Renata Polverini è una politica e sindacalista italiana
Renata Polverini è una politica e sindacalista italiana, ex Presidente della Regione Lazio.
Nata a Roma il 14 maggio del 1962, Renata Polverini ha iniziato la sua carriera nel mondo sindacale, affermandosi come una delle figure più influenti nel sindacato UGL (Unione Generale del Lavoro), di cui è stata Segretario generale dal 2006 al 2010. Durante la sua leadership, ha lavorato per politiche a favore dei lavoratori, con particolare attenzione alla tutela dei diritti e alla sicurezza sul lavoro.
Nel 2010 si è candidata alla presidenza della Regione Lazio con il sostegno del centrodestra e ha vinto le elezioni, diventando la prima donna a ricoprire tale incarico. Durante il suo mandato ha affrontato diverse sfide, tra cui il risanamento del bilancio regionale e la gestione della sanità pubblica. Nel 2013 si è dimessa a seguito di uno scandalo relativo all’uso dei fondi regionali.
Successivamente è stata eletta deputata con il Popolo della Libertà (PdL) nel 2013 e ha continuato la sua attività politica, passando a Forza Italia e poi al Gruppo Misto.
Renata Polverini ha avuto una carriera politica e sindacale di rilievo, ricoprendo il ruolo di Segretario generale dell’UGL dal 2006 al 2010, Presidente della Regione Lazio dal 2010 al 2013 e Deputata della Repubblica Italiana dal 2013 al 2022. Eletta inizialmente con il Popolo della Libertà (PdL), ha poi aderito a Forza Italia e successivamente al Gruppo Misto.
Durante il suo mandato regionale, ha promosso politiche di riforma della sanità e misure per il rilancio economico del Lazio, affrontando tuttavia critiche per la gestione dei fondi pubblici.
Molto riservata sulla sua vita personale, Renata Polverini ha sempre mantenuto un profilo pubblico concentrato sulla politica e sul sindacalismo. È nota per il suo forte temperamento e la capacità di leadership.
Nel corso della sua carriera, ha ricoperto diversi incarichi istituzionali:
Renata Polverini critica l’autonomia differenziata, evidenziando rischi per le Regioni del Sud e disparità nell’erogazione dei servizi
