Bologna Città 30, dal 16 gennaio partono controlli e sanzioni: come funziona

Con l'entrata in vigore delle ordinanze che istituiscono il limite di velocità di 30 km/h, parte anche il piano dei controlli per la sicurezza stradale 2024

Pubblicato: 16 Gennaio 2024 07:24

Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

L’implementazione della Città 30 a Bologna prosegue a pieno ritmo. L’ultima novità, comunicata dal Comune a fine 2023, è che le ordinanze che attiveranno le strade a 30 km/h entrano in vigore a partire da oggi, martedì 16 gennaio 2024.

Con l’entrata in vigore dei nuovi limiti, scattano anche i controlli per verificarne il rispetto. Come già annunciato, non ci saranno autovelox fissi sulle strade a 30 km/h, ma solo su quelle a 50 km/h.

La campagna di comunicazione avviata la scorsa estate prosegue intanto con il montaggio dei primi stendardi, sui 50 previsti in totale. Questi stendardi segnano le principali “porte d’ingresso” alla Città 30 all’imbocco di tutte le più importanti strade che diventano a 30 km/h, sia uscendo dai viali in direzione periferia, sia nei quartieri andando in direzione centro.

Bologna Città 30: più sicurezza, più spazio per le persone

Con l’introduzione della “Città 30” a Bologna, le regole di velocità cambiano per garantire a tutti la possibilità di muoversi in sicurezza. Le strade della città si stanno trasformando per essere sempre più a misura di persona, con l’obiettivo di migliorare lo spazio pubblico. Questo spazio verrà ripensato, reso più confortevole e diviso più equamente per migliorare la qualità della vita di tutte le persone, con particolare attenzione a quelle più “vulnerabili”. Il sito web del Comune mette a disposizione tutte le informazioni e le mappe di Bologna Città 30 per tenere aggiornati i cittadini sui cambiamenti in atto.

Bologna diventa Città 30: più sicurezza, mobilità e qualità dello spazio pubblico

Previsto un programma da 24 milioni di euro di interventi stradali, che daranno via via sempre più corpo alla Città 30 e che mirano a:

Il limite massimo di velocità in tutte le strade urbane di Bologna passa da 50 a 30 km/h, ad eccezione delle principali vie di scorrimento dove rimarrà a 50 km/h.

Le eccezioni alla Città 30: quali strade rimangono a 50 km/h o più

Come detto, solo alcune strade, principalmente di scorrimento, manterranno il limite di velocità di 50 chilometri orari nella recente trasformazione della Città 30. Queste vie specifiche, caratterizzate da particolari elementi come un elevato numero di corsie, presenza di spartitraffico centrale o funzioni principalmente di transito per veicoli a motore, continueranno ad adottare il limite più elevato. Esempi di tali strade includono tutti i viali di circonvallazione (tranne il tratto davanti alla Stazione), l’asse Togliatti-Gandhi-Tolmino-Sabotino, Via Stalingrado e l’asse Lenin-Po-Torino-Benedetto Marcello.

Inoltre, nelle zone esterne alla Città 30 (indicate nella mappa con l’area azzurra), le strade manterranno il limite di 50 km/h o le velocità già stabilite attualmente. Un esempio è l’Asse attrezzato, dove i limiti di velocità rimarranno fissati a 70 o 50 km/h a seconda dei tratti.

Bologna Città 30: controlli e sicurezza sulle strade più frequentate

Le strade limitate a 30 km/h, focalizzate su luoghi di intensa attività urbana come scuole, mercati, negozi di vicinato, ospedali, case di cura, parchi, giardini, case di quartiere e impianti sportivi, sono oggetto di controlli a rotazione. Queste aree vedono un notevole afflusso di persone e presentano un’elevata presenza di utenti vulnerabili della strada, tra cui pedoni, ciclisti, bambini, persone anziane o con disabilità.

Nuovi pannelli luminosi mobili per il controllo della velocità

Entrano in servizio gli “infovelox“, innovativi pannelli luminosi mobili recentemente acquisiti dall’Amministrazione. Questi dispositivi non emettono sanzioni, ma forniscono in tempo reale la velocità effettiva dei veicoli in transito. La visualizzazione in verde indica il rispetto dei 30 km/h, mentre il rosso evidenzia chi supera tale limite.

Le pattuglie posizioneranno gli “infovelox” in prossimità dei punti di controllo, intervenendo sul posto per fermare i conducenti che superano il limite consentito. Lo scopo è informare i guidatori sulla velocità e sottoporli a controlli, oltre a valutare eventuali sanzioni relative alle norme del codice della strada e condurre verifiche amministrative sui veicoli. Un passo ulteriore verso la sicurezza stradale.

Strumenti di Controllo Avanzato: telelaser al Servizio della Sicurezza Stradale

Oltre ai dispositivi informativi e preventivi, le pattuglie saranno dotate, in determinate circostanze, dei telelaser del tipo TruCam o TruSpeed. Questi strumenti, già in uso presso il Corpo di Polizia Locale da diversi anni, si concentrano sulla rilevazione e sanzione delle violazioni dei limiti di velocità.

Segnalati con appositi cartelli situati 80 metri prima dell’area di controllo, i telelaser permetteranno di accertare e sanzionare conformemente alla legge le infrazioni ai limiti massimi di velocità. Il veicolo sarà fermato e l’infrazione contestata immediatamente. Considerando il margine di tolleranza di 5 km/h previsto per legge, la sanzione si applicherà per velocità superiori a 36 km/h nelle zone a limite di 30 km/h e a 56 km/h nelle zone a limite di 50 km/h.

Le sanzioni per chi supera i limiti di velocità nella Città 30

In conformità al codice della strada, il comune di Bologna ha adottato un approccio graduale per le sanzioni relative ai superamenti dei limiti di velocità, partendo dal minimo tabellare. Tuttavia, nei casi più estremi, le sanzioni possono raggiungere cifre significative e comportare la sospensione della patente. Di seguito i dettagli:

Nei casi in cui è prevista la sospensione della patente (ultimi due casi), la legge non consente lo sconto del pagamento entro i primi 5 giorni.

Città 30: Controlli e Sensibilizzazione per una Strada Sicura

Il Comune, nel comunicare l’avvio dei controlli sui nuovi limiti, sottolinea la principale finalità della Città 30: la riduzione degli incidenti, delle vittime e dei feriti. Secondo l’amministrazione, i 30 km/h fanno davvero la differenza, poiché studi scientifici e dati reali dimostrano che a 50 km/h una persona investita ha solo il 10% di probabilità di sopravvivere, mentre a 30 km/h questa probabilità sale all’80-90%.

Gli obiettivi dei controlli vanno oltre la mera applicazione dei limiti di velocità. L’obiettivo primario è sensibilizzare la città, poiché solo attraverso un cambio culturale nell’utilizzo delle strade sarà possibile realizzare pienamente la Città 30 e, di conseguenza, preservare vite umane.

I controlli non sono soltanto un atto di vigilanza, ma una misura per proteggere la sicurezza stradale e garantire l’incolumità dei cittadini. Considerando che la velocità è la prima causa diretta degli incidenti mortali nelle strade urbane, secondo ISTAT, e che amplifica gli effetti di altre violazioni come distrazioni alla guida o mancate precedenze, il loro impatto è cruciale per la sicurezza della comunità.

Il piano di controlli per la sicurezza stradale

Ogni giorno, circa 6 pattuglie, operanti su turni durante la giornata, saranno attivamente coinvolte nelle attività di controllo per la sicurezza stradale in tutti i quartieri della città. Questo impegno si focalizzerà principalmente sulle strade con limite di velocità a 30 km/h, estendendosi anche su alcune direttrici mantenute a 50 km/h.

Le priorità di controllo sono state identificate anche attraverso oltre 18.000 segnalazioni ricevute dal questionario di ascolto sul progetto Città 30. I cittadini hanno indicato ricorrentemente le 250 strade più pericolose in città. Questo nuovo piano rappresenta un naturale sviluppo e aggiornamento del piano di controlli per la sicurezza stradale inizialmente implementato dalla Polizia Locale a partire da gennaio 2023. Nel corso di quell’anno, sono stati controllati 13.988 veicoli, risultando in 1.763 sanzioni (con 26 patenti ritirate). Le violazioni più comuni includevano il mancato uso delle cinture di sicurezza, la mancata revisione, il superamento dei limiti di velocità e l’uso del cellulare durante la guida.

Bologna: pioniera della Città 30 in Italia

Bologna, con il suo innovativo progetto di trasformazione urbana, si pone all’avanguardia come la prima grande città italiana a diventare Città 30. Questa iniziativa ha radici nei nuovi piani di mobilità approvati nel 2019, seguiti da una consultazione pubblica, e si è concretizzata a partire dall’1 luglio 2023. Da quel momento, la città ha intrapreso un graduale percorso verso uno stile di vita nuovo, una mobilità rinnovata e una diversa fruizione dello spazio pubblico. Il cambiamento più evidente è stato il passaggio del limite massimo di velocità da 50 a 30 chilometri orari in tutte le strade urbane di Bologna.

Se da un lato Bologna si distingue come pioniera in questa trasformazione, molte altre città italiane stanno seguendo un dibattito o un percorso simile. Esempi includono Roma, Milano e Torino, con atti amministrativi e mobilitazioni della società civile. Per ulteriori informazioni, sia su Bologna che su altre città italiane e del mondo, è possibile consultare il sito bolognacittà30.it.

Perché le città 30 sono una buona idea

Le città 30 sono quelle in cui il limite massimo di velocità nelle strade urbane è di 30 chilometri orari. Si tratta di un modello di mobilità sostenibile e sicurezza stradale che sta prendendo piede in diverse città italiane ed europee, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e dell’ambiente.

I benefici per la sicurezza stradale

Uno dei principali vantaggi delle città 30 è la riduzione degli incidenti, delle morti e dei feriti sulle strade. Gli studi scientifici e i dati reali dimostrano che una persona investita a 50 km/h ha solo il 10% di probabilità di sopravvivere e invece ben l’80-90% se lo scontro avviene a 30 km/h. Inoltre, moderare la velocità favorisce una guida più attenta e responsabile, riducendo gli effetti negativi di altre violazioni, come la distrazione, le mancate precedenze, l’uso del cellulare, ecc. Secondo i dati ACI-ISTAT, nel 2021 gli incidenti stradali sono stati in Italia la prima causa di morte per i giovani e per i lavoratori in itinere, con un costo sociale complessivo pari a 16,4 miliardi di euro, pari allo 0,9% del PIL nazionale.

I benefici per l’ambiente

Un altro vantaggio delle città 30 è la riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, che ha effetti positivi sulla salute e sul benessere delle persone. Infatti, guidare a 30 km/h comporta una minore emissione di gas serra e di polveri sottili, contribuendo a contrastare il cambiamento climatico e a migliorare la qualità dell’aria. Inoltre, guidare a 30 km/h riduce il rumore prodotto dal traffico, che è una fonte di stress e di disturbo per i residenti e per gli utenti deboli della strada, come pedoni e ciclisti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il rumore del traffico è responsabile di circa 1,6 milioni di anni di vita persi ogni anno in Europa a causa di disturbi del sonno, malattie cardiovascolari, disturbi cognitivi e sordità.

I benefici per la vivibilità

Un ulteriore vantaggio delle città 30 è l’aumento della vivibilità e della fruibilità dello spazio pubblico, che diventa più accogliente, sicuro e bello. Infatti, ridurre la velocità nelle strade urbane favorisce la mobilità attiva e sostenibile, come la bicicletta, il trasporto pubblico e la camminata, che hanno effetti positivi sulla salute fisica e mentale delle persone, oltre che sulla coesione sociale e sul senso di appartenenza. Inoltre, ridurre la velocità nelle strade urbane permette di recuperare spazio per altri usi e funzioni, come il verde, le aree gioco, le piazze, i mercati, le attività culturali e ricreative, che rendono le città più attraenti e dinamiche.

Incentivare la Mobilità Sostenibile

Le Città 30 fungono da catalizzatore per l’adozione di modalità di trasporto sostenibili. La riduzione della velocità incoraggia l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi, come biciclette e mezzi pubblici. Questo spinge verso una mobilità più ecologica, riducendo la dipendenza dai veicoli privati e promuovendo uno stile di vita urbano più sostenibile.

Partecipazione Comunitaria e Coinvolgimento Pubblico

Un elemento chiave nel successo delle Città 30 è la partecipazione attiva della comunità e il coinvolgimento pubblico nelle decisioni urbanistiche. Creare consapevolezza e coinvolgere i cittadini nel processo decisionale contribuisce a garantire una transizione fluida verso questo modello di città più sicuro e sostenibile.

Le esperienze in Europa

Il modello delle città 30 non è una novità, ma è già stato adottato con successo in diverse città europee, come Amsterdam, Berlino, Copenaghen, Parigi e Stoccolma, che hanno registrato una diminuzione degli incidenti, dell’inquinamento e del traffico, e un aumento della qualità della vita e della soddisfazione dei cittadini.

Città 30 come Modello di Futuro

Le Città 30 stanno emergendo come un modello di sviluppo urbano all’avanguardia, affrontando in modo congiunto le sfide della sicurezza stradale e della sostenibilità ambientale. La limitazione della velocità non è solo un mezzo per migliorare la sicurezza delle strade, ma rappresenta anche un contributo significativo alla creazione di comunità più verdi e vivibili. Investire in questo approccio non costituisce soltanto una scelta per il presente, ma si prospetta come un’illuminata visione per il futuro delle città globali.

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