Cassazione respinge il ricorso di Spinelli sul terminal di Genova, è “inammissibile”

La Cassazione boccia i ricorsi sul terminal di Genova, confermando la revoca della concessione. Spinelli e AdSP valutano il ricorso per revocazione

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 4 Febbraio 2025 09:23

Nuove notizie dal fronte di Genova, che lo scorso maggio aveva attivato una grande macchina giudiziaria, travolgendo anche l’ex presidente della Liguria, Giovanni Toti, accusato di corruzione. La Corte di Cassazione ha bocciato senza appello sia il ricorso del gruppo Spinelli sia quello dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.

Entrambe le impugnazioni si infrangono contro la sentenza del Consiglio di Stato del 15 ottobre 2024, che aveva cancellato la concessione del terminal multipurpose di Genova. Questo perché l’area veniva sfruttata come terzo polo container anziché come banchina per il traffico di merci varie, violando il piano regolatore portuale. Il fondatore del Gruppo Spinelli è Aldo Spinelli, ora ai domiciliari, coinvolto nel maxi-caso di corruzione, e il figlio Roberto si occupa ora della parte operativa del Gruppo.

I punti chiave del provvedimento

La sentenza, firmata dalla prima presidente della Cassazione Margherita Cassano e datata 29 gennaio 2025, è un macigno: la Corte ribadisce che il suo intervento non è previsto in caso di motivazioni giudicate inesistenti o apparenti. La questione viene liquidata attraverso l’articolo 380-bis del codice di procedura civile, chiudendo di fatto ogni spiraglio per i ricorrenti.

Le possibili mosse delle parti

Ora il ricorrente ha 40 giorni per chiedere un verdetto della Corte. Se non lo farà, il ricorso sarà considerato abbandonato. Ma c’è un dettaglio che fa tremare le parti: se la Cassazione confermerà l’inammissibilità, scatterà l’articolo 96 del codice di procedura civile, che potrebbe portare a una condanna per lite temeraria con conseguenti spese legali e risarcimenti.

Strategie e scenari futuri

Dalle parti dell’Autorità di Sistema Portuale, si fa strada l’idea di non insistere ulteriormente, puntando tutto su un ricorso per revocazione davanti al Consiglio di Stato. Dall’altra parte, il gruppo Spinelli ostenta sicurezza e assicura che andrà fino in fondo nella battaglia legale.

Il verdetto del Consiglio di Stato resta il bersaglio della revocazione presentata da Spinelli e dall’Adsp. Intanto, il gruppo ha ottenuto una proroga per operare al Genoa Port Terminal fino al 30 giugno, ma con l’obbligo di riservare le aree principalmente a traffici non containerizzati. Il nuovo verdetto è atteso per il 5 maggio.

Investimenti e gestione idrica a Genova

Mentre la giustizia fa il suo corso, c’è un altro gruppo, Iren, che è stato in qualche modo vicino all’indagine perché il suo ex ad Paolo Emilio Signorini, era coinvolto nell’indagine e ha trascorso oltre 4 mesi in detenzione preventiva.

Iren, che nel giugno scorso aveva chiarito la propria estraneità deliberando subito il licenziamento di Signorini, mette ora sul piatto un piano industriale da 1,5 miliardi di euro per Genova e provincia entro il 2030, con una fetta importante destinata alla rete idrica. “Trecento milioni andranno all’efficienza energetica degli edifici pubblici e altri 300 milioni alle reti del gas”, ha dichiarato l’ad Gianluca Bufo durante l’inaugurazione del nuovo depuratore dell’area centrale (Dac). L’impianto, costato 61,5 milioni, alzerà del 40% la capacità di trattamento delle acque reflue, servendo 250mila abitanti.

Parlando delle criticità della rete idrica, Bufo ha ammesso che Genova ha “sistemi di acquedotti molto vecchi”. Tuttavia, i lavori in corso hanno permesso di ridurre le perdite al 23% nel 2024, rispetto al 30% storico della città e a una media nazionale superiore al 40%.

Oltre agli investimenti, Iren è impegnata nell’integrazione con Egea. “Il matrimonio procede spedito”, ha dichiarato Bufo, confermando che il gruppo, già al 52,77% della società, potrebbe aumentare ulteriormente la propria quota. Sul mercato del gas, l’ad ha segnalato un rialzo dei prezzi, seppur lontano dai picchi del 2022.