Frontalieri, debutta la nuova imposta sostitutiva dell’Irpef. Chi ne può beneficiare

Debutta la nuova imposta sostitutiva dell'Irpef destinata ai lavoratori frontalieri. Per poterne beneficiare è necessario rispettare una serie di requisiti

Pubblicato: 14 Agosto 2024 06:00

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Importante novità per i lavoratori frontalieri, che potranno usufruire di un’imposta sostitutiva del 25%, ma solo se fanno parte dei nuovi comuni di frontiera. La novità è stata introdotta dal Decreto Omnibus, che è andato ad anticipare quanto previsto nel DDL approvato dal Consiglio dei Ministri nel corso del mese di giugno.

Per poter beneficiare dell’imposta sostitutiva i frontalieri devono rispettare una serie di condizioni relative alla residenza e all’attività lavorativa svolta. Quanto previsto si applica anche a quanti sono residenti nei nuovi comuni di frontiera appartenenti alle province di Sondrio e Brescia.

Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo quali sono le novità che vanno ad impattare sui frontalieri.

Frontalieri, arriva l’imposta sostitutiva al 25%

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 9 agosto 2024, il Decreto Omnibus ha introdotto una serie di novità che coinvolgono direttamente i frontalieri.

Entrando un po’ più nel dettaglio, l’articolo 6 ha introdotto la tassazione da applicare per i redditi maturati da alcune tipologie di lavoratori. Viene anticipato, in estrema sintesi, il disegno di legge che è stato approvato il 25 giugno 2024 dal Consiglio dei Ministri, il quale, tra le altre cose, prevedeva l’applicazione di una tassazione con imposta sostitutiva al 4%.

Il nuovo documento è andato a definire quale debba essere il valore dell’imposta per i vecchi frontalieri, che hanno preso la residenza nei nuovi comuni di frontiera.

I dipendenti, che risultano essere residenti nei Comuni di frontiera, hanno la possibilità di scegliere se applicare ai redditi da lavoro dipendente percepiti in Svizzera un’imposta sostitutiva pari al 25%. Quanti dovessero optare per questa tassazione non sono più soggetti all’Irpef e alle addizionali regionali e comunali.

Imposta sostitutiva, quali frontalieri ne possono usufruire

Per poter accedere all’imposta sostitutiva del 25%, i contribuenti devono essere in possesso di una serie di requisiti, tra i quali ricordiamo:

  • essere un lavoratore frontaliere. Un dipendente viene qualificato come tale ai sensi dell’articolo 2 dell’Accordo tra la Repubblica Italiane e la Confederazione Svizzera relativa all’imposizione dei lavoratori frontalieri del 23 dicembre 2020. L’accordo è stato ratificato e reso esecutivo attraverso la Legge n. 83/2023;
  • tra il 31 dicembre 2018 e il 23 dicembre 2020 o al 23 dicembre 2020, il lavoratore doveva svolgere, in Svizzera, un’attività di lavoro dipendente. Il datore di lavoro presso cui era impiegato doveva essere residente in Svizzera o avere una stabile organizzazione nella Confederazione elvetica;
  • i redditi devono essere assoggettati in Svizzera alla tassazione, così come è previsto dall’articolo 3 dell’accordo citato in precedenza.

L’importo delle imposte che viene applicato in Svizzera deve essere convertito in euro, sulla base del cambio medio annuale riferito al periodo d’imposta nel quale i redditi sono stati percepiti.

Imposta sostitutiva, a cosa stare attenti

I contribuenti che dovessero optare per l’imposta sostitutiva non potranno portare in detrazione le imposte pagate in Svizzera su eventuali redditi che risultano essere assoggettati alla suddetta imposta sostitutiva.

Il diretto interessato ha la possibilità di effettuare la scelta nel momento in cui presenta la dichiarazione dei redditi. L’imposta sostitutiva deve essere obbligatoriamente versata entro il termine previsto dalla normativa per saldare le imposte sui redditi.

Per quanto riguarda l’accertamento, la riscossione, le sanzioni e il contenzioso valgono le stesse ed identiche regole che vengono applicate per le disposizioni ordinarie in materia di imposte dirette.

L’imposta sostitutiva per i frontalieri si applica a partire dal periodo d’imposta 2024, quindi con la dichiarazione dei redditi 2025.

L’imposta sostitutiva anche per i nuovi comuni di frontiera

L’imposta sostitutiva al 25% è un opzione a cui possono aderire anche i frontalieri che risiedono nei comuni di frontiera delle province di Brescia e di Sondrio. I diretti interessati hanno la possibilità di aderire a questa misura purché soddisfino le stesse condizioni di residenza e attività lavorative in Svizzera nei cantoni del Ticino e del Vallese.

Nel caso in cui i lavoratori dovessero optare per la tassazione al 25%, agli stessi devono essere applicate le disposizioni previste dall’articolo 1, commi da 237 a 239, della Legge di Bilancio 2024, che prevedono una quota di compartecipazione al Servizio Sanitario Locale. I frontalieri, comunque vada, possono detrarre dall’imposta sostitutiva un importo pari al 20% per i contributi.

Elenco dei comuni frontalieri

Questo è l’elenco dei comuni italiani che sono totalmente o parzialmente nella zona di 20 chilometri dal confine con la Svizzera. Rientrano nell’elenco nell’Allegato B alla procedura amichevole del 22 dicembre 2023 al fine dell’applicazione dell’Accordo del 23 dicembre 2020, i quali, però, non erano stati inclusi in precedenza all’interno degli elenchi dei cantoni dei Grigioni, del Ticino e del Vallese al fine dell’applicazione del previgente Accordo del 3 ottobre 1974.

Lombardia

  • Provincia di Bergamo: Schilpario, Valbondione, Vilminore di Scalve;
  • Provincia di Brescia: Ponte di Legno;
  • Provincia di Lecco: Bulciago, Molteno;
  • Provincia di Monza e Brianza: Barlassina, Briosco, Cogliate, Giussano, Lazzate, Lentate sul Seveso, Meda, Misinto, Veduggio con Colzano;
  • Provincia di Sondrio: Andalo Valtellino, Bema;
  • Provincia di Varese: Brebbia, Gerenzano, Saronno, Vergiate.

Piemonte

  • Provincia di Verbano-Cusio-Ossola: Stresa;
  • Provincia di Vercelli: Alagna Valsesia, Alto Sermenza, Boccioleto, Campertogno, Carcoforo, Cervatto, Cravagliana, Fobello, Mollia, Piode, Rassa, Rimella, Rossa.

Trentino Alto Adige

  • Provincia di Bolzano: Martello;
  • Provincia di Trento: Peio, Rabbi.

Valle d’Aosta

  • Provincia di Aosta: Antey-Saint-André, Arvier, Avise, Aymavilles, Brissogne, Brusson, Chambave, Chamois, Charvensod, Châtillon, Emarèse, Fénis, Gaby, Gressan, Introd, Jovençan, La Magdeleine, La Salle, La Thuile, Morgex, Nus, Pollein, PréSaint-Didier, Quart, Saint-Christophe, Saint-Denis, SaintMarcel, Saint-Nicolas, Saint-Pierre, Saint-Vincent, Sarre, Torgnon, Verrayes, Villeneuve.

Province di Brescia e Sondrio

Questo è l’elenco dei comuni frontalieri delle provincie di Brescia e Sondrio, che si trovano a 20 chilometri dal confine con la Svizzera. Questo elenco è contenuto all’interno dell’Allegato B alla procedura amichevole del 22 dicembre 2023 attraverso il quale sono stati poste le basi per il successivo accordo tra il nostro Paese e la Confederazione svizzera relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri del 23 dicembre 2020.

  • Provincia di Brescia: Berzo Demo, Corteno Golgi, Edolo, Incudine, Malonno, Monno, Paisco Loveno, Ponte di Legno, Sonico, Vezza d’Oglio, Vione;
  • Provincia di Sondrio: Albaredo per San Marco, Albosaggia, Andalo Valtellino, Aprica, Ardenno, Bema, Berbenno di Valtellina, Bianzone, Bormio, Buglio in Monte, Caiolo, Campodolcino, Caspoggio, Castello dell’Acqua, Castione Andevenno, Cedrasco, Cercino, Chiavenna, Chiesa in Valmalenco, Chiuro, Cino, Civo, Colorina, Cosio Valtellino, Dazio, Delebio, Dubino, Faedo Valtellino, Forcola, Fusine, Gordona, Grosio, Grosotto, Lanzada, Livigno, Lovero, Madesimo, Mantello, Mazzo di Valtellina, Mello, Mese, Montagna in Valtellina, Morbegno, Novate Mezzola, Piantedo, Piateda, Piuro Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Postalesio, Prata Camportaccio, Rogolo, Samolaco, San Giacomo Filippo, Sernio, Sondalo, Sondrio, Spriana, Talamona, Tartano, Teglio, Tirano, Torre di Santa Maria, Tovo di Sant’Agata, Traona, Tresivio, Val Masino, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva, Verceia, Vervio, Villa di Chiavenna, Villa di Tirano.

In sintesi

Con il Decreto Omnibus è arrivata un’importante novità per i lavoratori frontalieri, che possono optare per una tassazione sostitutiva al 25% per i redditi da lavoro dipendente maturati in Svizzera.

I suddetti redditi non vengono sottoposti alla normale tassazione Irpef.