Chi è Roberto Burioni e cosa fa

Roberto Burioni è un medico e accademico italiano, noto per il suo impegno nella divulgazione scientifica, specialmente in ambito vaccinale e virologico, e per la sua attiva presenza sui media e sui social network per combattere la disinformazione medica

Foto di Francesca Cimellaro

Francesca Cimellaro

Avvocato Civilista

Laureata presso l'Università degli Studi di Milano, in seguito alla formazione presso il Foro di Milano, è iscritta all'albo degli avvocati di Varese e si occupa principalmente dell'ambito civilistico.

Molti di noi probabilmente già conoscono Roberto Burioni, per via di un’esposizione mediatica crescente negli ultimi anni. Tra televisione e social network, l’infettivologo italiano, docente all’Università San Raffaele di Milano, è tra gli esperti più presenti e attivi sul web, e ha sempre detto la sua su tematiche particolarmente delicate, come possono essere il Coronavirus e i vaccini anti Covid-19.

Vanta un curriculum di prim’ordine, costellato di esperienze a livello internazionale, pubblicazioni e riconoscimenti. Andiamo allora a conoscere meglio la figura di Burioni, dalla sua biografia alla carriera decennale, passando pure per il suo pensiero e per i canali di comunicazione che è solito utilizzare per spiegare le sue posizioni ad un pubblico il quanto più ampio possibile.

Biografia e curriculum di Roberto Burioni

Virologo, immunologo, accademico e divulgatore scientifico, Roberto Burioni è nato a Pesaro il 10 dicembre 1962, ed è attualmente attivo come ricercatore nel campo dello sviluppo di anticorpi monoclonali umani contro agenti infettivi e nella divulgazione scientifica riguardante i vaccini. Proprio quest’ultima tematica gli è valsa la notorietà sui social network, grazie ai suoi interventi e alle sue risposte spesso perspicaci e ciniche. È sua, ad esempio, la frase: “La scienza non è democratica”, che tanto ha fatto discutere l’opinione pubblica.

Ha trascorso l’infanzia a Fermignano, comune nella provincia di Pesaro Urbino, e ha conseguito nel 1981 la Maturità Classica al Liceo Raffaello di Urbino e nel luglio 1987 la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. I suoi studi non si sono però fermati: dopo il dottorato di ricerca in Scienze Microbiologiche e Virologiche presso l’ateneo di Genova, per un periodo di due anni complessivi ha frequentato come visiting student i Centers for Disease Control di Atlanta ed il Wistar Institute presso la University of Pennsylvania nel laboratorio di Hilary Koprowski.

Dal 1989 è stato poi visiting scientist al Center for Molecular Genetics presso l’Università della California, a San Diego, e in seguito presso il Dipartimento di Immunologia dello Scripps Research Institute La Jolla, sempre in California, nei laboratori del collega Dennis R. Burton.

Nel corso della sua lunga carriera professionale, ha sempre lottato in prima fila contro la disinformazione in ambito scientifico e medico. Nel 1995, Burioni ha scelto di prendere servizio come Ricercatore Universitario Confermato presso il Policlinico Gemelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, per poi trasferirsi quattro anni dopo, quindi nel 1999, alla Facoltà di Medicina dell’Università Politecnica delle Marche. Qui, dal 2000 al 2004, ha ricoperto per incarico la cattedra di Virologia presso la Facoltà di Scienze. Nel 2004, poi, inizia la sua carriera di docente e quella di responsabile di un centro di ricerca a Milano.

Da quell’anno insegna, prima come professore associato poi come professore ordinario, microbiologia e virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dove è responsabile di un laboratorio di ricerca immunologica che ha lo scopo di osservare e studiare la risposta immune contro patogeni umani, per poi confezionare farmaci basati su anticorpi monoclonali umani ricombinanti e focalizzarsi sull’utilizzo diffuso di strumenti molecolari per la diagnostica precoce di malattie infettive.

Legato professionalmente all’ateneo medico del capoluogo meneghino, dal 2010 al 2017 è stato direttore della Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia del San Raffaele e dal 2016 è Presidente del Corso di Laurea in Igiene Dentale nella stessa università. Nel novembre 2018 apre un sito web, Medicalfacts.it, dedicato proprio alla divulgazione scientifica in ambito medico, mentre l’anno seguente fonda l’Associazione Patto per la Scienza, con l’obiettivo di portare le evidenze scientifiche alla base delle scelte legislative di governo di qualsiasi partito politico interessato.

Se è vero che è molto attivo sul piano politico e sociale, pochissimo si sa invece sulla sua vita privata, considerando che è sempre stato particolarmente riservato. Sposato con Alessandra Rossi, dal loro matrimonio è nata una figlia, che il virologo ha sempre cercato di tenere lontana dai riflettori. Sappiamo poi che è un fervente tifoso della Lazio, e che sua sorella Raffaella Burioni ha la stessa passione per la Scienza: insegna infatti Fisica a Parma, e di frequente il fratello la menziona nei suoi tweet sugli sviluppi pandemici.

Libri di Burioni e riconoscimenti

Roberto Burioni, nel corso degli anni, è stato autore di numerosi lavori scientifici su riviste internazionali ed è stato relatore a numerosi congressi in tutto il mondo. Ha scritto anche dei libri, che hanno riscosso un buon successo. Nel 1998 ha pubblicato l’opera a tre mani, assieme a Rocco Donnici e Massimiliano Marinelli, “Genetica. Valore delle biodiversità. Sfida della bioingegneria” per la casa editrice marchigiana Quattroventi.

Nel 2016, invece, assistiamo alla pubblicazione di “Il vaccino non è un’opinione. Le vaccinazioni spiegate a chi proprio non le vuole capire”, per Mondadori, mentre l’anno successivo di “La congiura dei somari. Perché la scienza non può essere democratica”. Nel 2018 è poi la volta di “Balle mortali. Meglio vivere con la scienza che morire coi ciarlatani”, seguito nel 2019 da “Omeopatia. Bugie, leggende e verità”, e nel 2020 da “Virus la grande sfida”, tutti sotto etichetta Rizzoli. Tutti i proventi derivanti dalla vendita di quest’ultimo libro vengono devoluti dal professore del San Raffaele a favore della ricerca scientifica sui coronavirus.

Tra le ultimissime pubblicazioni figurano: Vaccino (2021); La formidabile impresa. La medicina dopo la rivoluzione mRNA (2022) e Match point. Come la scienza sta sconfiggendo il cancro (2023).

Negli ultimi anni, sono diversi i riconoscimenti e i premi che Burioni ha ricevuto per il suo impegno nella divulgazione scientifica. Tra i più significativi, spicca prima di tutto il Premio Jano Planco d’oro 2017, attribuito ogni anno a medici, odontoiatri, ricercatori, altri professionisti sanitari, enti, associazioni, o ad altre persone fisiche che abbiano dato lustro e prestigio alla Sanità.

Nel dicembre dello stesso anno riceve poi il Premio annuale per la Medicina dell’Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione, e nel 2018 il Premio Miglior Personaggio Internet dell’Anno e Miglior Sito Divulgativo dei Macchianera Internet Awards, gli Oscar Italiani della Rete. Seguono, tra gli altri, il Premio Campione della Scienza e l’Oscar della Bontà dei City Angels a Milano, entrambi nel gennaio del 2019.

Roberto Burioni: da Twitter ai Medical Facts

Il successo in campo medico e scientifico di Roberto Burioni si riflette anche nel suo impegno nel mettere a disposizione delle persone le informazioni generalmente riservate agli esperti nel modo più diretto possibile. Non a caso ha deciso di intraprendere un percorso parallelo di divulgazione scientifica utilizzando la televisione, la stampa e i social network, in particolare Facebook e Twitter.

È il 2016 l’anno in cui si può collocare l’esplosione della notorietà del virologo di Pesaro, proprio quando si è fatto più vivo il dibattito nazionale sul tema dei vaccini. Più volte, Burioni si è detto apertamente favorevole alla vaccinazione obbligatoria fin dall’infanzia, e sui social ha portato avanti una dura lotta alla disinformazione scientifica.

I suoi interventi lo hanno quindi portato al centro della diatriba contro i no-vax, soprattutto dopo l’esplosione della pandemia da Coronavirus anche in Italia. Si ritrova così richiestissimo per pareri e consulti all’interno dei più noti salotti televisivi. Il suo particolare approccio sul web si fa ancora più determinante con la fondazione del sito Medical Facts assieme a Michele Dalai, Amon Airoldi e Alessandro Scarinci.

Sul portale vengono pubblicati periodicamente diversi approfondimenti e articoli di taglio medico, ed è affiancato da una pagina Facebook ufficiale, Medical Facts di Roberto Burioni, sulla quale Burioni posta e commenta i principali avvenimenti del mondo sanitario e scientifico.

Le controversie più note di Roberto Burioni

Il Coronavirus nel nostro Paese, vede Roberto Burioni in prima linea per la sua costante attenzione dedicata ad un argomento tanto delicato. Molte sono le critiche legate all’iniziale sottovalutazione della portata del Covid-19, a sua detta ridotto a una banale influenza da parte di colleghi infettivologi, mentre chi sostiene posizioni antivacciniste contesta allo scienziato di avere un conflitto di interessi in merito. Questo perché, secondo loro, Burioni sarebbe co-titolare di brevetti che sarebbero collegati ai vaccini. Lui stesso ha fornito una spiegazione, illustrando come tali brevetti siano applicabili a malattie non prevenibili tramite vaccino.

Nel maggio 2016 ha partecipato in qualità di ospite al programma televisivo “Virus – Il contagio delle idee”, durante il quale Red Ronnie definì la vaccinazione “una follia”. Il giorno seguente, lamentandosi del poco spazio messogli a disposizione per rispondere nel corso della trasmissione, Burioni ha pubblicato un duro post su Facebook rimasto nella storia. E che in un solo giorno ha ricevuto ben 5 milioni di visualizzazioni e quasi 50mila condivisioni, facendo scattare di riflesso la protesta sui social network contro la disinformazione scientifica.