Giovanni Toti si dimette da presidente della Regione Liguria

L’ex presidente era agli arresti domiciliari dal 7 maggio scorso. Nuove elezioni entro 90 giorni, chi sono i candidati

Foto di Giorgio Pirani

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 26 Luglio 2024 11:12Aggiornato: 26 Luglio 2024 11:57

Giovanni Toti ha rassegnato le dimissioni dalla presidenza della Regione Liguria. Questa mattina l’assessore della Lista Toti Giacomo Giampedrone ha consegnato all’ufficio protocollo della Regione la lettera di dimissioni firmata dal suo capolista.

La lettera con cui annuncia le dimissioni

Dopo ottanta giorni di arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta in cui è accusato di corruzione, falso e abuso d’ufficio, Giovanni Toti ha lasciato la sua carica di presidente.

Lo ha fatto con una lettera, consegnata a Giacomo Giampedrone, assessore ligure: “Io sottoscritto, Giovanni Toti, con questa mia rassegno dimissioni irrevocabili da presidente della Giunta regionale della Liguria, carica alla quale sono stato proclamato con atto dell’ufficio centrale per l’elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale della Liguria presso la Corte di appello di Genova in data 8/10/2020. Inoltro questa mia alle autorità in indirizzo per tutte le competenze di legge relative alla gestione transitoria dell’ente e l’avvio delle procedure per l’indizione di nuove elezioni”.

Con le dimissioni Toti ha ora maggiori possibilità di ottenere la revoca degli arresti domiciliari e in questo modo evitare il giudizio immediato.

Il caso di corruzione

Da quasi tre mesi Toti è agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione da parte della procura di Genova. Secondo le indagini, avrebbe ricevuto tangenti in cambio di favori, in particolare per la concessione di spazi nel porto di Genova all’azienda di servizi portuali dell’imprenditore Aldo Spinelli. Toti era stato arrestato a maggio, insieme a Spinelli e Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità portuale di Genova.

Le accuse riguardano l’accettazione di finanziamenti per un totale di 74.100 euro attraverso il suo comitato elettorale, suddivisi in 40mila euro nel dicembre 2021, 30mila euro nel 2022 e 4.100 euro nel 2023. Questi fondi sarebbero stati ricevuti in cambio del rinnovo della concessione per 30 anni del terminal Rinfuse, un’area portuale gestita da un’azienda partecipata dal gruppo Spinelli. La pratica di rinnovo era bloccata dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale.

Quando ci saranno le nuove elezioni e i candidati

Nel frattempo, si inizia a ipotizzare quando si tornerà alle urne. La data esatta non è ancora stata fissata, ma si prevede che le elezioni si svolgeranno in autunno, con un intervallo tra i 60 e i 90 giorni dalla conferma delle dimissioni. Si potrebbero tenere in concomitanza con le elezioni regionali dell’Emilia-Romagna (già confermate per il 17 e il 18 novembre) e l’Umbria (quest’ultima che non ha ancora annunciato le date).

Le dimissioni di Toti segneranno virtualmente l’inizio della campagna elettorale per la presidenza della Regione Liguria; nonostante la notizia delle dimissioni sai ancora fresca, da giorni si parlava dei candidati, anche se nessuno schieramento politico ha ancora lanciato qualcuno: tra le file del Partito Democratico si parla dell’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando, mentre per il centro-destra si parla di Edoardo Rixi, attuale vice di Matteo Salvini al ministero delle Infrastrutture.

Lega che in una nota afferma: “In Liguria siamo di fronte all’ennesimo tentativo di sovvertire il voto popolare usando inchieste e arresti. La Lega non si fa intimidire e i cittadini sapranno rispondere democraticamente riconfermando il centrodestra che ha rilanciato la Regione da tutti i punti di vista”.

L’inchiesta alle battute finale

Nel frattempo, l’inchiesta che coinvolge l’ormai ex-presidente è giunta alle battute finali. La procura sta ascoltando gli ultimi testimoni e l’analisi forense dei telefonini e dei dispositivi sequestrati quasi tre mesi fa è prossima alla conclusione.

Successivamente, la procura dovrà decidere il da farsi per Giovanni Toti, l’imprenditore Aldo Spinelli e l’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini. Questa decisione non potrà avvenire prima di martedì, poiché lunedì scadono i termini per Toti per presentare un eventuale ricorso al Riesame riguardo alla seconda misura cautelare.