La terra promessa del mondo informatico ha un nome, qullo di Silicon Valley. Epicentro globale dell’innovazione tecnologica, si estende nella parte meridionale della Baia di San Francisco in California. Questa area geografica è riconosciuta a livello mondiale come un polo di attrazione per le aziende del terzo settore e le start-up. È ormai sinonimo di progresso tecnologico e sviluppo economico. Il nome fu coniato negli anni ’70 dal giornalista Don Hoefler per via dell’alta concentrazione di aziende impegnate nella produzione di chip, realizzati con silicio, e nella ricerca informatica.
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La storia della Silicon Valley
La Silicon Valley affonda le sue radici nel Dopoguerra, quando l’Università di Stanford iniziò a stipulare contratti con le imprese tecnologiche grazie alla lungimiranza dei rettori della facoltà di Ingegneria. Il parco industriale di Stanford fu il progenitore dell’attuale ecosistema fatto di collaborazioni tra il mondo della ricerca accademica, le Big Tech e le nuove aziende.
Con il passare degli anni si sono stabilite lì realtà importanti come Apple, Google, Meta e Tesla, oltre a migliaia di start-up tecnologiche. L’impatto della Silicon Valley sull’economia globale è immenso: da lì èartono le tendenze e le innovazioni nei settori informatici, nei social media, nel mondo dell’intelligenza artificiale e in quello delle biotecnologie.
Oggi non è solo un luogo fisico, ma il simbolo del progresso e dei cambiamenti che può portare nella società, con discussioni anche di tipo etico e sociale sull’immensa potenza di fuoco economica dei singoli attori e le conseguenze di ogni ritrovato sul modo di lavorare. Basti pensare alle riflessioni degli ultimi mesi sull’impatto dell’AI sui posti di lavoro.
Quanto si guadagna con Google
Alphabet, la holding che possiede Google e YouTube, si distingue per essere particolarmente generosa nei confronti del proprio ceo Sundar Pichai, che ha un compenso annuale che raggiunge i 210 miliardi di euro.
I dipendenti del motore di ricerca godono di una remunerazione media annua di circa 260mila euro: l’azienda è particolarmente ambita dai talenti del settore informatico in cerca di occupazione. Tuttavia gli ultimi giri di licenziamenti in Google hanno dato un duro colpo all’immagine di questo gigante del web.
Gli stipendi medi dentro Facebook
Allo stesso modo, Meta, guidata da Mark Zuckerberg, che controlla Facebook, Messenger, Instagram e WhatsApp, raggiunge cifre impressionanti.
Lo stesso Mark Zuckerberg arriva a guadagnare oltre 25 miliardi di euro all’anno, mentre i dipendenti hanno uno stipendio medio annuo vicino ai 275mila euro. Anche il colosso dei social non è estraneo a maxi licenziamenti e crisi aziendali, dovuti principalmente agli investimenti errati nel metaverso.
Quanto si guadagna con Apple
Apple, oggi sotto la guida di Tim Cook, presenta una struttura retributiva diversificata. L’amministratore delegato percepisce circa 45,5 milioni di euro all’anno, combinando stipendio base, incentivi e premi azionari.
I dipendenti della società del melafonino, invece, ricevono poco più di 78mila euro. Dentro l’azienda esistono molti ruoli e diversi campi di competenze, per questo gli stipendi medi risultano così bassi rispetto ad altre realtà della Silicon Valley, in cui lavorano solo specialisti.
I guadagni medi dentro Amazon
Amazon rappresenta un caso particolare. Il ceo Andrew R. Jassy guadagna quasi 200 miliardi di euro lordi, grazie alla combinazione di stipendio e premi azionari. Il creatore del negozio digitale più grande al mondo Jeff Bezos, pur avendo rinunciato a cariche attive nell’azienda, rimane uno degli uomini più ricchi dei mondo.
I dipendenti guadagnano meno rispetto alle altre grandi aziende della Silicon Valley, con una media di circa 30mila euro all’anno. Anche in questo gli stipendi sono portati in basso da chi ricopre posizioni meno prestigiose e legate, ad esempio, alla logistica, core business di Amazon.