Tra Cina e Usa, Singapore si sta preparando alla guerra per Taiwan?

La città Stato di Singapore ordina nuovi caccia F-35 dagli Stati Uniti, ma continua a destreggiarsi tra Washington e Pechino. Fino allo scoppio del conflitto nell'Indo-Pacifico

Pubblicato: 24 Agosto 2024 15:36

Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

L’Ucraina e la Striscia di Gaza sono due fronti di una tensione internazionale che vede nell’Indo-Pacifico il centro di una tempesta pronta a esplodere. Con Taiwan piccola grande miccia che innescherà il conflitto diretto fra Stati Uniti e Cina, che coinvolgerà gli altri Paesi e isole coinvolti nel contesto securitario della regione.

Tra questi c’è anche Singapore, che acquisterà altri otto aerei da caccia F-35 con l’obiettivo di sostituire i suoi ormai datati F-16. Continuando a destreggiarsi tra le opposte influenze di Usa e Cina.

Perché Singapore ha ordinato nuovi aerei militari

L’Aeronautica militare della Repubblica di Singapore (Rsaf) acquisterà il modello F-35A che, rispetto agli F-35B ordinati in precedenza, presenta caratteristiche di prestazione più elevate e una portata maggiore. La decisione arriva dopo i test dei velivoli stealth di quinta generazione in esercitazioni di battaglia. Il contratto per la fornitura è stato concluso nel 2020 e la consegna del primo ordine è prevista nel 2026. Si stima però che gli otto F-35A arriveranno intorno al 2030. “Gli F-35A sono progettati per una maggiore resistenza e hanno la capacità di trasportare carichi utili di capacità maggiore”, ha comunicato il Parlamento dello Stato insulare.

Nel 2023 Singapore aveva concluso l’acquisto anche di otto aerei F-35B, modello a decollo corto e atterraggio verticale utilizzati anche dal Corpo dei Marine americani. Questi jet vengono utilizzati per il dispiegamento su navi portaerei e non su portaerei “a grandezza naturale”. Non è propriamente chiaro il motivo di questo ordine. La Marina di Singapore dispone di quattro banchine per elicotteri di classe Endurance, ma la portata di dislocamento totale è di sole 8mila tonnellate. Le strutture non sono dunque adatte per gli F-35B, anche in caso di ammodernamento.

La motivazione che sembra più plausibile è che lo schieramento “sparso” degli F-35 nei vari siti militari di Singapore risponda all’esigenza di “riempire il campo”. Questo perché, dal punto di vista occidentale, la Cina è considerata la maggiore minaccia per Singapore. Dato però che Pechino dispone di una rete di satelliti da ricognizione ampia e in rapida evoluzione, la dispersione dei caccia F-35 rappresenta un trucco abbastanza goffo. Secondo gli analisti, gli sforzi di Singapore per modernizzare la propria aviazione sono legati alla convinzione della leadership del Paese sull’imminenza di un grave conflitto regionale che coinvolgerà il Dragone. Parliamo ovviamente della famigerata “guerra per Taiwan”.

La postura ambigua di Singapore

Una parte dell’importanza strategica di Singapore è senza dubbio la sua posizione geografica, incastonata nell’Indo-Pacifico e proiettata nell’omonimo Stretto di Singapore. Come Taiwan, la città Stato è sospesa tra sistema statunitense e sfera cinese, ma al contrario di Taiwan non è palesemente schierata con l’Occidente. La forza di Singapore è la sua capacità, sempre più ardua e sottile, di mantenersi equidistante dalle due potenze. Nel 2023 lo Stato insulare ha firmato con la Cina il protocollo d’aggiornamento del trattato di libero scambio. Ma la sua vocazione più evidente sembra l’avvicinamento agli Usa, vista come “potenza benigna” e forte baluardo contro le mire imperialiste della Cina di Xi Jinping.

Dal punto di vista geopolitico, ai singaporiani scegliere gli Stati Uniti significa potersi concentrare sullo sviluppo dell’economia senza preoccuparsi delle minacce esterne, dal comunismo all’epoca dell’indipendenza nel 1965 all’odierna situazione di instabilità globale. Lo stesso sviluppo di Singapore in questi decenni è legato all’impegno americano nel Sud-Est Asiatico. Il rapido precipitare degli eventi verso la guerra per Taiwan potrebbe però ribaltare tutto in un attimo, svelando gli eventuali piani nascosti della città Stato.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963