Forse non tutti lo sanno, ma l’Italia, in quanto membro della Nato, pur non possedendo armi atomiche proprie, ne ospita alcune per conto degli Stati Uniti. Ma dove è custodito l’arsenale USA? Dove si trovano le armi nucleari? Per rispondere a queste domande dobbiamo partire dal patto per la condivisione della deterrenza nucleare, che coinvolge anche il nostro Paese.
Patto per la condivisione della deterrenza nucleare: quali gli obblighi per l’Italia
Gli accordi di condivisione nucleare della Nato garantiscono che “i benefici, le responsabilità e i rischi della deterrenza nucleare” siano condivisi dall’Alleanza Atlantica, e quindi anche dall’Italia (che ve ne fa parte). Gli accordi consistono in capacità nucleari, aerei e infrastrutture forniti da un certo numero di membri e destinati alla difesa collettiva di tutti.
Per questo motivo, come da accordi, gli Stati Uniti hanno schierato un limitato numero di armi nucleari B-61 in determinate località in Europa, che rimangono sotto la custodia e il controllo degli Stati Uniti in piena conformità.
Queste disposizioni hanno come obiettivo quello di dimostrare e garantire unità e coesione tra tutti gli Alleati, che così condividono sia l’onere politico che i rischi operativi connessi alla deterrenza di armi nucleari.
Quante sono le bombe nucleari USA custodite in Italia?
Sappiamo che in Europa circa 150 bombe a gravità nucleare americane B-61 sono dislocate in cinque paesi europei, ovvero in:
- Belgio;
- Germania;
- Paesi Bassi;
- Turchia;
- Italia.
Anche se i governi non hanno mai confermato la presenza di armi nucleari sul proprio territorio, diversi attivisti – soprattutto in Germania e in Belgio – si sono spesso mobilitati per chiedere la rimozione delle stesse. Ufficialmente, quindi, non si sa con precisione quante sono le bombe nucleari custodite in Italia per conto degli Stati Uniti, ufficiosamente alcuni organi di stampa sono arrivati ad affermare la presenza di circa 70 ordigni.
In tempo di pace, le armi nucleari, immagazzinate nei paesi non nucleari come il nostro, sono custodite dalle forze statunitensi, con un sistema a doppio codice attivato in tempo di guerra. Un codice di attivazione è detenuto dal Presidente USA, l’altro dal paese ospitante. Gli Stati Uniti, pertanto, pur avendo il controllo sulla gestione ordinaria, possono ricorrere all’utilizzo di bombe nucleari per fini bellici solo se anche il paese che le ospita – che detiene l’altro codice di attivazione – è allo stesso modo favorevole.
Dove sono custodite le bombe atomiche in Italia: la mappa
Probabilmente per motivi di sicurezza, anche su dove sono custodite le bombe atomiche USA in Italia possiamo fare solo affidamento a una mappa ricostruita a seguito di inchieste giornalistiche.
Tra le basi militari americane più grandi e importanti in Italia c’è sicuramente quella di Sigonella, in Sicilia, ma stando a quanto emerso le armi nucleari non si troverebbero lì. Venti dei settanta ordigni sarebbero custoditi a Ghedi, base americana che si trova nel bresciano. Gli altri invece si troverebbero all’aeroporto di Aviano, una struttura militare italiana che ospita anche l’aeronautica militare statunitense e quella delle forze Nato.
Ma c’è davvero il rischio che scoppi una guerra nucleare? Il Presidente russo Vladimir Putin, nonostante il piano per isolarlo, ha minacciato più volte l’utilizzo della bomba atomica dopo l’invasione dell’Ucraina.