Smart working e infortunio, il dipendente ha diritto all’assicurazione Inail?

Per moltissimi lavoratori, causa Covid, lo smart working è diventato ormai la regola. Ecco cosa dice la legge riguardo agli infortuni occorsi in lavoro agile

Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Per moltissimi lavoratori, causa Covid, lo smart working è diventato ormai la regola. Ma più che lavoro agile in senso stretto, la forma di lavoro a distanza che si è diffusa durante il periodo di emergenza è un modello ibrido tra lavoro agile e telelavoro, che certamente imporrà, una volta superata la pandemia, un ripensamento dell’organizzazione del mondo del lavoro tout court.

Lavoratori in smart working, cosa cambia

Obiettivo dello smart working, come da definizione contenuta nella Legge n.81/2017, è creare una flessibilità organizzativa in cui entrambe le parti sottoscrivono un accordo che garantisca le migliori condizioni per il lavoro da remoto. Elemento fondante del lavoro da remoto è che ai lavoratori viene garantita la parità di trattamento sia economico che normativo rispetto ai colleghi che svolgono il lavoro secondo le modalità ordinarie.

Il lavoro agile, per molte attività pubbliche e private (qui come cambierà nella Pubblica amministrazione), anche in assenza degli accordi individuali previsti dalla legge, ha coinvolto una platea di lavoratori e categorie molto ampia, superando il vincolo della concessione della strumentazione tecnologica e informatica fornita dal datore di lavoro.

Un punto essenziale del nuovo contesto lavorativo in smart working è quello della sicurezza. La domanda, cioè, è se in caso di infortuni le regole siano le stesse di chi lavora in presenza. In altre parole, un dipendente in smart working che si infortuna ha diritto all’assicurazione Inail?

Sicurezza sul lavoro in smart working, gli obblighi del datore

Iniziamo col dire che, in tema di sicurezza, sia il datore di lavoro che il lavoratore hanno alcuni obblighi.

Il datore di lavoro deve garantire la salute e la sicurezza del lavoratore, che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile, e a questo fine gli consegna annualmente un’informativa scritta nella quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro.

Sicurezza sul lavoro in smart working, gli obblighi del lavoratore

Il lavoratore, dal canto suo, tra le altre cose deve:

L’informativa Inail sulla sicurezza in smart working

L’Inail ha elaborato un’informativa ad hoc sulla sicurezza dei lavoratori (art. 22, comma 1, della legge 22 maggio 2017 n. 81), indirizzata al lavoratore e al Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, in cui ha illustrato i comportamenti di prevenzione richiesti al lavoratore e tutte le indicazioni che il lavoratore è tenuto ad osservare per prevenire i rischi di salute e sicurezza legati alle modalità di lavoro agile.

Si parla nello specifico di:

>>> Scarica qui l’informativa Inail sulla sicurezza in smart working <<<

Detto questo, alla risposta iniziale relativa al diritto all’assicurazione Inail da parte di un dipendente in smart working che si infortuni, la risposta è positiva. La copertura Inail dello smart working è uguale a quella del lavoratore dipendente che segue modalità ordinarie, ma con alcune doverose precisazioni.

Smart working e infortunio sul lavoro, serve un’assicurazione specifica?

Dunque, chi lavora da casa non ha bisogno di una specifica copertura Inail. Gli smart worker, abituali e non, sono lavoratori dipendenti come gli altri e quindi sono già coperti dagli infortuni come derivante dalla stipulazione del contratto di lavoro subordinato. Occorre che il lavoratore faccia parte delle categorie elencate nell’articolo 1, D.P.R. 1124/1965.

L’art. 23 delle legge 81 del 22 maggio 2017 specifica che “il lavoratore ha diritto alla tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dipendenti da rischi connessi alla prestazione lavorativa resa all’esterno dei locali aziendali”.

Con una successiva circolare, la n. 48 del 2 novembre 2017, l’Inail ha poi chiarito che “lo svolgimento della prestazione di lavoro in modalità agile non fa venir meno il possesso dei requisiti oggettivi (lavorazioni rischiose) e soggettivi (caratteristiche delle persone assicurate) previsti ai fini della ricorrenza dell’obbligo assicurativo, rispettivamente, dagli articoli 1 e 4, n. 1) del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124”.

Quando il lavoratore in smart working ha diritto all’assicurazione infortuni

Ma cosa dice esattamente l’Inail riguardo a smart working e infortuni? I casi in cui lo smart worker è coperto da assicurazione Inail anche in lavoro da remoto sono due:

 

Quando il lavoratore in smart working non ha diritto all’assicurazione infortuni

Esattamente come accade per il lavoratore che sia fisicamente presente in sede, anche per lo smart worker ci sono alcuni casi in cui l’Inail non può concedere la copertura assicurativa. Ecco quali:

Come denunciare all’Inail un infortunio sul lavoro

La denuncia dell’infortunio all’Inail, che è obbligatoria (pena una grave sanzione amministrativa), per chiedere la copertura assicurativa per il dipendente in smart working spetta al datore di lavoro, che deve presentare denuncia ordinaria secondo le regole dell’articolo 53, D.P.R. 1124/1965, come avviene per gli infortuni in ufficio o altri ambienti di lavoro.

Spetta poi solo all’Inail valutare se l’infortunio denunciato rientri o meno nella copertura assicurativa: per questo non è richiesto il parere del datore di lavoro, che può solo limitarsi a segnalare elementi e dettagli che abbiano qualche rilevanza e possano facilitare la valutazione dell’ente.

Per quanto riguarda il lavoratore in modalità agile, il datore di lavoro ha l’obbligo di:

Dal 3 febbraio 2021 c’è una grande novità. È possibile infatti denunciare un infortunio online, tramite i servizi Inail, anche per chi lavora in smart wirking. E non solo, questo diritto è stato esteso anche ad altre categorie:

Attraverso il nuovo servizio online di Inail per il lavoratore in smart working, il datore di lavoro può procedere a:

La denuncia può essere fatta sul sito Inail a questo link.

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