Bonus start-up: la proposta per le piccole e medie imprese

Approvata una proposta di legge per promuovere le start-up e le PMI innovative tramite agevolazioni fiscali

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Nella seduta del mercoledì 19 luglio, la Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge (A.C. 107) riguardante misure per promuovere e sviluppare le startup e le piccole e medie imprese innovative attraverso agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti. Inoltre, è stata approvata anche l’abbinata proposta di legge (A.C. 1061). Ora il provvedimento passerà alla fase di esame da parte del Senato.

Il bonus per gli investimenti in start-up

Le principali novità introdotte riguardano le agevolazioni fiscali, con particolare rilievo alla detrazione Irpef per gli investimenti effettuati in startup e PMI innovative. Questa detrazione rappresenta un importante stimolo per favorire e sostenere gli investimenti nel settore delle imprese emergenti, incentivando così l’innovazione e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale italiano.

Con la nuova proposta di legge approvata dalla Camera dei Deputati, si spera di creare un ambiente favorevole alla crescita e al successo delle startup e delle PMI innovative, contribuendo così a rafforzare il sistema economico del Paese e a promuovere la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore tecnologico e dell’innovazione. Ora sarà importante seguire l’esame del Senato per capire se il provvedimento sarà ulteriormente arricchito o subirà altre modifiche prima di diventare legge.

Le detrazioni possibili

L’articolo 29-bis del decreto legislativo offre un’alternativa alla detrazione del 19% o del 30% per gli investimenti nel capitale sociale di start-up innovative o tramite organismi di investimento collettivo del risparmio focalizzati sulle start-up.

Con questa opzione, gli investitori possono beneficiare di una detrazione fiscale pari al 50% dell’importo investito. Tuttavia, è importante notare che questa scelta è soggetta alle regolamentazioni del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione europea riguardante gli aiuti de minimis. Tale regolamento stabilisce i limiti massimi degli aiuti di piccola entità (de minimis) che possono essere concessi da uno Stato membro alle imprese, al fine di evitare distorsioni della concorrenza nel mercato interno dell’Unione Europea.

Un altro aspetto importante da considerare è che l’importo massimo dell’investimento detraibile è limitato a 100.000 euro per ogni periodo d’imposta. Ciò significa che gli investitori possono detrarre fino al 50% di un massimo di 100.000 euro investiti in start-up innovative o attraverso organismi di investimento collettivo del risparmio focalizzati sulle start-up.

Inoltre, affinché la detrazione sia valida, l’investimento deve essere mantenuto per un periodo di almeno tre anni, altrimenti potrebbero scattare delle penalizzazioni o il recupero delle agevolazioni fiscali precedentemente concesse.

Questa opzione rappresenta un incentivo ulteriore per gli investitori interessati a sostenere il settore delle start-up innovative, offrendo un vantaggio fiscale più significativo rispetto alle detrazioni del 19% o del 30%, ma è soggetta a specifiche restrizioni e regolamentazioni volte a garantire una corretta gestione degli aiuti de minimis.

La proposta di legge

La proposta di legge approvata dalla Camera dei Deputati riguarda l’intervento sulla detrazione Irpef in regime de minimis. L’obiettivo principale di questa modifica è consentire ai contribuenti di usufruire del bonus fiscale anche nel caso in cui la detrazione superi l’importo dell’imposta lorda dovuta.

In pratica, se l’importo della detrazione supera l’imposta lorda del contribuente, l’eccedenza non detraibile sarà convertita in un credito d’imposta. Questo credito d’imposta potrà essere utilizzato dal contribuente tramite la dichiarazione dei redditi o compensato attraverso il modello F24, consentendo quindi di ottenere un beneficio fiscale effettivo.

Inoltre, il credito d’imposta potrà essere utilizzato nel periodo di imposta in cui viene presentata la dichiarazione dei redditi e anche nei periodi di imposta successivi, permettendo al contribuente di sfruttare il beneficio fiscale in modo flessibile.

Si deve notare che questa nuova disposizione si applica agli investimenti effettuati a partire dal periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore della norma, quindi gli investimenti effettuati successivamente alla promulgazione della legge potranno usufruire di questa nuova modalità di detrazione e credito d’imposta.