Il sindaco di New York, Eric Adams, è stato formalmente incriminato. Si tratta di un caso senza precedenti per la città: mai, nella storia della Grande Mela, un sindaco in carica si era trovato in una simile situazione. Adams, ex poliziotto, ha costruito la sua carriera politica su una promessa chiara: lotta al crimine e sicurezza per i cittadini. Eppure, ora è lui al centro di un’inchiesta federale, accusato di corruzione.
Le indagini ruotano intorno a donazioni sospette, provenienti da fonti straniere, in particolare dal governo turco. La tesi degli inquirenti è che Adams abbia esercitato pressioni sul dipartimento dei Vigili del Fuoco per agevolare l’apertura di un grattacielo che avrebbe ospitato il nuovo consolato turco, nonostante problemi legati alla sicurezza.
Non solo. Gli investigatori stanno cercando di capire se Adams abbia ricevuto anche altri benefici, come voli gratuiti e upgrade da Turkish Airlines, una compagnia legata al governo turco. In risposta, il sindaco ha rilasciato un video nel quale si dichiara innocente e denuncia quelle che definisce come “accuse false, basate su bugie”.
Rapporti internazionali e benefici personali
Eric Adams, 64 anni, è un democratico e sindaco dal 2022, il secondo afroamericano a ricoprire questa carica dopo David Dinkins.
L’inchiesta si concentra su possibili benefici personali ricevuti dal sindaco, tra cui voli e upgrade gratuiti dalla Turkish Airlines, parzialmente di proprietà statale. Questo elemento si intreccia con i rapporti stretti di Adams con la leadership turca, tra cui il presidente Recep Tayyip Erdogan, che il sindaco di New York ha conosciuto durante il suo mandato come presidente del “borough” di Brooklyn. Il tempismo della notizia è particolarmente delicato, considerando che la città ospita l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la presenza di molti leader mondiali, inclusi i rappresentanti turchi.
L’incriminazione di Adams arriva al termine di un’indagine federale durata mesi. Fonti giudiziarie hanno indicato che le accuse potrebbero riguardare anche donazioni ricevute durante la sua campagna elettorale per la carica di sindaco.
L’indagine era rimasta riservata fino allo scorso anno, quando l’Fbi ha perquisito la casa di Brianna Suggs, responsabile della raccolta fondi per la campagna di Adams. Sebbene non sia stata accusata di alcun crimine, pochi giorni dopo l’Fbi ha sequestrato anche il telefono del sindaco per esaminare le sue comunicazioni.
Nelle ultime settimane, vari membri dell’amministrazione di Adams sono stati sottoposti a perquisizioni e hanno visto sequestrati i loro telefoni. Tra questi, Edward Caban, commissario di polizia di New York, si è dimesso pochi giorni prima dell’annuncio dell’incriminazione di Adams.
Pressioni politiche e conseguenze future
La situazione di Adams si fa sempre più intricata. Gli appelli alle dimissioni si moltiplicano, e il malcontento inizia a salire. La deputata Alexandra Ocasio-Cortez, tra le voci più rilevanti, non ha usato mezzi termini, lasciando intendere che Adams potrebbe non essere più in grado di guidare la città. Tuttavia, la rimozione del sindaco non è così immediata.
L’unica figura che può farlo è la governatrice Kathy Hochul, ma si tratta di un processo raro e complesso. Un’azione del genere non si vede dal 1931, quando Franklin D. Roosevelt, all’epoca governatore di New York, intervenne sul caso del sindaco Jimmy Walker. Un precedente storico che pesa come un macigno.
Cosa rischia Eric Adams
Eric Adams rischia gravi conseguenze legali e politiche a seguito della sua incriminazione federale. Se condannato, potrebbe essere rimosso dalla carica di sindaco, il che sarebbe un evento senza precedenti per la metropoli, destabilizzando l’amministrazione cittadina e mettendo in dubbio la fiducia nelle istituzioni locali.
L’incriminazione potrebbe portare a un processo lungo e complesso, durante il quale Adams avrà la possibilità di difendersi in tribunale, ma se fosse ritenuto colpevole, la sua carriera politica potrebbe subire un colpo fatale.