PMI, come distinguere tra micro, piccola e media impresa

Definita da un apposito regolamento EU, la definizione di PMI aiuta a comprendere le differenze esistenti tra microimpresa, piccola e media impresa

Pubblicato: 23 Febbraio 2017 11:48

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Quando si parla di PMI si corre un rischio, invisibile agli occhi dei più: sbagliare nel riconoscere quali sono le piccole e medie imprese e individuare quali siano i rispettivi “campi operativi”. Fortunatamente arriva in soccorso la Commissione Europea che, con un’apposita raccomandazione, fornisce una definizione di PMI univoca per tutti gli Stati Membri e aiuta a distinguere tra microimpresa, piccola impresa e media impresa.

Perché abbiamo una definizione di PMI

La differenziazione tra microimpresa, piccola e media impresa è funzionale, nell’ottica dell’Unione Europea, per l’erogazione di fondi e misure di assistenza a livello continentale. Di fatto queste tre categorie rappresentano il 90% delle imprese europee. La quasi totalità delle aziende del vecchio continente è una micro, piccola o media impresa e, tutte insieme, garantiscono un impiego per 2/3 di quella che è la forza lavoro dell’Europa ttuta. La piccola media impresa è definita “il motore dell’economia europea”. Per questo motivo, la Commissione riserva a questa tipologia di imprese misure, politiche e programmi ad hoc, pensati per favorirne lo sviluppo e il rafforzamento sul mercato globale.

Definizione di microimpresa, piccola impresa e media impresa

Nel definire cosa sono le PMI la Commissione Europea non ha tenuto conto solo della sua dimensione e del numero di persone che operano al suo interno. Fondamentale, infatti, anche il fatturato o il bilancio annuale dell’azienda stessa.

Imprese autonome, partner e collegate

Nella raccomandazione della Commissione Europea si distingue anche tra imprese autonome, imprese partner e imprese collegate. Anche in questo caso si tratta di una definizione necessaria a delimitare i campi operativi all’interno dei quali le piccole e medie imprese italiane ed europee possono operare.

Per maggiori chiarimenti ed esempi sulle piccole medie imprese italiane ed europee e sulle imprese autonome, partner o collegate, vi rimandiamo alla raccomandazione stilata dalla stessa Commissione europea.

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