Patronato, Caf e sindacati: caratteristiche e differenze

Patronato, Caf e sindacati sono tre supporti ai lavoratori e agli inoccupati. La panoramica sui servizi svolti e su come distinguerli

Pubblicato: 1 Dicembre 2019 11:13Aggiornato: 7 maggio 2024 18:51

Claudio Garau

Editor esperto in materie giuridiche

Laureato in Giurisprudenza, con esperienza legale, ora redattore web per giornali online. Ha una passione per la scrittura e la tecnologia, con un focus particolare sull'informazione giuridica.

Districarsi nel mondo della burocrazia italiana non è affatto semplice. A supporto di lavoratori, pensionati ed inoccupati vi sono però enti specifici come patronato, Caf e sindacati che si occupano della gestione di pratiche inerenti al rapporto di lavoro, previdenziali e fiscali.

Attenzione però, le loro funzioni a favore del cittadino sono differenti e ci saranno, di volta in volta, buoni motivi per rivolgersi ad un sindacato, ad un patronato oppure ad un Caf.

Pertanto conoscere le attività specifiche di ciascuno di essi è indispensabile per richiedere assistenza all’ente competente.

Scopri quali sono le differenze ed i servizi che offrono.

Cos’è il patronato

Il patronato è un ente di diritto privato senza scopo di lucro, riconosciuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che presta assistenza e tutela ai lavoratori, ai pensionati e in generale a tutti i cittadini presenti sul territorio nazionale.

Può essere costituito e gestito da confederazioni o associazioni di lavoratori (dipendenti, autonomi o entrambi).

Il patronato si occupa sostanzialmente di pratiche di ambito previdenziale e pensionistico ed essendo un ente senza fini di lucro, sulla carta offrirebbe i propri servizi in modo gratuito.

Oggi però, a seguito dei non pochi tagli compiuti dal Governo, il sistema cd. di punti pratica e dei rimborsi per tutte le attività svolte, è di fatto aggiornato dalla distinzione tra servizi a pagamento (entro una certa quota) e servizi non a pagamento. A statuire su ciò è la legge n. 152 del 2021. Infatti, dal primo gennaio 2018 diversi servizi dei patronati si pagano.

Quali servizi eroga il patronato gratuitamente

Ci si può rivolgere al patronato per tutte le pratiche riguardanti:

Quali sono i servizi a pagamento

Sono servizi a pagamento tutte quelle prestazioni per le quali lo Stato non riconosce più un rimborso al patronato.

Nello specifico:

La legge 152/2001 stabilisce che l’importo massimo per le singole prestazioni non può superare i 24 euro.

Che cos’è il Caf

Tale acronimo identifica i Centri di Assistenza Fiscale ossia le organizzazioni che si occupano di supportare i lavoratori e tutti i cittadini interessati negli adempimenti fiscali.

Offre assistenza per la compilazione e per l’invio dei documenti richiesti per specifiche pratiche. Possono svolgere tali attività soltanto le organizzazioni che dispongono dell’iscrizione all’albo nazionale dei Caf per i lavoratori dipendenti.

Perché rivolgersi al Caf

Le prestazioni del Caf più utili per i lavoratori sono la compilazione e la trasmissione telematica dei seguenti documenti:

Come per il patronato vi sono prestazioni gratuite e a pagamento. Ma l’invio dei modelli già compilati è sempre gratuito e, in questo caso, al Caf viene riconosciuto un contributo dall’Erario per ogni modello raccolto.

Se invece il lavoratore ha bisogno di assistenza per la compilazione dei modelli, il Caf è autorizzato a richiedere il pagamento della prestazione. Tra i servizi non gratuiti abbiamo ad es. quelli connessi alle dichiarazioni Imu, alle visure catastali e alla richiesta della firma digitale o dell’identità digitale (Spid). Solitamente i costi sono comunque contenuti. Se il Caf è stato istituito da un sindacato è preferibile iscriversi a quest’ultimo, per risparmiare ulteriormente.

Per non avere dubbi a riguardo, meglio contattare il Caf a cui ci si vuole rivolgere al fine di avere informazioni dettagliate sui servizi offerti e sulle modalità di pagamento. Ogni singolo Caf è tenuto ad esporre i prezzi delle prestazioni all’interno degli uffici.

Cos’è il sindacato e quali funzioni svolge

Il sindacato è un’associazione che rappresenta e tutela i diritti dei lavoratori. L’articolo 39 della Costituzione sancisce il diritto di costituire associazioni sindacali, di potervi aderire e di poter svolgere l’attività sindacale.

Le sue funzioni principali riguardano la stesura ed il rinnovo dei contratti collettivi nazionali e la proposta delle richieste dei lavoratori al Governo e alle istituzioni nazionali e locali. Ma vi sono anche ulteriori attività che si focalizzano sulla figura del singolo cittadino.

Quali servizi offre ai lavoratori

Il sindacato offre ai suoi iscritti assistenza e consulenza di tipo fiscale, previdenziale ed amministrativo. La prestazione più significativa è senza dubbio la possibilità di essere assistiti nei casi di controversie con il datore di lavoro. Ciò si esplica con il controllo della correttezza delle busta paga ed in generale di tutti i documenti che riguardano il rapporto di lavoro.

I relativi uffici assistono il lavoratore nel caso in cui sia sottoposto a provvedimento disciplinare o licenziamento, assicurandosi che i suoi diritti vengano rispettati. Il sindacato altresì tutela nei confronti di Inps ed Inail. A questi servizi si aggiungono spesso corsi di formazione, convenzioni con attività commerciali e agevolazioni con istituti assicurativi e bancari.

I servizi possono essere gratuiti o prevedere il pagamento di importi comunque agevolati, rispetto ai prezzi di mercato, proprio come accade per i Caf e i patronati.

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