Svolta storica: Ue chiude spazio aereo e per la prima volta fornirà armi

Per la prima volta nella sua storia, l'Unione europea si dice pronta a sostenere un Paese, l'Ucraina, fornendo armi e attrezzature per combattere contro la Russia di Putin

Pubblicato: 27 Febbraio 2022 20:10

Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Mentre la guerra in Ucraina infuria, e Putin minaccia l’uso del nucleare, l’Unione europea rafforza ancora una volta il suo sostegno a Kiev e le sanzioni contro la Russia di Putin che ha aggredito violentemente il Paese, e la sua popolazione inerme. Per la prima volta in assoluto, l’Unione europea finanzierà l’acquisto e la consegna di armi e altre attrezzature a un Paese sotto attacco.

Cosa prevede il nuovo storico pacchetto di sanzioni Ue alla Russia

“Questo è un momento di svolta” ha commentato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen presentando il nuovo pacchetto di misure sanzionatorie contro Mosca. L’Ue sta rafforzando, ancora una volta, le sanzioni contro il Cremlino e il suo più grande sostenitore, il presidente della Bielorussia Lukashenko.

Ecco cosa prevede il nuovo pacchetto di sanzioni approvate:

Cosa prevede l’altro pacchetto di sanzioni approvate

Tutte queste misure si aggiungono al pacchetto, già durissimo, presentato ieri, concordato con i partner internazionali Ue. Ecco cosa prevede quel pacchetto:

L’impegno dell’Ue verso i profughi

“La leadership del presidente Zelensky, il suo coraggio e la resilienza del popolo ucraino sono eccezionali e impressionanti. Sono un’ispirazione per tutti noi” ha proseguito von der Leyen, che “dà il benvenuto a braccia aperte” agli ucraini che devono fuggire dalle bombe.

“Stiamo mobilitando ogni sforzo e ogni euro per sostenere i nostri Stati membri orientali, per ospitare e prendersi cura di questi rifugiati. Lo faremo in piena solidarietà” (qui chi può essere chiamato alle armi in Italia in caso di conflitto).

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Un incontro tra Ucraina e Russia sul confine con la Bielorussia

Intanto lunedì 28 febbraio si apre un minimo spiraglio di pace. Di mattina si terranno i colloqui tra le delegazioni russa e ucraina sul confine della Bielorussia.

Ad annunciarlo è stato il vice ministro dell’Interno ucraino Evgeny Yenin. La decisione di Kiev di inviare una delegazione nel Paese è arrivata dopo la telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko.

In precedenza Zelensky aveva rifiutato l’offerta di negoziare in Bielorussia da dove, ancora questa mattina, erano stati lanciati missili all’indirizzo dell’Ucraina. ”Certo, vogliamo la pace. Vogliamo incontrarci, vogliamo la fine della guerra. Varsavia, Bratislava, Budapest, Istanbul, Baku. Queste le città che abbiamo offerto alla parte russa”, aveva detto.

Poi la decisione: “Abbiamo convenuto – ha spiegato Zelensky – che la delegazione ucraina si sarebbe incontrata con la delegazione russa senza precondizioni al confine ucraino-bielorusso, vicino al fiume Pripyat. Alexander Lukashenko si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina”.

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha sottolineato che “non c’è niente di male nel parlare e se il risultato è la pace sarà la benvenuta. Ma non ci arrenderemo, non capitoleremo, non cederemo neanche un centimetro del nostro territorio. Non è questo l’obiettivo della nostra lotta”.

“Kiev – ha spiegato – ascolterà ciò che la Russia ha da dire e discuterà del ritiro dei soldati russi dall’Ucraina per porre fine all’occupazione”. “Dopo diverse battute d’arresto subite dall’esercito russo, hanno annunciato di essere pronti a discutere senza precondizioni. Questa è una vittoria per l’Ucraina”, ha aggiunto nel corso di un punto stampa. “Il blitz russo – ha detto ancora – è fallito, non hanno raggiunto alcun importante obiettivo strategico. Stiamo sanguinando, ma stiamo infliggendo perdite disastrose ai russi”.

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