Mercato immobiliare in risalita: la compravendita delle case torna a crescere, tranne in 2 città

Secondo l'Osservatorio del mercato immobiliare delle Entrate, la vendita delle case in Italia ha segnato nel secondo trimestre 2024 un'inversione di tendenza

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 12 Settembre 2024 21:15

Torna a cresce il mercato immobiliare in Italia, dopo mesi di calo. L’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate dedicato al settore registra nel secondo trimestre del 2024 una ripresa della compravendita delle case in tutti i capoluoghi, tranne a Milano e a Firenze. Dal report pubblicato il 12 settembre emerge un aumento da aprile a giugno di oltre 2mila abitazioni vendute rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, pari al +1,2%, per un totale di 186mila abitazioni vendute.

Le città in crescita

Dati confortanti che arrivano dopo un 2023 chiuso con un crollo del 10% del mercato immobiliare e un calo confermato anche nei primi tre mesi del 2024, per un -7,2% rilevato fino a marzo.

L’ultimo rapporto elaborato dall’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate sul mercato immobiliare (Omi), mirato al settore residenziale, traccia dunque un’impennata in controtendenza in particolare ad aprile, del +7% in media.

Una ripresa osservata in maniera più o meno omogenea in tutte le zone d’Italia, ma soprattutto nelle aree del Nord e del Centro e spinta maggiormente dai comuni più piccoli, che, a fronte del +0,2% registrato nei capoluoghi, fanno segnare una variazione media del +1,6%.

A differenza della media nazionale, le otto città più popolate riportano una variazione tendenziale annua leggermente negativa tra il secondo trimestre 2024 e lo stesso periodo del 2023, ma se Roma e Genova guadagnano un incremento oltre il 3%, a trascinare la media verso il basso sono Milano e Firenze, rispettivamente con un -7,3% e un -8,1%.

Di seguito i numeri di compravendite nelle grandi città, con tra parentesi la variazione tendenziale:

  • Roma: 9.456 (3,4%);
  • Milano: 6.087 (-7,3%);
  • Torino: 3.886 (-2,0%);
  • Napoli: 2.154 (-0,9%)
  • Genova: 2.335 (3,9%)
  • Palermo: 1.726 (0,7%);
  • Bologna: 1.504 (-2,5%);
  • Firenze: 1.225 (-8,1%);
  • Totale: 28.373 (-1,1%).

Qui invece i dati sulle compravendite, con tra parentesi la variazione tendenziale, sulla base delle aree geografiche e della grandezza dei comuni:

  • Nord Ovest: 63.966 (1,1%);
  • Nord Est: 35.200 (1,7%);
  • Centro: 37.775 (1,7%);
  • Sud; 32.035 (0,6%);
  • Isole: 17.347 (0,7%);
  • Capoluoghi: 58.084 (0,2%);
  • Non capoluoghi: 128.240 (1,6%);
  • Italia: 186.324 (1,2%).

Il report dell’Agenzia delle Entrate

Secondo l’analisi degli esperti immobiliari dell’Agenzia delle Entrate, tra i fattori principali che hanno rilanciato il mercato della casa rientra l’attesa riduzione dei tassi di interesse a giugno, poi effettivamente realizzata dalla Bce, che anche a settembre ha realizzato un taglio sui tassi, di 25 punti base.

Le persone che hanno acquistato una casa in previsione del calo dei tassi sui mutui ipotecari, si legge nel report, “superano il 41% e continua a diminuire il tasso di interesse medio iniziale, 28 punti base in meno del precedente trimestre”.

A Roma la media di finanziamenti accesi dalle persone fisiche sale al 50%, mentre a Milano, Bologna e Firenze è minore, ma comunque sopra il 40%. La Capitale è anche la città con il numero più elevato di compravendita di prime case, l’83% circa. Nel capoluogo lombardi si registra invece la percentuale maggiore di abitazioni di nuova costruzione, quasi il 13%.

Rilevante la quota di nuovi proprietari che nel secondo trimestre del 2024 hanno sfruttato il bonus prima casa, intorno al 71%, maggiore di 7 punti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

In generale, dall’Omi fanno sapere che “la superficie complessiva delle abitazioni scambiata aumenta con incrementi analoghi a quelli riscontrati per le unità compravendute”: la crescita degli acquisti è rilevata per le case di tutte le dimensioni, ma a fare registrare i numeri maggiori sono soprattutto abitazioni di piccola grandezza, inferiore a 50 mq, e quelle molto ampie, oltre i 115 m2, entrambe salite di circa il 2%.