal Reserve si pronuncerà il 18 dicembre sulla politica monetaria, con indicazioni preliminari attese dalla lettura dell’inflazione statunitense prevista mercoledì
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A Piazza Affari positivo il settore del lusso, male Unicredit
Sul FTSE MIB, i titoli protagonisti della giornata segnano significativi rialzi. Moncler guida la classifica con un incremento del 2,75%, raggiungendo un valore di 51,56 euro. Seguono Tenaris, che avanza del 2,60% attestandosi a 18,52 euro, e Brunello Cucinelli, in crescita del 2,58% con un prezzo per azione di 99,40 euro. Anche Banco BPM registra una solida performance, salendo del 2,32% a 7,684 euro, mentre Inwit apre con un rialzo del 2,07%, raggiungendo quota 10,13 euro.
I ribassi vedono in testa Iveco, che perde il 2,77%, scendendo a 9,674 euro. Leonardo segue con un ribasso dell’1,55% e un valore di 26,00 euro per azione. Anche Campari chiude in territorio negativo, con una flessione dell’1,12% a 6,20 euro, mentre UniCredit segna un calo dell’1,05%, attestandosi a 38,80 euro.
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Spread a 107 punti
Lo spread tra BTp e Bund apre la settimana in leggera flessione, attestandosi a 107 punti base, in calo rispetto ai 109 punti registrati alla chiusura di venerdì. Questo dato segna i livelli più bassi raggiunti dal 2021. Anche il rendimento del BTp decennale benchmark registra un lieve ribasso, scendendo al 3,16% rispetto al 3,20% della seduta precedente.
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Borse al momento positive
Le principali Borse europee hanno aperto la giornata in territorio positivo. A Londra, l’indice FTSE 100 registra un incremento dello 0,44% nelle prime battute di contrattazione. Parigi mostra un andamento più deciso, con il CAC 40 in crescita dello 0,78%, mentre Francoforte si mantiene su un andamento laterale, segnando un aumento dello 0,38% per il DAX. Anche Piazza Affari avvia la seduta con un moderato ottimismo: l’indice FTSE MIB guadagna lo 0,59%, confermandosi sui livelli precedenti.
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Continua il risiko bancario tra UniCredit, Banco BPM e Crédit Agricole
La francese Crédit Agricole ha annunciato di aver incrementato la propria partecipazione in Banco Bpm dal 9,9% a un potenziale 15% tramite derivati, con l’intenzione di chiedere alla BCE il via libera per arrivare fino al 19,99%. La mossa, sostenuta informalmente dal governo italiano secondo indiscrezioni, potrebbe aprire uno scontro con UniCredit per il controllo del Banco.
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Previsti mercati poco mossi
I mercati si dovrebbero avviare in settimana nel segno della cautela, in attesa dei dati sull'inflazione negli Stati Uniti previsti per mercoledì e della riunione della c’è in programma giovedì.
Intanto, Donald Trump, in un'intervista rilasciata a Meet the Press di NBC News, ha dichiarato che non intende rimuovere il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, prima della scadenza del suo mandato a maggio 2026. Ha inoltre confermato che, nei primi giorni della sua eventuale presidenza, darà priorità a nuovi rialzi tariffari, deportazioni di massa e tagli fiscali.