La nuova misura di sostegno per il settore della moda è stata delineata nel dettaglio in una circolare Inps. Non conoscendone i dettagli, si potrebbe pensare che questo sia un ambito lavorativo perfettamente in salute.
Guardare le passerelle dei grandi marchi, però, non equivale a un’analisi dettagliata del settore. La moda sta fronteggiando una gravosa crisi, che richiede un intervento governativo. La data da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 3 dicembre ma, di seguito, spieghiamo tutto nel dettaglio.
Chi riceverà il sostegno moda
La misura prevista in aiuto del settore della moda è un sostegno al reddito. Chi riceverà il contributo previsto? Non soltanto i datori di lavoro, è bene precisarlo, ma anche gli artigiani dei seguenti settori:
- tessile;
- abbigliamento;
- calzaturiero (TAC);
- conciario.
Per quanto riguarda i datori di lavoro, invece, una porzione risulta esclusa. La circolare Inps evidenzia come vengano considerati unicamente coloro appartenenti ai settori prima indicati, in possesso anche di questi requisiti:
- classificati dall’Istituto nei settori Industria o Artigianato;
- svolgono attività identificate con i seguenti codici Ateco 2007 – 13.10.00; 13.20.00; 13.30.00; 13.91.00; 13.92.10; 13.92.20; 13.93.00; 13.94.00; 13.95.00; 13.96.10; 13.96.20; 13.99.10; 13.99.20; 13.99.90; 14.11.00; 14.12.00; 14.13.10; 14.13.20; 14.14.00; 14.19.10; 14.19.21; 14.19.29; 14.20.00; 14.31.00; 14.39.00; 15.11.00; 15.12.09; 15.20.10; 15.20.20;
- numero di dipendenti pari o inferiore a 15 (stando alla rilevazione nel semestre precedente alla data di presentazione della domanda per il sostegno moda);
- raggiunti i limiti di durata massima dei trattamenti di integrazione salariale, alla data della domanda presentata.
Cos’è il sostegno moda
Cosa prevede il sostegno moda annunciato? Sarà possibile inviare le proprie domande a partire dal 3 dicembre 2024, richiedendo così la nuova misura prevista dal governo di Giorgia Meloni (decreto legge n. 160/2024). Il tutto al fine di “fronteggiare e superare la situazione di crisi che sta attraversando il comparto della moda”.
A partire dalla data indicata, si avrà tempo massimo 15 giorni per presentare la propria domanda per il sostegno al reddito. Ciò prevede un’integrazione al reddito, con contribuzione figurativa o correlata. Si evidenzia però come sia richiedibile fino a un massimo di 9 settimane di copertura, in relazione a periodo che devono collocarsi necessariamente entro il 31 dicembre 2024.
Per quanto riguarda l’ammontare, il trattamento equivale all’80% della retribuzione globale spettante al singolo lavoratore per le ore non prestate. Il calcolo procede, dunque, da zero al limite orario previsto dal contratto. Ad ogni modo non è consentito il superamento di un tetto massimo mensile: 1.392,89 euro per il 2024.
Come fare domanda
L’unico modo per presentare la domanda per il sostegno moda è online. La Pubblica Amministrazione è sempre più digitale, è cosa nota, e in questo caso si chiede l’accesso alla piattaforma “Omnia Is”.
Si accede semplicemente attraverso il sito dell’Inps, seguendo questa semplice guida:
- cliccare su cerca;
- scrivere “accesso ai nuovi servizi”;
- selezionare la voce “accesso ai servizi per aziende e consulenti”;
- autenticazione Spid;
- selezionare la voce “Cig e Fondi di solidarietà;
- selezionare la voce “Isu – Causale Decreto – legge 160/24 – Settore Moda”.
Ripetiamo le date, per evitare che si possa perdere questa opportunità, per molti cruciale. L’invio sarà a partire dal 3 dicembre e per 15 giorni. Le istanze possono essere relative unicamente a fasi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa dal 29 ottobre 2024.
Nella domanda è obbligatorio indicare i nomi dei lavoratori interessati. Possono però ricevere il trattamento unicamente quelli con un’anzianità minima di effettivo lavoro pari a 30 giorni (presso l’unità produttiva relativa all’istanza).
Si dovrà poi allegare una relazione tecnica, che evidenzi i motivi che hanno portato a una riduzione o sospensione dell’attività lavorativa. Il documento dovrà poi dimostrare l’effettiva capacità dell’impresa di proseguire nel mercato, una volta conclusa la fase di sostegno.
Modalità di pagamento
Come per tutte le misure di sostegno governative, è previsto un tetto massimo. Il click day del 3 dicembre sarà dunque, prevedibilmente, molto complesso. Sarà il caso di provvedere a una postazione adeguatamente connessa al web, con una banda larga a sostegno della propria istanza.
Il tetto è di 64,6 milioni di euro per il 2024. Raggiunta la soglia, l’Inps non accoglierà ulteriori domande e le date e gli orari delle stesse faranno fede in una sorta di virtuale graduatoria.
L’erogazione avverrà direttamente ai dipendenti da parte dei datori di lavori, alla fine di ogni periodo di paga. I titolari recupereranno poi l’importo in sede di conguaglio, in relazione ai contributi da versare.
In caso di gravose problematiche economiche, comprovate, i datori di lavoro possono richiedere all’Inps il pagamento diretto della prestazione.