Francois Pinault, una collezione d’arte senza prezzo

François Pinault, imprenditore visionario, ha trasformato il mercato del lusso e costruito una collezione d'arte tra le più preziose al mondo

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 4 Febbraio 2025 10:00

Francois Pinault, classe 1936, cresce tra i paesaggi rurali della Bretagna, ma il suo destino, come vedremo, non lo limiterà al solo commercio di legname. A 16 anni abbandona gli studi per lavorare nell’azienda di famiglia, ma già allora il suo sguardo è rivolto ben oltre i confini locali.

Dopo il servizio militare in Algeria, compie una mossa audace: vende l’impresa e inizia un viaggio che lo porterà a diventare uno degli uomini più ricchi e influenti del pianeta, trasformando il panorama economico globale con il suo genio imprenditoriale.

Con una fortuna stimata in 31,6 miliardi di dollari nel 2024, Pinault figura tra i protagonisti della scena economica globale. La sua influenza si riflette anche nei numerosi premi ricevuti, tra cui il titolo di Grand Croix de la Légion d’honneur e l’Ordine della Stella d’Italia. Nel mondo dell’arte, il suo nome è sinonimo di mecenatismo e innovazione, soprattutto grazie alla sua immensa collezione.

Francois Pinault dagli inizi al successo imprenditoriale

Nel 1963, François Pinault fonda un’azienda nel settore del legname, ma il suo approccio non ha nulla di ordinario. Si muove con audacia, rilevando imprese in difficoltà e trasformandole in successi. La sua società diventa un modello di crescita rapida e di rilancio di marchi in declino.

Nel 1988, con la quotazione alla borsa di Parigi, la visione di Pinault si amplia: punta su catene di negozi e nuovi mercati, facendo sue realtà come Conforama, Printemps e Fnac. Ogni acquisizione è una mossa strategica, un passo deciso verso un impero economico.

Sul finire degli anni Novanta, Pinault cambia rotta e si concentra sul mercato del lusso. Nel 1999 acquista una partecipazione di controllo nel gruppo Gucci, seguito da marchi come Yves Saint Laurent, Boucheron e Alexander McQueen. Nel 2003 passa il testimone al figlio François-Henri, che continua a rafforzare il gruppo e lo ribattezza Kering nel 2013.

La passione per l’arte contemporanea e il suo museo personale

François Pinault non è solo un imprenditore, ma anche un appassionato d’arte. Negli anni Ottanta inizia a collezionare opere di maestri del Novecento come Picasso e Mondrian, per poi avvicinarsi all’arte contemporanea. Nel 2005 acquista Palazzo Grassi a Venezia, trasformandolo in uno spazio espositivo d’eccellenza. Successivamente ottiene la gestione della Punta della Dogana, ampliando ulteriormente l’offerta culturale nella città lagunare. Ma non si ferma qui. A Parigi, trasforma la Bourse de Commerce in un museo dedicato all’arte contemporanea, inaugurato nel 2021.

La sua collezione include oltre 10.000 opere che spaziano da grandi maestri del Novecento a protagonisti dell’arte contemporanea. Tra gli artisti rappresentati ci sono Paul Sérusier, Piet Mondrian, Pablo Picasso, Damien Hirst, Jeff Koons e Donald Judd. Ogni pezzo riflette l’intento di esplorare le tendenze e le visioni più innovative del panorama artistico.

Tra i pezzi più noti si trovano lavori iconici di Bruce Nauman e installazioni di Subodh Gupta, che incarnano l’audacia e la varietà della collezione. Valutata circa 1,2 miliardi di euro nel 2016, è considerata una delle raccolte più importanti al mondo e continua ad arricchirsi con nuove acquisizioni.

Impegno culturale e filantropico

Pinault si distingue per il suo sostegno a progetti culturali e ambientali. Dopo l’incendio di Notre-Dame nel 2019, dona 100 milioni di euro per la ricostruzione della cattedrale. Ha inoltre finanziato il restauro di edifici storici come il Théâtre Marigny e la Hauteville House, dimora di Victor Hugo. Il suo contributo si estende anche alla protezione dell’ambiente, con interventi a sostegno di aree colpite da disastri naturali.

Famiglia e vita privata

Dal 1970 è sposato con Maryvonne Campbell, colei ad averlo introdotto al mondo dell’arte. La coppia ha tre figli, tra cui François-Henri, attuale Ceo di Kering e marito dell’attrice Salma Hayek.