Non uno, non due, ma ben tre virus sarebbero pronti a minacciare l’Italia nel prossimo inverno. In vista della stagione fredda, resa ancor più complicata dalla crisi del gas conseguente alla guerra in Ucraina e con le bollette per il riscaldamento pronte a schizzare alle stelle, gli italiani dovranno coprirsi bene nelle prossime settimane per evitare i malanni di stagione e non solo. Infatti, come sottolineato dai virologi, nei prossimi mesi non si dovrà stare attenti solo al Covid-19 e all’influenza stagionale, ma anche all’RSV, il virus respiratorio sinciziale.
Indice
Triplendemia, cos’è e quando arriva
Negli ultimi giorni si è tanto discusso sull’abolizione del bollettino Covid giornaliero e sull’effetto che quest’ultimo ha portato nei contagi (qui vi abbiamo parlato della reazione al ribasso delle vaccinazioni), questione che si aggiunge al classico aumento dei positivi tra novembre e dicembre che si registra ogni anno. Se nel 2020 ci si era preoccupati di più del Covid e un po’ meno dell’influenza stagionale, il virus che accompagna l’inverno degli italiani è tornato a farsi sotto nel 2021 e nel 2022 non farà di certo sconti. Ma è con RSV, il virus respiratorio sinciziale, che le cose sembrano complicarsi.
Infatti, nelle ultime settimane, è balzata alla bocca dei virologi la terminologia “triplendemic”, che in italiano è stato tradotto in triplendemia. Si tratta di un termine che è stato coniato negli Stati Uniti per descrivere la situazione che si prevede di affrontare fra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, quando per l’appunto si dovrà far fronte alla minaccia di ben tre virus differenti che potrebbero mandare ko molte persone. Se per Covid e influenza stagionale esistono dei rimedi preventivi come il vaccino, per RSV non c’è alcun modo di proteggersi e solo l’attenzione, mescolata a una buona dose di fortuna, può correre in aiuto per evitare la malattia.
In molti hanno definito i tre come un “trio infernale” e l’allarme degli esperti risuona chiaro anche in Italia (qui vi abbiamo parlato anche dell’allarme sulla carenza dei farmaci).
L’allarme degli esperti sulle categorie a rischio
Giovanni Maga, direttore del Cnr di Pavia, intervistato da La Repubblica, ha voluto sottolineare come tra le categorie maggiormente a rischio ci siano i bambini. Questi, infatti, non sono vaccinati contro il Covid-19, hanno una leggera copertura con quello influenzale e soffrono con l’RSV. “Nelle scuole e negli asili è facile infettarsi e non esistono misure preventive, ossia vaccini, per combatterlo” ha spiegato.
Il direttore del Cnr ha poi aggiunto che il virus sinciziale “è causa di bronchioliti o di affezioni bronchiali nei bambini, e in Europa determina una decina di migliaia di casi all’anno, oltre purtroppo anche a decessi“.
Anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, ha lanciato l’allarme spiegando che la stagione influenzale in arrivo sarà molto complicata. “Ci sarà una triplice epidemia, quello che gli americani chiamano triplendemic e che io definisco invece un ‘trio infernale’: influenza, Covid e virus respiratorio sinciziale” ha sottolineato, ribadendo però un concetto fondamentale: “Tutto questo ci dice che il Covid è diventano meno importante e torniamo alla normalità pre-pandemia”.