Oltre al grande prestigio che ne consegue e all’immensa gioia per i tifosi, vincere il campionato di Serie A vale svariati milioni di euro. E anche per le squadre che si collocano dal secondo posto in giù, una sola posizione di differenza può significare un divario di entrate notevole nei bilanci di fine stagione.
Sollevare al cielo lo Scudetto è il grande obiettivo di tutti i top club del massimo campionato, ma oltre alla coppa da sfoggiare in bacheca c’è molto di più dietro all’ambizione dei presidenti e delle loro società. Di fatto vincere il trofeo fa guadagnare anche diversi milioni, oltre agli ulteriori introiti legati alla visibilità internazionale e al merchandising.
Ma volendo rimanere ai soli premi messi in palio dalla Lega, presieduta da Lorenzo Casini, quanto guadagnano le singole squadre al termine del campionato in base al loro piazzamento in classifica?
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Quanto valgono Scudetto e qualificazione in Champions
Tutte le venti squadre che gareggiano nella Serie A percepiscono dalla Lega un premio commisurato alla posizione raggiunta a fine Campionato. Le prime sette, inoltre, ricevono anche una quota versata dalla UEFA. Tra Scudetto e qualificazione alla Champions League dell’anno successivo, i Campioni d’Italia riscuotono una vincita equivalente a 33,4 milioni di euro, di cui 23,4 della Lega e 10 dalla UEFA.
La seconda in classifica non va molto lontano: 26,6 milioni di euro, di cui 19,4 milioni per il posizionamento in Serie A e 7,5 milioni per la partecipazione al massimo torneo europeo. Più in basso la terza classificata: sono 16,8 i milioni che incassa dalla Lega Serie A e 5 dalla Uefa, con 21,8 milioni di euro totali utili a costruire l’annata successiva.
Non è male nemmeno il quarto posto: qui troviamo la prima quota che si attesta sotto i venti milioni complessivi: 16,7, formati dai 2,5 dell’Europa e dai 14,2 del torneo italiano.
Ottengono più di dieci milioni di euro dalla stagione precedente anche le squadre che volano in Europa League, ossia quelle posizionatesi al quinto e al sesto posto – rispettivamente 12,5 e 10,9 milioni di euro. In virtù del loro piazzamento queste squadre partecipano alla fase a gironi e ottengono dalla UEFA 3,63 milioni di euro ciascuna: arrivare in tale posizione in campionato comporta dunque un guadagno complessivo che sale rispettivamente a 16 e 14,5 milioni di euro. La settima di Serie A, che di fatto partecipa alla Conference League, è la prima a scendere sotto quota 10 milioni di euro.
La classifica dei compensi in Serie A
Di seguito la classifica completa dei compensi, espressi in euro, provenienti dal posizionamento dei club, dalla squadra vincitrice dello Scudetto alle tre retrocesse in Serie B.
- 1° posto: 33,4 milioni;
- 2° posto: 26,6 milioni;
- 3° posto: 16,8 milioni;
- 4° posto: 14,2 milioni;
- 5° posto: 12,5 milioni;
- 6° posto: 10,9 milioni;
- 7° posto: 9,3 milioni;
- 8° posto: 8,3 milioni;
- 9° posto: 7,4 milioni;
- 10° posto: 6,3 milioni;
- 11° posto: 5,5 milioni;
- 12° posto: 5 milioni;
- 13° posto: 4,6 milioni;
- 14° posto: 4,1 milioni;
- 15° posto: 3,6 milioni;
- 16° posto: 3,2 milioni;
- 17° posto: 2,8 milioni;
- 18° posto: 2,2 milioni;
- 19° posto: 1,6 milioni;
- 20° posto: 900mila.
Cos’è e come funziona il paracadute
La Lega aiuta le squadre retrocesse con il meccanismo del paracadute, sul modello della Premiere League inglese, la cui entità varia in base alle stagioni in Serie A disputate in precedenza. Oltre ai premi di classifica, dunque, ai tre club che si classificano agli ultimi posti viene dato un bonus economico per evitare che possano entrare in un vortice di retrocessioni che le penalizzerebbe all’eccesso.
L’entità del paracadute varia in questo modo:
- 25 milioni di euro se la retrocessione avviene dopo almeno 3 stagioni in Serie A negli ultimi 4 anni;
- 15 milioni di euro se la retrocessione avviene dopo almeno 2 stagioni in Serie A negli ultimi 4 anni;
- 10 milioni di euro negli altri casi.
La cifra massima si avvicina a chi ottiene la medaglia d’argento e serve per finanziare il ritorno in Serie A delle squadre più prestigiose che cadono per una stagione infausta. In questo modo possono continuare a essere competitive sul mercato, stipulando contratti appetibili per i campioni e tentando il ritorno nell’Olimpo del calcio, contribuendo a rendere il Campionato più avvincente e seguito – e quindi più remunerativo per la Lega.