Quanto guadagna un poliziotto? Stipendio e differenze di grado

Scopriamo quanto guadagna un poliziotto: lo stipendio aumenta con l'avanzare del grado, dal semplice agente fino al Commissario Capo

Claudio Garau

Editor esperto in materie giuridiche

Laureato in Giurisprudenza, con esperienza legale, ora redattore web per giornali online. Ha una passione per la scrittura e la tecnologia, con un focus particolare sull'informazione giuridica.

Diventare un poliziotto continua ad essere il sogno di tanti giovani. Ma quanto si arriva a guadagnare effettivamente? Il valore della retribuzione dipende dal grado ricoperto: la gerarchia delle forze dell’ordine prevede infatti una lunga lista di ruoli. Ricordiamo che la Polizia di Stato è un corpo ad ordinamento civile e dipende direttamente dal Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno.

In base al settore di appartenenza, la professione richiede compiti e mansioni specifiche. Tra i numerosi ambiti troviamo il reparto mobile, la polizia stradale, ferroviaria, marittima, giudiziaria, penitenziaria di frontiera, e ancora quella postale ed ambientale. Senza dimenticare Digos, Scientifica e i reparti ad alto rischio.

Quanto guadagna un poliziotto in Italia

Chi entra a far parte della Polizia di Stato inizia ricoprendo il grado di responsabilità del semplice agente. In questo caso lo stipendio è di 19.276,54 euro all’anno, che diviso per 12 mesi fa poco più di 1.600 euro lordi e circa 1.250 euro netti. Scalando la gerarchia i guadagni aumentano decisamente: per esempio i Sovrintendenti prendono 22.252,73 euro all’anno, mentre gli Ispettori 23.992,65. Il Commissario Capo, lo status più elevato, arriva a 27.564,08 euro all’anno.

Al reddito base vanno poi aggiunte le entrate relative a tredicesima e indennità. Tra queste ultime troviamo quella di pensione, che per un agente vale 571,26 euro mentre per un Commissario Capo ammonta a 932,67. Ma ci sono anche il trattamento di missione e gli straordinari.

In questo senso, continuando a considerare il grado più basso e quello più alto, quindi agente e Commissario Capo, per l’extra feriale si va dagli 11,28 euro ai 16,11, per l’extra notturno o festivo dai 12,76 ai 18,22 euro e per l’extra notturno-festivo si parte da 14,72 e si arriva a 21.02. Da non dimenticare poi il Fesi, ossia il premio di produttività: considerata la quattordicesima dei dipendenti privati, si tratta di una somma una tantum pagata ogni anno a ridosso dell’estate.

Stipendio di un poliziotto, le differenze gerarchiche

Come detto precedentemente, i gradi interni alla Polizia di Stato sono numerosi. Vediamo nel dettaglio i rispettivi guadagni, tenendo conto dello stipendio lordo annuo con 12 mensilità:

Come diventare poliziotto: prove e requisiti

In linea generale le principali mansioni di un poliziotto sono:

Ma come si entra nella Polizia di Stato? L’accesso prevede la partecipazione e il superamento di un concorso pubblico. Il bando, che viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, richiede una serie di requisiti da rispettare e una scadenza entro la quale presentare domanda. Possono prendervi parte i cittadini italiani idonei e quelli appartenenti alla categoria dei volontari in ferma (nello specifico da un anno, da quattro anni o in congedo).

I requisiti richiesti sono i seguenti:

Per diventare Ispettori occorre essere in possesso di un titolo di studio di scuola media dell’obbligo, mentre se si aspira alla carica di Commissario è necessario avere conseguito una laurea specialistica o magistrale adatta. Quelle valide per prendere parte al concorso sono:

Il concorso – rispetto al quale fare candidatura muniti di un CV aggiornato – è caratterizzato prima di tutto da un questionario a risposta multipla su nozioni di cultura generale. Richieste la conoscenza di una lingua straniera e le competenze informatiche di base. Il test si considera superato con un punteggio minimo di 6 su 10.

Dopo la prova scritta è il turno della prova fisica, un accertamento psico-fisico e attitudinale. Se si viene considerati idonei, si passa all’iter di formazione della durata di sei mesi presso un’Accademia della Polizia di Stato. Successivamente si viene assegnati a un reparto d’ufficio, iniziando a percepire lo stipendio previsto.

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