Il cedolino della pensione di ottobre presenta alcune novità significative che vale la pena esaminare. Oltre alle consuete ritenute e ai rimborsi legati al 730, questo mese segna anche il ripristino dei recuperi da parte dell’Inps, in seguito alle verifiche della quattordicesima e dell’importo aggiuntivo erogati nei periodi 2017 e 2018.
Tale aggiornamento è di particolare interesse per i pensionati, in quanto offre una panoramica completa dell’importo erogato mensilmente dall’Inps e delle eventuali variazioni che possono verificarsi nel corso del tempo. La disponibilità del cedolino online consente ai pensionati di tenere traccia accurata delle loro finanze pensionistiche e di comprendere le ragioni di eventuali variazioni nell’importo ricevuto.
Il ripristino dei recuperi dell’Inps è molto importante per i pensionati perché influenzerà direttamente il reddito disponibile percepito ogni mese. Questi recuperi, ricordiamo, sono il risultato delle verifiche effettuate su pagamenti extra effettuati negli anni precedenti. È importante, quindi, che i pensionati esaminino attentamente il proprio cedolino di ottobre per comprendere appieno l’impatto dei recuperi dell’INPS sulle loro finanze personali.
Verifica della quattordicesima
L’Inps ha comunicato che a gennaio e febbraio 2020, sulla base del reddito 2017 consolidato, sono state effettuate le verifiche relative alla quattordicesima erogata nel 2017 e nel 2018 ai pensionati.
Nel caso di indebiti, l’Istituto ha inviato specifica comunicazione ai pensionati interessati spiegando che il recupero sarebbe stato effettuato dal rateo di pensione di aprile 2020.
A seguito dell’emergenza sanitaria Covid, l’Inps ha però sospeso l’effettivo avvio del recupero posticipandolo al mese di ottobre 2020.
Parallelamente, in occasione del pagamento della quattordicesima sulle rate di pensione di luglio e di settembre 2020, l’Inps ha provveduto, dove possibile, a effettuare la compensazione totale o parziale tra il debito sospeso e l’importo della quattordicesima da erogare.
A partire dal mese di ottobre 2020 si procederà, quindi, a recuperare gli importi indebiti che non sono stati oggetto di tale compensazione. Il recupero verrà effettuato con trattenuta su pensione in 24 rate mensili.
Verifica dell’importo aggiuntivo
Un’altra importante novità riguarda l’erogazione dell’importo aggiuntivo. Nel corso dei mesi di gennaio e febbraio 2020, l’INPS ha avviato le verifiche sugli importi aggiuntivi erogati nei periodi 2017 e 2018. Tuttavia, a causa delle sfide imposte dalla pandemia di Covid-19, le comunicazioni in merito a tali verifiche sono state interrotte. Ora, con l’inizio del mese di ottobre 2020, il processo di recupero degli importi aggiuntivi riprende, con l’Inps che prevede di recuperare tali somme attraverso trattenute dirette sulla pensione. Questo recupero avverrà in 12 rate, consentendo ai pensionati di ripagare gradualmente gli importi dovuti senza subire un impatto finanziario eccessivo.
I pensionati interessati saranno informati in modo tempestivo e accurato attraverso apposite comunicazioni dall’Inps che forniranno dettagli specifici sulle modalità di recupero e sugli importi coinvolti, garantendo così trasparenza e chiarezza nel processo.
Questo ripristino del processo di recupero dell’importo aggiuntivo rappresenta un passo significativo per l’Istituto di Previdenza nel garantire la correttezza e la trasparenza delle transazioni pensionistiche. Allo stesso tempo, offre un’opportunità ai pensionati coinvolti di adempiere ai loro obblighi finanziari in modo strutturato e gestibile nel tempo.
È normale che i beneficiari di pensione possano essere preoccupati per quanto le trattenute possano influenzare il loro reddito mensile. L’Inps ha pensato, però, a questo processo di recupero cercando di ridurre al minimo l’impatto finanziario per i pensionati, in modo che possano continuare a gestire le loro finanze in modo responsabile.
Costoro, quindi, dovranno comprendere che questo processo di recupero è necessario per garantire l’integrità e la sostenibilità del sistema pensionistico nel lungo termine. Attraverso il recupero di importi aggiuntivi precedentemente erogati in eccesso, infatti, si può assicurare una distribuzione equa e corretta delle risorse pensionistiche, contribuendo così alla stabilità e alla sicurezza finanziaria del sistema nel suo complesso.