La Banca Centrale Europea (Bce) ha aggiornato la classifica delle banche europee più solide, basandosi sui requisiti di capitale individuali (Pillar 2 Requirements, P2R) definiti dalla Vigilanza. Gli istituti di credito italiani hanno ottenuto valutazioni positive, confermando una buona solidità in termini di rischiosità. Tra le banche italiane, spicca il risultato di Credem, considerata la banca italiana più solida, con P2R pari all’1,00%
Le altre banche in classifica
I dati derivano dall’esercizio Srep 2024, il test che effettua la Bce per testare la solidità delle banche europee, con tutte e 113 che si confermano resilienti e ben attrezzate in termini di capitale e liquidità.
Sul podio delle banche italiane più solide, subito dopo Credem, si trovano Banca Mediolanum e Intesa Sanpaolo, rispettivamente al quinto e sesto posto nella classifica generale, con un requisito di capitale (P2R) pari all’1,50%. La quarta banca italiana per solidità è Mediobanca, che si posiziona al 16° posto a livello europeo, con un P2R dell’1,75%. Completano la classifica delle banche italiane con buoni risultati in termini di requisiti di capitale individuali FinecoBank, che si posiziona al 33° posto a livello europeo, e UniCredit, al 38°, entrambe con un P2R pari al 2%. Seguono Banco Bpm, 52° nella classifica europea, e Bper Banca, 56°, entrambe con un requisito del 2,25%.
Banca Monte dei Paschi di Siena si colloca al 71° posto, con un P2R del 2,5%, affiancata da Cassa Centrale Banca, al 74°, con lo stesso valore. Poco più in basso troviamo Iccrea Banca, al 79°, con un requisito del 2,52%, e Banca Popolare di Sondrio, che chiude la classifica italiana con l’82° posizione e un P2R del 2,75%.
“Questo risultato rappresenta per tutti noi un motivo di grande soddisfazione che conferma la bontà delle scelte lungimiranti che abbiamo fatto nel corso del tempo e ci spinge a continuare ad investire su una crescita equilibrata e di lungo termine che possa generare valore per tutti i portatori di interesse con cui il gruppo interagisce”, ha dichiarato il direttore generale di Credem Angelo Campani. Anche l’anno scorso la banca si era posizionata al primo posto.
L’esito del test della Bce
Le 113 banche europee sottoposte alla vigilanza della Bce si confermano resilienti e ben strutturate in termini di capitale e liquidità, un risultato positivo evidenziato appunto dall’esercizio Srep 2024. Tuttavia, nonostante questa “promozione”, lo scenario per il 2025 per la Bce appare complesso e carico di incertezze. Nuovi pericoli geopolitici e macroeconomici, insieme alle criticità storiche legate alla governance interna e alla gestione dei rischi, richiedono di mantenere alta la guardia.
“I mercati finanziari spesso non tengono conto dei rischi geopolitici prima che questi si concretizzino; ciò può causare un’improvvisa rivalutazione del rischio e di conseguenza accrescere i rischi per la liquidità, generando perdite aggiuntive – spiega la Banca Centrale Europea – Permangono timori in merito alla governance, alla gestione dei rischi, compresi quelli climatici e connessi alla natura, nonché alla resilienza operativa degli enti, aspetti per i quali si rendono necessari interventi correttivi immediati a causa dell’incertezza del contesto di rischio”.
Il responso della Bce, quindi, è chiaro: pur riconoscendo la solidità delle banche, il prossimo anno richiederà un’attenzione costante per navigare in un contesto sempre più impegnativo.