Nafta è l’acronimo di North American Free Trade Agreement, ovvero l’Accordo di libero scambio nordamericano. Si tratta di un accordo commerciale tra Canada, Stati Uniti e Messico, firmato nel 1992 ed entrato in vigore nel 1994, che ha creato una zona di libero scambio tra i tre Paesi. L’obiettivo principale della Nafta è stato quello di eliminare le barriere commerciali tra i suoi membri, promuovendo il commercio di beni e servizi, facilitando gli investimenti e stabilendo regole comuni per la protezione degli investimenti e la risoluzione delle controversie commerciali.
L’impatto della Nafta e le critiche
La Nafta ha avuto un impatto significativo sull’economia dei Paesi membri. Ha infatti favorito l’aumento degli scambi commerciali tra di loro, grazie all’eliminazione delle tariffe doganali su molti prodotti. Inoltre, ha incoraggiato gli investimenti stranieri diretti, creando un ambiente più favorevole agli affari e alla stabilità economica nella regione.
Tuttavia, la Nafta è stata oggetto di dibattito e critiche. Alcuni sostengono che l’accordo abbia portato alla perdita di posti di lavoro negli Stati Uniti, a causa della delocalizzazione delle imprese verso il Messico, dove i costi di produzione sono più bassi. Altri criticano l’impatto ambientale dell’accordo, sostenendo che abbia incoraggiato un maggiore sfruttamento delle risorse naturali senza adeguati controlli ambientali.
La sostituzione con la Usmca
Il 1° luglio 2020, la Nafta è stata sostituita dal nuovo accordo commerciale denominato USMCA, ovvero United States-Mexico-Canada Agreement, che ha introdotto alcune modifiche e aggiornamenti rispetto all’accordo originale.