
Luca Pacioli pubblica a Venezia un'enciclopedia matematica scritta in volgare con anche termini latini, italiani e greci. È un trattato generale di aritmetica e algebra, con elementi di aritmetica utilizzata dai mercanti.
Luca Pacioli è stato un economista e matematico italiano.
Luca Pacioli pubblica a Venezia un'enciclopedia matematica scritta in volgare con anche termini latini, italiani e greci. È un trattato generale di aritmetica e algebra, con elementi di aritmetica utilizzata dai mercanti.
Fra Luca Bartolomeo de Pacioli, conosciuto solo come Luca Pacioli, nasce a Borgo Sansepolcro (Arezzo) in una data non certificata, si presume nel 1455.
Comincia gli studi nella sua città natale, per poi completarli a Venezia. Nel 1470 entra nell'Ordine francescano, probabilmente proprio nel convento di Sansepolcro.
Diventa insegnante di matematica, spostandosi fra Perugia, Firenze, Venezia, Milano, Pisa, Bologna e Roma. Nel 1497 accetta l'invito di Ludovico il Moro e va a lavorare a Milano dove collabora con Leonardo da Vinci.
Abbandona la città lombarda nel 1499 con Da Vinci. Va prima a Mantova e poi a Venezia. Per Isabella d'Este scrive il trattato De iudo scachorum, manoscritto sul gioco degli scacchi. Il volume, introvabile per 500 anni, è stato poi riconosciuto dal bibliofilo Duilio Contin tra i libri della fondazione Coronini Cronberg di Gorizia nel dicembre del 2006.
Nel 1994 a Sansepolcro è stato stato celebrato il quinto centenario della pubblicazione della Summa de arithmetica, geometria, proportioni et proportionalita, oltre al quinto centenario della morte il 19 giugno 2017.
Vari monumenti sono intitolati alla sua memoria, fra questi ci sono quelli di Sansepolcro (piazza San Francesco) e Perugia (atrio della facoltà di Economia e commercio).
Nel 1494 a Venezia pubblica un'enciclopedia matematica scritta in volgare con anche termini latini, italiani e greci. È un trattato generale di aritmetica e algebra, con elementi di aritmetica utilizzata dai mercanti.
Uno dei capitoli è intitolato Tractatus de computis et scripturis: all'interno viene presentato il concetto di partita doppia, già noto e divulgato nell'ambiente mercantile, poi diffuso in tutta Europa col nome di "metodo veneziano", perché usato dai mercanti di Venezia.
Fra il 1496 e il 1508 si occupa della stesura del De viribus quantitatis. Il trattato inizia con l'indice e una lettera dedicatoria, il testo principale è invece diviso in tre parti.
Nel 1509 pubblica una traduzione latina degli Elementi di Euclide, oltre al De divina proportione, con le celebri incisioni dovute a Leonardo da Vinci raffiguranti suggestive figure poliedriche.
Non ci sono tracce storiche della sua vita privata, a parte la decisione di entrare nell'ordine francescano della sua città natale.
Si sa per certo che ha avuto rapporti con molti esponenti del Rinascimento. Oltre a Leonardo da Vinci, è stato vicino a:
La sua De divina proportione, dove tratta della sezione aurea, ha avuto influenza su molti artisti del suo tempo.
Esiste un ritratto di Luca Pacioli attribuito a Jacopo de' Barbari e conservato nel museo nazionale di Capodimonte, a Napoli, in cui il matematico è raffigurato mentre indica su una lavagna alcune proprietà geometriche (vedi foto).
Nel 1994, cinquecentesimo anniversario della pubblicazione della Summa de arithmetica, geometria, proportioni et proportionalita gli è stata dedicata una moneta commemorativa da 500 lire con la sua effigie e la dicitura "1494 – Luca Pacioli – 1994".
Luca Pacioli è conosciuto come il fondatore della ragioneria. Fra i suoi trattati si ricordano:
Luca Pacioli fu un uomo straordinario del Rinascimento italiano, noto come il “Padre della Ragioneria” per la sua opera rivoluzionaria nel campo della contabilità