Medico, avvocato, cowboy o astronauta. I bimbi di qualche decennio fa avevo in mente quattro lavori dei sogni. E se i primi due erano relativamente facili da ottenere, a patto di accettare un lungo percorso di studi, e il terzo apparteneva a un’epoca remota, andare nello spazio era un’aspirazione che veniva presto abbandonata. Solo poche persone in tutto il mondo hanno avuto l’onore di diventare a tutti gli effetti degli astronauti. Si tratta di una professione a cui è molto difficile accedere ma che, come vedremo, offre guadagni stellari.
Non esiste una scuola per astronauti, ma le agenzie spaziali come la European Space Agency (ESA) e l’americana National Aeronautics and Space Administration (NASA) selezionano individui eccezionali per partecipare alle missioni spaziali. Per essere presi in considerazione come potenziali astronauti, è essenziale soddisfare una serie di requisiti fondamentali.
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Quali sono i requisiti per diventare astronauta
Per diventare astronauta è necessario anzitutto possedere la cittadinanza dello Stato membro dell’agenzia spaziale a cui ci si sta rivolgendo. Per lavorare con l’ESA, ad esempio, bisogna essere cittadini di uno dei Paesi fondatori o che negli anni hanno aderito al progetto. Nonostante il nome, non tutti fanno parte dell’Unione Europea e, viceversa, non tutti i Paesi UE fanno parte dell’ESA.
Bisogna avere poi un’adeguata formazione accademica, anche se non esiste un corso di laurea specifico. Un’esperienza lavorativa di almeno tre anni può aiutare a entrare nel settore. Si può accedere alle agenzie spaziali anche collaborando come ricercatori, attraverso un dottorato di ricerca.
La comunicazione è essenziale nello spazio, e per questo motivo è richiesta un’ottima conoscenza dell’inglese, oltre alla propria lingua madre. Questo aiuta a interagire con membri dell’equipaggio provenienti da diverse nazioni. La maggior parte degli astronauti parla molte altre lingue molto utilizzate nel mondo, come lo spagnolo, il russo e il cinese.
Quale corso di laurea bisogna frequentare
Una solida preparazione accademica è cruciale. La maggior parte delle agenzie spaziali richiede almeno una laurea magistrale in una disciplina scientifica o di ingegneria.
Le materie più gettonate includono fisica, chimica, biologia, scienze della terra, matematica, informatica, medicina e ingegneria aerospaziale, dunque un corso di laurea di area STEM è un requisito fondamentale per ambire a fare un giro nello spazio.
Salute fisica e mentale per andare nello spazio
La salute fisica è un altro requisito fondamentale. Le agenzie spaziali hanno specifici requisiti fisici, tra cui un’acuità visiva del 100% a entrambi gli occhi, un peso nella norma valutato attraverso l’Indice di Massa Corporea (BMI), nessuna malattia e una condizione fisica ottimale per affrontare gli addestramenti intensi.
La salute mentale è importante tanto quanto quella fisica. I candidati devono dimostrare di avere capacità cognitive e mentali adeguate, nonché una predisposizione alla socializzazione, essenziale per affrontare lo stress dell’addestramento e delle missioni spaziali.
Sebbene non ci sia un limite di età rigido, solitamente l’età ideale per candidarsi come astronauta è compresa tra i 27 e i 37 anni, quando si è in piena forma.
Come si diventa astronauti: attenzione ai bandi
Il percorso per diventare astronauta è impegnativo e molto competitivo. Le agenzie spaziali emettono periodicamente dei bandi per la selezione di nuovi astronauti, e la concorrenza è feroce. Il processo di selezione può durare diversi mesi e comprende test rigorosi e valutazioni dettagliate.
Una volta selezionati, gli astronauti devono completare con successo un periodo di addestramento che può durare diversi anni. Questo addestramento comprende, tra le altre cose, simulazioni di volo, allenamento fisico, apprendimento delle procedure spaziali.
Le opportunità per diventare astronauta possono variare a seconda dell’agenzia spaziale o della realtà che recluta astronauti. Ad esempio:
- l’ESA ha emesso solo pochi bandi negli anni, quindi la competizione è estremamente alta e apre i proprio bandi solo ai cittadini dei 22 stati che la compongono;
- la NASA richiede la cittadinanza americana o canadese per lavorare come astronauta;
- l’ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, coinvolge diverse nazioni, tra cui Canada, Giappone, Russia, Stati Uniti e 11 stati membri dell’ESA, inclusa l’Italia. Gli astronauti possono essere selezionati da queste diverse agenzie per partecipare alle missioni sulla ISS;
- l’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana, collabora con l’ESA e l’ISS per condurre esperimenti e progetti di ricerca, e per alcune missioni collabora anche con la NASA.
Quanto guadagna un astronauta negli Stati Uniti
Gli astronauti civili della NASA ricevono stipendi competitivi. Secondo i dati ufficiali, un astronauta della NASA può aspettarsi di guadagnare tra i 66.167 e 161.141 dollari lordi l’anno. Questo range, convertito nella nostra valute, corrisponde a cifre tra i 62mila e i 153mila euro lordi annui. Tali numeri dimostrano che gli astronauti americani godono di uno stipendio attraente che riflette la complessità e il rischio delle missioni nello spazio.
Ma qual è la situazione quando si tratta di cifre nette mensili? Per i neoassunti, il salario netto è di circa 3.500 euro al mese, una cifra comunque molto allettante. Gli astronauti di lungo corso, con anni di esperienza e missioni alle spalle, possono percepire fino a 7.600 euro netti al mese.
Quanto guadagnano gli astronauti in Europa
Il vanto nazionale Samantha Cristoforetti e i suoi colleghi dell’ESA hanno stipendi differenti da quelli dei loro omologhi americani. All’inizio della loro carriera, gli astronauti europei guadagnano all’incirca 4.500 euro lordi al mese.
Dopo il primo anno di servizio, gli stipendi aumentano a circa 6.000 euro al mese. Per raggiungere un salario di 7.000 euro al mese, gli astronauti europei devono compiere almeno una missione nello spazio. Questo evidenzia una differenza significativa rispetto ai loro colleghi americani, che possono raggiungere stipendi più alti senza necessariamente dover partecipare a missioni spaziali.
I premi aggiuntivi per andare nello spazio
Sebbene il sogno di chi decide di compiere questo lavoro sia compiere un viaggio in cielo, non tutte le persone qualificate e addestrate finiscono effettivamente nello spazio. Chi riesce a visitare lo spazio riceve premi aggiuntivi in base alla durata delle missioni, alla loro complessità e ad altri fattori. Questo almeno nella NASA. Lo stesso non si può dire per chi indossa una tuta dell’ESA.
Gli astronauti europei non godono degli stessi vantaggi in termini di premi. In Europa, non sono previsti premi aggiuntivi per le missioni spaziali. Vengono elargiti un modesto rimborso spese e un extra di poche decine di euro al giorno durante la permanenza sopra la Terra.
Sebbene meno gratificante in termini finanziari rispetto a quello degli Stati Uniti, l’approccio dell’ESA serve a valorizzare lo spirito di squadra e la cooperazione tra i vari livelli di professionalità necessarie a portare avanti una missione o i lavori ordinari di esplorazione e studio del cielo.