Modello 730: quali documenti devono essere conservati

Vediamo quali sono i documenti che devono essere conservati dopo la compilazione e l'invio del Modello 730.

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Quest’anno la scadenza per la presentazione del Modello 730 è il 2 ottobre 2023 (la scadenza, almeno in teoria, sarebbe il 30 settembre ma cade di sabato). Entro questa data, i contribuenti devono inviare la documentazione necessaria, in forma ordinaria o utilizzando il Modello 730 precompilato. Nella maggior parte dei casi, ad utilizzare questa formula sono i lavoratori dipendenti ed i pensionati, ma anche i coniugi, che hanno la possibilità di presentare il Modello 730 congiunto.

Se a presentare la dichiarazione dei redditi sono imprese, società, liberi professionisti e lavoratori autonomi è necessario utilizzare il Modello Redditi Pf. Sono diverse le strade da percorrere per poter presentare la propria dichiarazione dei redditi in modo corretto e non sbagliare: è possibile appoggiarsi su un professionista abilitato o su un centro Caf. In alternativa è possibile utilizzare la dichiarazione precompilata dall’Agenzia delle Entrate. Ad ogni modo, qualsiasi strada si dovesse decidere di intraprendere, è necessario conservare una serie di documenti utili, che servono a documentare tutte le informazioni relative ai redditi percepiti e alle spese sostenute. Ma non solo.

Modello 730: le date da ricordare

È importante ricordare che la dichiarazione dei redditi deve essere presentata nel momento in cui si verificano determinate circostanze. Ma soprattutto è necessario rispettare alcune scadenze importanti. Partiamo dalla data più importante: il Modello 730 precompilato è disponibile dal prossimo 30 aprile 2023. Al momento, comunque, non è stata ancora fornita una data ufficiale dalla quale sarà possibile apportare le modifiche ed inviare la dichiarazione dei redditi. Generalmente, questo avviene quindi giorni dopo rispetto al momento in cui è disponibile.

Sia il Modello 730 precompilato che quello ordinario devono essere inviati all’Agenzia delle Entrate entro e non oltre il 2 ottobre 2023 (la scadenza naturale sarebbe il 30 settembre 2023, ma quest’anno cade di sabato). Il Modello Redditi PF, invece, deve essere inviato entro il 30 novembre: l’invio deve essere effettuato online o attraverso un Caf o dei professionisti abilitati. Nel caso in cui dovesse optare per l’invio cartaceo, la presentazione deve essere effettuata presso un ufficio postale entro e non oltre il 30 giugno 2023.

Documenti necessari per inviare la pratica

Come abbiamo anticipato in precedenza il Modello 730 può essere inviato:

Nel caso in cui si dovesse optare per l’invio online, il contribuente dovrà accedere alla propria area riservata dell’Agenzia delle Entrate utilizzando le credenziali dei seguenti servizi:

Per poter procedere all’invio della documentazione il contribuente deve essere in possesso della seguente documentazione:

Lavoro e pensione: le informazioni più importanti

Nel momento in cui si procede con la dichiarazione dei redditi, è necessario essere in possesso di alcuni documenti, che devono essere raccolti e conservati nel corso dell’anno. Deve essere, infatti, conservata tutta la documentazione che attesti i lavori svolti nel corso del 2022 e una copia della precedente dichiarazione dei redditi, ovviamente se questa risulta essere presente. Per quanto riguarda la documentazione relativa al lavoro, è necessario conservare:

Ricordiamo che tutti questi documenti devono essere diligentemente conservati e custoditi, anche successivamente all’invio della dichiarazione dei redditi. Devono essere conservati anche quelli di eventuali familiari a carico conviventi.

Immobili, fabbricati e terreni

Oltre alla documentazione più strettamente connessa al lavoro svolto nel corso del 2022, è necessario comunicare tutte le informazioni relative ad eventuali proprietà immobiliari, terreni, fabbricati e proprietà fondiarie.

Per assolvere a questo obbligo è necessario essere in possesso delle visure catastali di terreni e fabbricati. Nel caso di variazioni, è necessario essere in possesso dell’atto del notaio che riporti le informazioni sulle proprietà acquistate, ereditate o sulle quali si possiede un qualsiasi diritto.

È necessario, inoltre, presentare, tutte le informazioni che attestino informazioni relative a contratti di locazione per immobili di proprietà: è quindi opportuno conservare copia del contratto di locazione, anche quando si è optato per la cedolare secca.

Altri redditi percepiti nel 2022

Oltre ai redditi che provengono dal lavoro dipendente, è necessario conservare le informazioni relative ad altri redditi percepiti nel corso del 2022, come ad esempio:

Spese sostenute: i documenti da conservare

I contribuenti devono conservare, inoltre, conservare gli scontrini e le fatture che servono per attestare l’effettiva spesa sostenuta per determinati servizi o prodotti che hanno permesso di accedere a determinate agevolazioni fiscali. In questo caso è opportuno anche conservare la documentazione bancaria, che attesti la tracciabilità del pagamento. Ricordiamo, infatti, che per riuscire ad ottenere queste agevolazioni è necessario pagare con sistemi tracciabili.

Relativamente alle spese sostenuto è necessario conservare ricevute, scontrini o fatture (e la relativa documentazione che attesti i pagamenti) delle seguenti spese:

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