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La Borsa del 19 febbraio, Milano chiude a -0,56% per le parole di Trump e di Isabel Schnabel
Il presidente degli Stati Uniti prevede di applicare un dazio del 25% sul settore automobilistico, con provvedimenti analoghi anche per i chip e i prodotti farmaceutici importati
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Le parole di Trump e Schnabel frenano i rialzi
A pesare sui mercati sono da un lato le dichiarazioni di Donald Trump, che ha annunciato nuove tariffe del 25% su auto, chip e farmaci importati a partire dal 2 aprile, con gli analisti di LBBW Research che avvertono di un impatto significativo per i produttori tedeschi. Dall'altro, le parole di Isabel Schnabel, membro del Consiglio esecutivo della Bce, hanno smorzato le attese di ulteriori tagli dei tassi, sottolineando la necessità di valutare quando sospendere o interrompere l'allentamento monetario.
Nel frattempo, l’inflazione britannica sale oltre le previsioni (+3% annuo a gennaio), seguendo il trend francese (+1,7%). In serata sono attesi i verbali della Federal Reserve relativi all’ultima riunione, in cui i tassi sono rimasti invariati.
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Piazza Affari chiude in negativo
Le Borse europee chiudono in territorio negativo, appesantite dal rilancio di Trump sui dazi, dai dubbi sulle prossime mosse della Bce e dalle incertezze geopolitiche legate ai negoziati di pace in Ucraina. A Milano, il Ftse Mib, dopo un'apertura positiva, termina la seduta in calo dello 0,53%, restando comunque sopra la soglia dei 38mila punti a 38.348. Peggiore la performance delle altre piazze europee, mentre anche Wall Street registra ribassi.
Giornata da dimenticare per Recordati (-6,76%) dopo il collocamento del 5% del capitale da parte della holding Rossini. In netto rialzo Stmicroelectronics (+7,9%), sostenuta da un report positivo di Jefferies sul mercato dei chip e con volumi di scambio più che raddoppiati rispetto alla media delle ultime 30 sedute. Bene anche Leonardo (+2,6%), trainata dalle prospettive legate alla corsa agli armamenti. In sofferenza Stellantis (-1,67%), penalizzata dal calo dell’intero comparto auto europeo, con Porsche (-3%), Volkswagen (-2,7%) e Bmw (-2,8%) in forte ribasso a Francoforte.
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Milano scende per i venti negativi dagli Usa
I mercati azionari europei prendono una brutta piega, con il Dax che perde lo 0,81%, il Cac40 in calo dello 0,83%, il Ftse100 che scende dello 0,41%, e il Ftse Mib che cede lo 0,26% scendendo a 38.454 punti alle 13. Tra i titoli peggiori della giornata ci sono Recordati, Brunello Cucinelli e Stellantis.
A influenzare negativamente l'andamento dei mercati sono i nuovi dazi annunciati da Trump su auto, chip e farmaci, e le dichiarazioni di Isabel Schnabel, membro del consiglio direttivo della Bce, che ha affermato che la banca centrale si sta avvicinando al punto in cui sarà necessario fermare i tagli dei tassi.
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Attesa per i verbali della Fomc pubblicati stasera
Le Borse europee aprono all'insegna dell'incertezza, con gli investitori ancora concentrati sui dazi che il presidente americano Donald Trump intende introdurre e sugli sviluppi della guerra in Ucraina.
In serata, saranno pubblicati i verbali dell'ultima riunione del Fomc della Federal Reserve, quella che ha varato lo status quo sui tassi Usa. Gli esperti sperano di trovare indicazioni sulle future mosse dell'istituto centrale Usa, in modo da tener conto anche delle politiche protezionistiche annunciate dal presidente Donald Trump, ma al tempo stesso ritengono che la Fed abbasserà di poco il costo del denaro nel corso dell'anno. I riflettori sono inoltre puntati sulle trattative per la pace in Ucraina, anche se si profilano tempi lunghi per risultati concreti.
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Spread a 105 punti
Apertura stabile per lo spread tra i Btp e i Bund, che si mantiene sui minimi da settembre 2021. Il differenziale di rendimento tra il decennale italiano di riferimento e il pari scadenza tedesco rimane a 105 punti, in linea con la chiusura di ieri. Il rendimento del Btp a 10 anni sale al 3,56%, rispetto al 3,54% registrato ieri. Oggi si celebra la terza giornata di collocamento per il nuovo Btp Più, destinato ai risparmiatori: il titolo a 8 anni ha raccolto ordini per 9,3 miliardi di euro nei primi due giorni.
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Come apre Piazza Affari
Nel Ftse Mib, i maggiori rialzi del giorno sono stati registrati da Stmicroelectronics, che ha guadagnato il 5,97%, seguita da Telecom Italia con un +3,54%, Leonardo con un incremento del 2,46%, Bper Banca in crescita dell'1,67%, e Azimut che ha visto un rialzo dell'1,14%.
D'altro canto, i maggiori ribassi sono quelli di Recordati Ord, che ha perso il 6,01% dopo aver comunicato che l'azionista Rossini ha concluso la vendita di circa 10,5 milioni di azioni ordinarie della società farmaceutica, pari al 5% del capitale. In calo anche il lusso con Brunello Cucinelli e Moncler che hanno ceduto rispettivamente lo 0,76% e lo 0,15%. In calo anche Buzzi dello 0,48% e Stellantis con una perdita dello 0,06%.
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L'apertura dei mercati
L'andamento delle Borse europee si presenta contrastato: Francoforte segna un lieve rialzo dello 0,14%, mentre Londra apre praticamente invariata con un +0,01%. Milano, invece, registra un modesto aumento dello 0,29%. Parigi si muove in territorio negativo, con una flessione dello 0,01%.
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Attenzione a Tim, Poste e banche
A Piazza Affari, l’attenzione è rivolta a Tim, con voci che suggeriscono che Poste potrebbe aumentare la sua partecipazione oltre il 10% acquisito da Cdp, come deciso nel fine settimana.
Resteranno sotto osservazione anche le banche, in attesa di sviluppi sul risiko bancario; Banco Bpm sta valutando la possibilità di presentare un nuovo esposto alla Consob dopo aver risposto ai rilievi di Unicredit, mentre la Popolare di Sondrio ha deciso di posticipare la presentazione del nuovo piano industriale al 12 marzo, invece del 26 febbraio come inizialmente previsto. Mediobanca, invece, ha convocato il patto di consultazione per esaminare l’offerta pubblica di scambio (PPS) lanciata da Mps.
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Borse poco attive in avvio
Le Borse europee dovrebbero aprire con scarsi movimenti, mantenendosi sui livelli massimi toccati nei giorni scorsi. Il future sull'Eurostoxx segna un lieve calo dello 0,08%, mentre il derivato sul Ftse Mib è in controtendenza con un incremento dello 0,12%. Pochi spunti provengono da Wall Street, dove gli indici hanno chiuso poco mossi: Dow Jones invariato, Nasdaq in crescita dello 0,24%, e l'S&P500 in rialzo dello 0,24%.