A metà del 2024, la popolazione mondiale ha raggiunto quasi 8,2 miliardi di persone e si prevede che continuerà a crescere fino alla seconda metà di questo secolo. Secondo il rapporto World Population Prospects 2024 delle Nazioni Unite, la popolazione globale aumenterà di circa 2 miliardi nei prossimi 60 anni, raggiungendo un picco di circa 10,3 miliardi a metà degli anni 2080, per poi ridursi a circa 10,2 miliardi. Questo rappresenta una diminuzione di 700 milioni rispetto alle previsioni di un decennio fa.
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Quando raggiungerà il picco la popolazione mondiale?
Secondo i dati più recenti dell’Onu, la popolazione mondiale raggiungerà il suo picco prima di quanto previsto in passato. Nel 2022, si stimava che il picco sarebbe stato raggiunto nel 2086 con una popolazione di circa 10,4 miliardi di persone. Le nuove stime spostano questo picco al 2084, con una popolazione di poco inferiore ai 10,3 miliardi.
Le nuove revisioni mostrano una diminuzione delle stime della popolazione futura in Asia, Africa e America Latina, mentre le proiezioni per Europa e Nord America sono in aumento. Nonostante l’aumento della popolazione globale previsto per i prossimi decenni, il tasso di crescita sta rallentando rapidamente. Questo rallentamento è dovuto a una drastica riduzione dei tassi di fertilità, che misurano il numero medio di figli per donna.
La riduzione del tasso di fertilità
Dal 1960, il tasso di fertilità globale è più che dimezzato, passando da oltre 5 figli per donna a 2,3. Questo fenomeno si è verificato a velocità diverse in tutto il mondo. In Europa, nelle Americhe e in Asia, i tassi di fertilità sono ora inferiori o vicini a 2 figli per donna. In Africa, questo tasso è ancora più alto, ma è sceso e anche di parecchio, passando da quasi 7 figli per donna negli anni ’70 a quasi 4 oggi. L’Onu prevede che i tassi continueranno a diminuire fino a meno di 3 entro il 2050 e si avvicineranno a 2 entro la fine del secolo.
La Cina e il sorpasso dell’India
Nel 2022, l’Onu aveva previsto che l’India avrebbe superato la Cina come paese più popoloso del mondo nel 2023. Le nuove stime confermano questa previsione. Inoltre, si prevede che la popolazione cinese abbia già raggiunto il picco e stia iniziando a diminuire, a causa di un rapido calo dei tassi di fertilità che sono stati a lungo inferiori al “tasso di sostituzione”, il numero medio di figli per donna necessario per mantenere costante la popolazione da una generazione all’altra.
Aspettativa di vita e impatto della pandemia
La pandemia di Covid-19 ha causato un aumento del numero di decessi, con circa 5 milioni di morti in più nel 2020 rispetto al 2019. Questo ha portato a un notevole calo dell’aspettativa di vita a livello globale. Tuttavia, i tassi di aspettativa di vita stanno ora tornando ai livelli pre-pandemici, con un recupero osservato nel 2022 e un ulteriore aumento nel 2023.
Migrazioni dovute ai conflitti
Milioni di ucraini hanno lasciato il paese nel 2022 a causa dell’invasione russa. L’Onu stima che la migrazione netta dall’Ucraina sia stata di 5,7 milioni nel 2022 e di 300.000 nel 2023, per un totale di circa 6 milioni in questi due anni. Molti altri sono stati sfollati all’interno del paese, ma questi migranti interni non sono inclusi nelle statistiche sulla migrazione internazionale. Questo fenomeno si applica anche a conflitti più recenti, come quelli in Palestina e Sudan, dove la maggior parte degli sfollamenti è avvenuta all’interno dei confini nazionali.
Le prospettive per l’Italia: calo delle nascite
Le proiezioni pubblicate nel 2022 stimavano che la popolazione in Italia diminuirà nei prossimi anni. A gennaio 2024, la popolazione italiana ammontava a 59 milioni di persone, ma nel 2030 gli italiani saranno 57,5 milioni. Vent’anni dopo, la popolazione sarà di circa 52,3 milioni.
Il tasso di natalità in Italia è costantemente diminuito negli ultimi anni. Nel 2023, sono nati 6,4 bambini per 1.000 abitanti, tre in meno rispetto al 2002. A livello nazionale, il numero più alto di nascite è stato registrato nelle regioni meridionali, mentre l’Italia centrale ha avuto il numero più basso di bambini nati ogni 1.000 persone.
Più specificamente, il tasso di natalità nel sud era di 7 neonati, mentre al centro era pari a 5,9 nascite. Di conseguenza, la popolazione in Italia è invecchiata nell’ultimo decennio. Tra il 2002 e il 2024, la distribuzione per età della popolazione italiana ha mostrato una crescente quota di persone di 65 anni e oltre. Di conseguenza, la quota di giovani è diminuita.
Nascite in rosso anche per l’Europa
Analogamente, si stima che la popolazione in Europa diminuirà nei prossimi anni. Nel 2024, vivono in Europa circa 740 milioni di persone. Nel 2100, si prevede che la cifra scenderà a 586 milioni di abitanti. Le proiezioni della popolazione mondiale suggeriscono che l’Europa potrebbe essere l’unico continente a sperimentare una diminuzione della popolazione.
Ad esempio, la popolazione in Africa potrebbe crescere da 1,41 miliardi di persone nel 2022 a 3,92 miliardi di individui nel 2100.