Le esportazioni italiane extra Ue a novembre s’impennano del +5,6% e cresce anche l’import

L'Istat fotografa l'aumento delle esportazioni italiane verso i Paesi extra Ue a novembre 2024: +5,6% su base mensile e +0,4% su base annua. Gli Usa restano saldamente i primi partner commerciali, crolla la Cina

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 23 Dicembre 2024 12:19

A novembre 2024 l’Istat certifica come siano cresciute sia le esportazioni che le importazioni italiane nei confronti dei Paesi extra Ue: l’export ha segnato il +5,6% su base mensile e il +0,4% su base annua, mentre l’import si è assestato a quota +5,3% sul mese segnando il +1,3 su base annua.

Su base mensile, l’export viene trainato dall’aumento delle vendite di beni strumentali (tra cui mezzi di navigazione marittima), beni di consumo non durevoli ed energia. Sull’anno, la crescita delle esportazioni è spiegabile facendo riferimento alle maggiori vendite di beni di consumo, che va a compensare e superare la contrazione dell’export di beni strumentali.

La crescita dell’import invece, su base sia mensile che su quella annua, si spiega facendo riferimento ai maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli e beni intermedi.

L’andamento trimestrale

Con riferimento all’ultimo trimestre analizzato dall’Istat (settembre-novembre 2024), rispetto al periodo precedente, l’export registra una crescita moderata (+0,6%) cui contribuisce principalmente l’aumento delle vendite di beni di consumo durevoli (+18,7%). Nello stesso periodo, l’import segna un aumento del +2,9%, che si deve soprattutto ai maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli (+14,7%).

Di seguito l’andamento delle esportazioni verso i Paesi extra Ue27 a novembre 2024, relativamente ai dati destagionalizzati:

Settore base mensile base trimestrale
Beni di consumo +2,8% +3,1%
durevoli +2,3% +18,7%
non durevoli +3,0% -0,6%
Beni strumentali +10,3% -1,8%
Beni intermedi -0,6% +0,5%
Energia +64,2% -4,4%
Totale al netto
dell’energia
+4,3% +0,8%
Totale +5,6% +0,6%

Di seguito l’andamento delle importazioni dai Paesi extra Ue27 a novembre 2024, relativamente ai dati destagionalizzati:

Settore base mensile base trimestrale
Beni di consumo +16,1% +13,0%
durevoli 0,7% +2,9%
non durevoli +18,8% +14,7%
Beni strumentali +0,3% -2,1%
Beni intermedi +3,8% +1,0%
Energia -0,4% -1,1%
Totale al netto
dell’energia
+7,2% +4,2%
Totale +5,3% +2,9%

I principali partner commerciali dell’Italia

A novembre 2024 aumentano in maniera significativa le esportazioni verso Turchia (+37,7%), Paesi Opec (+19,3%), Paesi Asean cioè l’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (+12,9%) e Regno Unito (+10,9%). Diminuiscono invece le vendite verso Cina (-19,5%), Stati Uniti (-11,1%) e Giappone (-7,7%).

Crescono significativamente le importazioni dagli Stati Uniti (+40,3%) e dall’India (+10,7%). In crescita anche l’import da Svizzera (+6,1%), dai Paesi Mercosur ovvero dal mercato comune dell’America meridionale (+5,2%) e dai Paesi Asean (+4,5%). Calano le importazioni dagli altri principali Paesi partner extra Ue27, con le riduzioni tendenziali più ampie per Regno Unito (-20,8%) e Paesi Opec (-9,5%).

A novembre 2024 l’avanzo commerciale con i Paesi extra Ue27 è pari a +5.908 milioni (+6.084 milioni nello stesso mese del 2023). Il deficit energetico (-3.894 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-5.256 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si riduce da 11.340 milioni di novembre 2023 a 9.802 milioni di novembre 2024.

Nei primi undici mesi del 2024, la dinamica dell’export verso i Paesi extra Ue si conferma moderatamente positiva (+0,8%). Nello stesso periodo, l’avanzo commerciale con i Paesi extra Ue raggiunge i 57,1 miliardi di euro (era +37,5 miliardi nei primi undici mesi del 2023).

Di seguito i principali partner commerciali extra Ue27 a novembre 2024, i saldi commerciali sono espressi in milioni di euro:

Paese Saldo
Stati Uniti 2.698
Regno Unito 1.842
Svizzera 1.418
Turchia 769
Mercosur 112
Asean 17
India -263
Opec -380
Cina -2.951

I settori in crisi

Al di là dei freddi numeri, il manifatturiero è uno dei settori che negli ultimi mesi ha sperimentato i morsi della crisi. In sofferenza l’automotive italiano con il caso Stellantis, così come quello europeo in generale. Nubi anche su un altro settore strategico del made in Italy, ovvero la moda.