Una lite televisiva è diventata subito virale. Durante una puntata di Tagadà su La7, la deputata di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli ha reagito agli attacchi del collega Marco Furfaro (Pd) abbaiando in diretta. Il siparietto surreale ha scatenato meme e commenti sui social. Ma dietro il bau bau c’è di più.
Mentre Montaruli abbaiava, ha ripetuto più volte una frase: “Parliamo della cuccia del cane“. Un riferimento che non tutti hanno colto al volo, ma che rimanda a una non troppo vecchia vicenda legata alla senatrice Dem Monica Cirinnà. Qual è il collegamento tra il litigio in tv, la cuccia e un misterioso malloppo in contanti?
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Lite in tv tra Montaruli e Furfaro: il video diventa virale
Tutto ha avuto inizio con un acceso scambio di battute tra Marco Furfaro, deputato del Partito Democratico, e Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia durante la trasmissione Tagadà su La7. Il tema del dibattito? Il caso Almasri, di cui, secondo Furfaro, la deputata Montaruli non potrebbe parlare, vista l’accusa di peculato nell’ambito dell’inchiesta Rimborsopoli, che le era costata le dimissioni da sottosegretaria all’Università nel 2023.
Furfaro non ha usato mezzi termini: “Io, a differenza sua, ho la fedina penale pulita. Voi siete abituati ad avere problemi con la giustizia, io no”. Un attacco diretto e che ha mandato su tutte le furie Montaruli. E la sua risposta? Un sonoro “bau bau”, ripetuto più volte.
Mentre Furfaro la guardava incredulo, Montaruli ha insistito: “Parliamo della cuccia del cane“, frase che ha lasciato molti spettatori perplessi. La deputata ha ripreso il discorso, tornando sul tema: “Ricordiamo agli italiani la cuccia del cane. Impuniti”. Ma cosa c’entra Monica Cirinnà in tutto questo? E perché Montaruli ha tirato in ballo la famosa cuccia?
Cosa c’entra la cuccia del cane? Il caso dei contanti e Cirinnà
Nel mezzo del suo battibecco con Marco Furfaro, Augusta Montaruli ha più volte fatto riferimento a una “cuccia del cane”. Chi conosce la politica italiana ha subito capito a cosa alludesse: si tratta della vicenda dei 24mila euro in contanti trovati nella villa di Monica Cirinnà, senatrice del Partito Democratico, nell’agosto del 2021.
Tutto aveva avuto inizio quando alcuni operai, impegnati in lavori di ristrutturazione nella tenuta di Capalbio di Cirinnà e del marito, l’ex sindaco di Fiumicino Esterino Montino, avevano fatto una scoperta inaspettata: una busta piena di denaro contante nascosta dentro una cuccia per cani abbandonata.
A denunciare il ritrovamento ai carabinieri era stato uno dei figli della coppia, e immediatamente erano partite le indagini per capire la provenienza di quei soldi. Le ipotesi erano molteplici:
- un bottino proveniente da una rapina;
- proventi di un giro di droga nella zona;
- denaro nascosto da qualcuno con l’intenzione di recuperarlo in seguito.
Fin da subito Cirinnà aveva negato qualsiasi coinvolgimento, spiegando che il denaro non apparteneva a lei o alla sua famiglia. Alla fine delle indagini, la magistratura aveva stabilito che non c’era alcun reato e aveva archiviato il caso. La confisca del denaro aveva però aperto un nuovo capitolo della vicenda.
A chi sono andati i soldi della cuccia?
Se la giustizia aveva stabilito che Monica Cirinnà e il marito non avevano alcuna responsabilità nella vicenda, il destino dei 24mila euro trovati nella cuccia del cane era stato tutt’altro che scontato.
Dopo la chiusura delle indagini, la magistratura aveva deciso che quei soldi dovevano essere confiscati, applicando la normativa sulle cose ritrovate di origine ignota. Cirinnà, però, aveva contestato la decisione, avanzando l’intenzione di destinare l’intera somma in beneficenza al Centro Antiviolenza Olympia de Gouges. I giudici non avevano accolto la sua richiesta. Alla fine, il tribunale aveva stabilito che il denaro sarebbe stato suddiviso tra Cirinnà, il figlio e uno degli operai, escludendo quindi l’opzione della donazione.
Un epilogo curioso per una storia che continua a essere usata come arma politica. Lo dimostra il botta e risposta tra Montaruli e Furfaro, in cui la vicenda della cuccia del cane di Cirinnà è tornata improvvisamente protagonista, anche se senza un reale collegamento con la discussione in corso.