Ora più che mai la transizione ecologica è imprescindibile, a tutti i livelli. Il cambiamento climatico già estremo e la crisi energetica, scatenata dalla guerra in Ucraina, spingono in avanti con forza un processo che era già avviato. La trasformazione green dei processi produttivi è “certamente” un obiettivo strategico da perseguire e raggiungere, soprattutto in questo periodo dove gli effetti del conflitto in Ucraina, dal caro energia alla mancanza di materie prime, stanno mettendo a rischio la sostenibilità produttiva della nostra industria, ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
Il governo Draghi, in carica fino al 25 settembre, insiste sulla traiettoria della sostenibilità dando il via concretamente al cosiddetto “Green New Deal” italiano. Si tratta di un programma di investimenti voluto dal Ministero dello sviluppo economico proprio per realizzare progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione in ottica green.
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Cos’è il Green New Deal italiano
“E’ importante avere un approccio pragmatico e costruttivo per tutelare le nostre imprese e individuare soluzioni che siano in grado di garantire un equilibrio in termini ambientali, sociali ed economici” sottolinea Giorgetti. “E’ nostro compito mettere a disposizione tutte le misure, anche quelle finanziate con il PNRR, che agevolino gli investimenti in ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per accelerare i processi di riconversione industriale e ridurre l’impatto delle emissioni di C02 e i consumi in settori particolarmente energivori, come la siderurgia e l’automotive”.
Il Green New Deal è destinato al sostegno dei progetti di imprese ammesse ai finanziamenti agevolati del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), e prevede la concessione di contributi a sostegno delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le PMI, di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo.
“Con strumenti diversi ma appartenenti ad un’unica strategia di politica industriale messa in campo dal Mise, sosteniamo le imprese italiane negli investimenti di decarbonizzazione e riconversione industriale puntando a realizzare una transizione ecologica che sia guidata dal buonsenso e non dall’ideologia”, puntualizza il ministro.
Gli aiuti che le imprese possono richiedere
L’impegno economico stanziato è pari a 750 milioni di euro, a valere sul Fondo per la crescita sostenibile (FCS), gestito da Mediocredito Centrale, e sul FRI. Verranno finanziati progetti che prevedono investimenti non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni, da realizzare sul territorio nazionale.
Le imprese possono richiedere finanziamenti agevolati del FRI di importo pari al 60% dei costi di progetto, accompagnati da finanziamenti bancari per il 20% e in presenza di idonea attestazione creditizia.
In alternativa, possono presentare domanda per ottenere contributi a fondo perduto, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto:
- del 15% come contributo alla spesa, a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione
- del 10% come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.
Le imprese accedono alle agevolazioni secondo due distinte procedure:
- a sportello, per i programmi di importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 10 milioni di euro, con un massimo di 3 imprese partecipanti
- negoziale, per i programmi di importo superiore a 10 milioni e non superiore a 40 milioni di euro, con un massimo di 5 imprese partecipanti.
Per l’agevolazione dei progetti sono disponibili:
- 600 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), di cui:
– 300 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura a sportello
– 300 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura negoziale. - 150 milioni di euro per la concessione di contributi, di cui:
– 75 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura a sportello
– 75 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura negoziale.
Chi può richiedere gli aiuti e per cosa
Il Green New Deal si rivolge a imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.
Quando si parte? Dalle ore 10 del 17 novembre 2022 tutte queste imprese potranno richiedere i finanziamenti agevolati o i contributi a fondo perduto per realizzare nuovi processi produttivi, prodotti e servizi, o migliorare notevolmente quelli già esistenti, che però abbiano rigorosamente uno di questi obiettivi:
- decarbonizzazione
- economia circolare
- riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi
- rigenerazione urbana
- turismo sostenibile
- adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.
I progetti ammissibili inoltre devono:
- essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni di euro
- avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni
- riguardare attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti
- nel caso di investimenti per l’industrializzazione, ammessi esclusivamente per le PMI, portare con sé un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, puntare alla diversificazione della produzione di uno stabilimento tramite prodotti nuovi aggiuntivi o a trasformare radicalmente il processo produttivo di uno stabilimento esistente.
Possono essere ammessi distintamente o insieme ad un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito di un programma integrato presentato per l’ottenimento di agevolazioni.
Come avere gli aiuti: info e scadenze
Le imprese possono presentare la domanda esclusivamente on line sul sito fondocrescitasostenibile.mcc.it, a partire dalle ore 10 del 17 novembre 2022, anche in forma congiunta, dal lunedì al venerdì (dalle ore 10.00 alle 18.00).
A partire dal 4 novembre 2022 sarà possibile avviare la procedura di precompilazione delle domande accreditandosi all’area riservata sul sito.
Per l’accesso alla piattaforma e per la presentazione delle domande di agevolazione:
- utilizzare la procedura disponibile nel sito internet per la presentazione delle proposte progettuali
- utilizzare l’indirizzo info_domandefcs@mcc.it per informazioni sulla presentazione dei progetti
- per informazioni sull’attuazione e rendicontazione dei progetti di ricerca e sviluppo, utilizzare l’indirizzo info_fcs@mcc.it
- solo per info di natura normativa è attivo l’indirizzo di posta elettronica: greendeal.fcs@mise.gov.it.