Andamento misto per il settore immobiliare in Borsa questa settimana, con le azioni italiane che hanno sovra-performano quelle europee. La settimana è stata comunque interlocutoria, con le aspettative del mercato sempre più orientate verso un taglio dei tassi di 25 punti base quando la Fed prenderà la sua decisione mercoledì prossimo, sulla scia di minori aspettative di inflazione e dati macroeconomici più deboli.
L’andamento del settore in Borsa
Il settore immobiliare ha vissuto una settimana negativa a livello europeo, con l’indice Stoxx 600 Real Estate che ha registrato un calo dell’1,5%, facendo peggio rispetto al +0,7% dello Stoxx Europe 600. Una performance migliore è stata messa a segno dall’Italia, dove l’indice FTSE Italia All Share Real Estate ha mostrato un andamento in crescita dello 0,7% su base settimanale, poco distante da quella dell’indice FTSE MIB (+0,9%).
I titoli immobiliari quotati a Milano
Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari, si è registrata una settimana positiva per AbitareIn (+8,5%), Next Re (+4,8%), Brioschi (+2,1%). Poco mossa Gabetti. Negative IGD (-3,8%), Risanamento (-1,5%) e Aedes (-1,5%).
Tra gli annunci societari, Brioschi (operatore immobiliare quotato su Euronext Milan) ha reso noto che la controllata Milanofiori Sviluppo ha ceduto ad alcuni investitori professionali istituzionali tutte le 73,769 quote ancora detenute nel Fondo Fleurs, il fondo comune di investimento immobiliare italiano di tipo chiuso che nel mese di agosto 2022 aveva acquistato da Milanofiori Sviluppo gli edifici U1 e U3. Il prezzo complessivo delle cessioni, contestualmente incassato, è pari a 13.110.235,84 euro. A livello di bilancio consolidato gli effetti economici derivanti dalla menzionata cessione sono positivi per circa 5,5 milioni di euro. Risanamento (property company quotata su Euronext Milan) ha comunicato che la posizione finanziaria netta consolidata positiva al 31 ottobre 2025 è pari a 27,4 milioni di euro, contro i 27,9 milioni di euro del mese precedente. Aedes (già Restart, società immobiliare quotata su Euronext Milan) ha comunicato un’operazione con parte correlata che ha ad oggetto l’erogazione di un finanziamento soci infruttifero da parte di Aedes e ILM (che ha una quota del 29,99% in Aedes) in favore della controllata Lavip – partecipata rispettivamente al 51% da Aedes e al 49% da ILM – funzionale alla realizzazione di un’operazione immobiliare i cui dettagli saranno resi noti al mercato non appena concluso il relativo accordo vincolante.
Gli studi di settore
In settimana sono arrivati dati interessanti dall’Ufficio Studi Tecnocasa, che – analizzando i dati diramati dall’Agenzia delle Entrate sui primi nove mesi del 2025 – ha spiegato che in Italia sono state compravendute 548.288 abitazioni nei primi nove mesi del 2025, con un aumento del 9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Situazione abbastanza simile se si guarda solo al terzo trimestre del 2025, con un aumento dell’8,5% delle compravendite a livello nazionale. I capoluoghi nei primi 9 mesi del 2025 mettono a segno un aumento dell’8,6%, i comuni non capoluogo del 9,4%. Continua quindi la crescita del mercato immobiliare italiano, complice il ribasso dei tassi di interesse che ha ridato slancio alla domanda, come testimonia anche il fatto che nel terzo trimestre del 2025 sono aumentate le compravendite finanziate con mutuo, pari ora al 47,0% del totale, mentre erano al 44,1% nel terzo trimestre del 2024. Nei primi nove mesi dell’anno, tra le grandi città italiane, spiccano gli aumenti di Verona (+12,9%) e Torino (+10,0%). L’unica città che segnala un calo delle compravendite è Firenze (-2,2%).
Secondo un’analisi di FIMAA, FIAIP e ANAMA, il settore delle locazioni brevi ha assunto un ruolo fondamentale per l’economia italiana. Nei primi 8 mesi del 2025 ha registrato un valore delle prenotazioni di oltre 8,2 miliardi di euro, ma se si considerano i riflessi sulla ristorazione, i trasporti, la cultura e lo shopping, l’impatto sul PIL vale altri 32,9 miliardi. Le locazioni brevi “occupano” una parte minima del patrimonio immobiliare: la media nazionale è del 2%, in alcune grandi città con particolare vocazione turistica – come Firenze – si arriva al 6%. Inoltre, l’articolo 7 della legge di Bilancio – attualmente all’esame della Commissione Bilancio del Senato – aumenterà al 26% la cedolare secca per chi concede in locazione breve un immobile tramite mediatori immobiliari o piattaforme di intermediazione.